9 APR 2025
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La compagnia di Piazza della Libertà

I mitici anni ’80: le compagnie a Firenze e dintorni. Quelli che…ci vediamo in piazza

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La compagnia di Piazza della Libertà La compagnia di Piazza della Libertà
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Negli anni’80 le “compagnie” erano di moda. C’erano in tutte le città, in tutti i paesi. Gruppi di ragazzi che si ritrovavano e facevano gruppo. C’erano le compagnie grandi e famose in cui si “aspirava” ad entrare e le altre più piccole e di “soliti amici”. Dalla fine degli anni '70 in poi le compagnie hanno lanciato mode e modi.

Raccontare le storie delle compagnie nate in quegli anni è guardare dentro alla nostra società che, in quel momento, dopo l’austerity degli anni ’70, tornava a vedere e sperare in un futuro.
La storia con cui iniziamo è quella della compagnia di Piazza della Libertà nata dalla fusione di un gruppo di ragazzi provenienti dal una parte della compagnia di piazza Savonarola e il gruppo di Piazza Tanucci. le compagnie degli anni '80, al contrario dei gruppi che ancora persistevano alla fine dei '70, non erano politicizzate. C'era allegria e impegno nello studio, qualche forca a scuola, il panini dallo Scheggi per quelli di Firenze e spensieratezza: era il vento degli anni '80 che soffiava.

Tra amori e disamori, tra gite a Monte Morello, discoteche del pomeriggio, incursioni della “compagnia del Giuliani” ed estati in Versilia i protagonisti sono ancora tutti qui con la voglia di stare insieme anche se la vita poi, per ognuno, ha preso strade diverse.
I riccioli folti dei ragazzi, i loden e gli impermiabili Reading, le camice bianche e i maglioncini di cashmere, le borse firmate delle ragazze, i “foularini” di Gucci, Fendi e via dicendo erano i segni di “fabbrica” per alcuni ma non per altri. Il bello di questa compagnia fiorentina era proprio questo: c’era di tutto un po’. C’erano i più grandi già forniti di un’auto e tanti motorini tra Ciao, vespe 50 e 125 e qualche moto, chi veniva da famiglie benestanti e chi no.
Il ritrovo era lo stesso, quell’angolo della piazza dove inizia via San Gallo proprio davanti alla porta e, in un’epoca in cui i cellulari erano ancora lontani, ci si accordava con un semplice e sicuro : “Ci vediamo in piazza”.

Tanti i ragazzi entrati nella compagnia, dove si andava e veniva, si creavano simpatie, amicizie leggere o profonde, pettegolezzi e grandi amori in un pulsare di vita vissuta. Il bar aveva una saletta con tavolini, un vecchio flipper e lo sporto aperto sotto i portici. Il traffico era intenso intorno alla piazza e le macchine stazionavano sbirciando sotto i portici e nelle sere d’inverno, con le luci e il suono ovattato dei pneumatici sull'asfalto delle macchine, la sensazione era di stare nella vasca di un acquario.
In quella compagnia spiccavano figure come Stefano Lisi e Nicoletta Nencioni oggi patron della famosa Villa Viviani dove molti fiorentini e non solo hanno celebrato matrimoni e feste varie, c’era Stefano Baragli oggi conduttore di spettacoli e programmi tv per Mediaset e ancora ragazzi che sarebbero diventati avvocati, giornalisti, imprenditori, professori, fotografi, pittori, attori, lavoratori che hanno dato il loro bel contributo alla società.Cosa è rimasto di quei ragazzi?
Molto, soprattutto la voglia di ritrovarsi, quando gli impegni lo permettono, di abbracciarsi come se il tempo non fosse passato.


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