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Istruzione e mondo del lavoro. Firmato il patto per la formazione in Mugello

Le dichiarazioni dell’assessora regionale a istruzione, formazione, lavoro, Università e ricerca Alessandra Nardini

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La firma dell’assessore La firma dell’assessore © Ufficio stampa Unione Comuni
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Un patto locale per la formazione, è quello che è stato sottoscritto oggi tra Unione Montana dei Comuni del Mugello, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Arti Toscana, Camera di Commercio, IIS Chino Chini e IIS Giotto Ulivi, Cgil, Cisl, Uil, Coldiretti, Cia, Unione agricoltori, Confindustria, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Legacoop Toscana, Confcooperative.

Il Protocollo promosso da Regione Toscana ha trovato in Mugello un terreno fertile dato che dal 2020 era attivo, sotto il coordinamento dell’Unione dei Comuni, il “Tavolo scuola lavoro territorio”, uno strumento di dialogo e confronto tra istituzioni scolastiche, enti locali e mondo produttivo.

Lo scopo del Patto è promuovere l’allineamento dell’offerta formativa regionale ai fabbisogni delle aziende presenti nel territorio dell'Unione di comuni Mugello, favorendo l’incontro tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro, e mettendo al centro l’investimento sulla crescita delle conoscenze e delle competenze dei cittadini mugellani.

Il Patto si inserisce nel percorso avviato dalla Regione per sviluppare alleanze formative in tutte le province della Toscana, allo scopo di mettere a disposizione dell’attività di programmazione regionale in ambito di formazione i fabbisogni di competenze che emergono dal livello territoriale.

“Grazie alla Regione Toscana che l’ha promosso e a tutti i sottoscrittori che l’hanno accolto – affermano il Presidente dell’Unione dei Comuni Stefano Passiatore e il Sindaco di Barberino con delega all’Istruzione Giampiero Mongatti – firmiamo questo Patto che valorizza il tavolo Scuola, Lavoro, Territorio che come Unione dei Comuni abbiamo attivato nel 2020, andiamo nella stessa direzione indicata da quell’importante percorso per favorire l’incontro tra le realtà formative e il mondo del lavoro. Si tratta di un fondamentale lavoro comune portato avanti da tutti i soggetti per favorire l’incontro tra domanda e offerta e questo protocollo è un altro passo importante di questo percorso”.

Si tratta di azioni concrete, per cui ogni firmatario si assume impegni e compiti in attuazione degli obiettivi che sono stati condivisi.

“Come Regione consideriamo prioritario lo sviluppo a livello territoriale di alleanze formative – ha dichiarato l’assessora a istruzione, formazione, lavoro, Università e ricerca Alessandra Nardini – Le politiche di formazione che come Regione mettiamo in campo sono più efficaci se si fondano sulla rilevazione dei fabbisogni a livello territoriale e sulla raccolta delle informazioni offerte da indagini scientifiche arricchite dalle conoscenze e dalle esperienze sul campo delle parti sociali. Avere un quadro più puntuale e aggiornato ci aiuterà a rendere più aderenti ai bisogni dei territori le azioni che potremo mettere un campo grazie alle importanti risorse che abbiamo a disposizione in questa fase, a partire dalle politiche di formazione da realizzare con le risorse del nuovo settennato dei fondi strutturali europei, in particolar modo del Fondo Sociale Europeo, ma penso anche al nuovo Patto per il Lavoro che abbiamo concertato con la Commissione Regionale Permanente Tripartita, rispetto al quale abbiamo allargato il confronto anche ai territori attraverso appositi tavoli provinciali con le parti sociali locali, e al nuovo Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL) previsto dal PNRR,  che tiene insieme formazione e politiche attive del lavoro e rispetto al quale la Toscana ha centrato già il primo target concordato con l’Ue. Da un lato la fase difficilissima che stiamo attraversando, per i motivi che tutti noi ben conosciamo, e dall’altro la straordinarietà delle risorse che avremo a disposizione, richiamano ad un impegno senza precedenti che potremo affrontare con la collaborazione di tutte le parti sociali e di tutte le istituzioni locali.  Voglio sottolineare poi un altro elemento: istruzione, formazione e lavoro stanno insieme nel Protocollo che firmiamo oggi, grazie anche alla presenza delle scuole secondarie di secondo grado del territorio, e credo che questo sia importantissimo. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato alla stesura di questo Protocollo e che si impegnano a portare il loro prezioso contributo”.

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