12 APR 2025
OK!Valdisieve

Ivo Guasti. Scrivere il tempo, recensione

  • 72
Ivo Guasti. Scrivere il tempo, recensione Ivo Guasti. Scrivere il tempo, recensione
Font +: 22px16px
Stampa Commenta

Dopo la fatica dell’autobiografico Finché dura il tempo, scritto insieme con Alessandro Borsotti, Ivo Guasti torna alla poesia con una nuova raccolta edita da Bandecchi & Vivaldi, facente parte della collana Le mimose curata da Giuseppe Cordoni, che ha scritto anche la prefazione. Il titolo è Scrivere il tempo. Cercare di fare il riassunto di un libro di poesia sarebbe come cercare di riassumere un calendario. Non si può. Il recensore può solo aggiungere che con i versi di Scrivere il tempo Ivo si mantiene coerente con la produzione passata – niente punteggiatura, niente maiuscole – cercando ancor più l’essenzialità, e senza aver paura di ricorrere a parole non di rado pericolose: parole come notte, mare, ricordo, che fanno correre un rischio al 99% di cadere nella banalità da debuttante. Ma Ivo centra sempre quel rimanente 1%. Il tempo compare anche stavolta nel titolo e, libero da connotazioni meramente cronologiche, continua a essere protagonista dell’attività letteraria di Ivo, che pare giocare con le parole come un funambolo, assemblando, ridistribuendo, giustapponendo – i gerundi potrebbero continuare – termini che ogni volta riescono così ad assumere aspetti inaspettati, se mi è consentito il bisticcio, e non di rado destinati a lasciare il segno nell’animo di chi legge. Immagini di sculture di Adriano Bimbi si inseriscono nelle pagine del libro, come splendido contraltare, a rinnovare una amicizia sincera e di lunga data. Per i tanti ammiratori di Ivo, una ulteriore conferma di una vena poetica non comune, feconda e inesauribile. Tanto che, terminata la lettura, che sia stata da cima a fondo o pescando qua e là fra le pagine (un libro come questo lo consente), si resta col desiderio che presto arrivi una nuova raccolta di versi di Ivo Guasti.

Paolo Marini

 

Lascia un commento
stai rispondendo a