Quando stamani ci siamo trovati insieme per una conferenza stampa inevitabilmente, fra di noi, abbiamo ricordato Franco. Che probabilmente sarebbe stato lì con noi.
Anche oggi, come tanti giorni del nostro quotidiano da oltre 25 anni.
Franco per chi appartiene alla mia generazione è stato un collega, un amico, un compagno di viaggio presente di fianco a migliaia di incontri e conferenze stampa fiorentine. Per i più giovani un maestro da seguire e imitare.
La sua presenza si faceva spesso notare, in prima fila col suo tablet a riprendere in audio e video ogni momento e a fare, quando possibile, domande spesso pungenti.
Franco era, mi viene davvero difficile scriverlo al passato uno di noi.
Che scherzo ci hai fatto stanotte Franco.
Ricordo che l'ultima volta che ci siamo visti mi hai detto che non avresti mai mollato sulla vicenda di tua sorella portata via troppo presto nel periodo del covid in circostanze mai chiarite.
Ricorderò sempre quanto ci siamo sentiti al telefono in quei momenti drammatici e difficili del 2020. Eravamo in piena pandemia e come rompendo ogni schema trasmettesti in diretta social il funerale di Elena, primo a Firenze nella fase due del covid (articolo qui).
Fu una vicenda incredibile quella di tua sorella morta in ospedale di covid dopo otto tamponi negativi... (leggi qui) e tu non ti davi pace.
Volevi lottare per lei e per la verità e lo hai fatto fino all'ultimo.
A noi nel tuo ricordo rimane l'onore di ricordare sia te che Elena e di portare avanti anche quella tua battaglia in cui credevi tanto.
Ciao Franco!
Franco aveva 60 anni e ci ha lasciato dopo una breve malattia. Dopo aver frequentato gli studi in teologia, ha iniziato la sua carriera collaborando con varie riviste religiose e con “L’Osservatore Romano” per poi collaborare con vari quotidiani, agenzie di stampa, radio e televisioni.
Attualmente collaborava in maniera assidua con i programmi dell’accesso di Rai 3 Toscana e con Lady Radio.
Vaticanista, critico cinematografico, membro attivo dell’Associazione Stampa Toscana e del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è stato membro della giunta regionale e nazionale del Gus (gruppo uffici stampa) e dell’Ucsi (Unione Cattolica Stampa italiana). Importante anche il suo impegno amministrativo: è stato membro della Commissione toponomastica e lapidi del Comune di Firenze, membro del Comitato di Gestione per il Comune di Firenze del Campo Rom dell’Olmatello del Consiglio di Quartiere 5, ma anche segretario provinciale fiorentino dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia.
Tra gli ultimi incarichi, quello di ufficiale di stato civile per la celebrazione di matrimoni in Palazzo Vecchio.
Da sempre particolarmente attento alla storia della città e ai suoi avvenimenti più importanti, nonché ai grandi nomi del teatro come Dory Cei e alle più importanti produzioni teatrali come “L’Acqua cheta”.
Appassionato di musica, è stato membro della giuria dello Zecchino d’Oro, Festival a cui ha dedicato un evento e un libro.
Per anni è stato direttore artistico del Festival nazionale del cinema, teatro e televisione di Villa Basilica (LU), presentando le serate di gala dell’evento.
Si è da sempre dedicato con passione alla valorizzazione e al ricordo di grandi personaggi della chiesa, come il Cardinale Ermenegildo Florit (suo unico biografo), Padre Carlo Lano a cui ha fatto intitolare una via a Castagneto Carducci, Mons. Pio Alberto Del Corona portando avanti la sua causa di beatificazione conclusa nel 2015.
È stato anche uno dei massimi conoscitori e studiosi dell’Alluvione di Firenze del 1966. Con l’Associazione Firenze Promuove da Mariani fondata negli anni ’90 e presieduta, ha ricostruito tutti i nomi delle vittime di quella tragedia permettendo di farli commemorare anno dopo anno.
Sull’Alluvione ha scritto libri, girato documentari, curato iniziative e mostre di grande successo, ha partecipato a convegni, interviste, incontri permettendo ai fiorentini e non solo di conoscere nel dettaglio quell’evento e non dimenticarlo.
Tra i vari lavori dedicati all’alluvione, ha curato oltre 80 puntate di un documentario, in cui ha inserito immagini e testimonianze recuperati da archivi pubblici e privati in anni di lavoro: è andato in onda dal 1995 al 2001 su Tele 37. Rilevante anche la mostra fotografica “L’Arno Straripa a Firenze”, con oltre 500 foto assieme a numerosi disegni ed elaborati di bambini che a quell’epoca frequentavano le scuole fiorentine. Proprio in occasione del 58mo anniversario dell'alluvione di Firenze la sua ultima uscita pubblica come ospite in consiglio comunale di Firenze.
Il funerale di Franco Mariani sarà celebrato nella Pieve di Antella (Bagno a Ripoli), accanto alla Misericordia di Antella domani 27 novembre alle ore 15, Misericorida per la quale negli ultimi anni ha curato le relazioni esterne. Con la Misericordia stessa, ha di recente pubblicato il primo libro che racconta la storia del cimitero monumentale, considerato il secondo in Italia; qui ha organizzato visite guidate in occasione del 150° anno dalla nascita di Galileo Chini con centinaia di visitatori da tutta Italia e uno spettacolo teatrale con la Compagnia delle Seggiole.
La salma sarà esposta alla parrocchia di Santa Maria del Pignone in via Felice Cavallotti a Firenze sempre domani 27 novembre dalle 9 alle ore 13.
Su richiesta della famiglia per chi volesse fare un dono a Franco,a vostra scelta avremmo pensato di fare donazione alla Fondazione Valsecchi che si occupa della ricerca del tumore al pancreas.
https://www.fondazionevalsecchi.org
Unanime il cordoglio delle istituzioni. Il primo cordoglio arriva del Sindaco di Bagno a Ripoli Pignotti.
"Un risveglio molto triste per la nostra comunità. Oggi Bagno a Ripoli e Antella perdono due persone, due amici, che per lungo tempo sono stati un punto di riferimento. Se n’è andato Renato Bettini, storico presidente della SMS di Bagno a Ripoli: solo pochi giorni fa avevamo parlato a lungo in occasione della riapertura del bar del circolo e avevamo fissato per vederci per alcune idee che aveva per il capoluogo. Stanotte ci ha lasciato anche Franco Mariani, antellese di adozione, una colonna portante della Misericordia di Antella. Impossibile pensare a Franco senza la sua divisa azzurra e gialla. Protagonista (ma anche cronista con il suo inseparabile tablet) di tantissime iniziative benefiche e di solidarietà che in questi anni hanno animato l’Antella. Non dimenticherò tutti i consigli e il sostegno ricevuto sia da assessore sia in questi primi mesi da sindaco. Ad entrambi sia io che la nostra comunità devono molto. Che la terra vi sia lieve".
“Ho appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Mariani – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, commentando il decesso, nella notte, del giornalista fiorentino Franco Mariani. “Ricordo Franco come una fonte inesauribile di idee, impegno e cultura. L’ho conosciuto nei panni di giornalista, ma l’ho apprezzato anche come critico cinematografico, esperto di musica, collaboratore delle Misericordie e del Comune di Firenze e in molti altri incarichi verso i quali lo avevano portato la sua personalità poliedrica e il desiderio di partecipare attivamente alla vita delle istituzioni di cui faceva parte. Le mie più sentite condoglianza agli amici e alla famiglia”.
Cristina Giachi presidente commissione istruzione, formazione, beni e attivi culturali del Consiglio regionale della Toscana commenta: "È con profonda tristezza che apprendo la notizia della scomparsa di Franco Mariani. Alla sua famiglia e a tutti i suoi cari esprimo il mio sentito cordoglio.
Giornalista legato alla sua Firenze, grande conoscitore e promotore del nostro patrimonio culturale. Ricordo con affetto le lunghe e vivaci conversazioni sulle questioni toponomastiche della città. Ci lascia una figura che è stata per tutti noi un esempio di dedizione ai suoi ideali, ai suoi valori e al suo amore per Firenze".
"A nome mio e dell’amministrazione esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del giornalista Franco Mariani. Se ne va un grande conoscitore della storia di Firenze e delle sue tradizioni.
Ha ricostruito con dovizia i giorni drammatici dell’alluvione di Firenze, onorando la memoria di chi ha perso la vita. E ha fatto un lavoro prezioso per divulgare la conoscenza del Gonfalone, il vessillo della nostra città. Le più sentite condoglianze a familiari e amici". Così la sindaca di Firenze Sara Funaro.
“La notizia della scomparsa di Franco Mariani mi addolora. Franco lo abbiamo ospitato lo scorso 4 novembre in Consiglio comunale in occasione dell’anniversario dell’alluvione. Franco – ricorda il presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione – è stato un grande studioso di quei tragici fatti che hanno drammaticamente sconvolto la storia di Firenze. Sull’Alluvione ha scritto libri, girato documentari, curato iniziative e mostre di grande successo, ha partecipato a convegni, interviste, incontri permettendo ai fiorentini di conoscere nel dettaglio quell’evento. È stato anche un grande appassionato di storia della nostra città scrivendo un libro sulla storia del Gonfalone.
Lo ricordo con affetto – conclude – ed esprimo le mie condoglianze, anche a nome di tutto il Consiglio comunale alla famiglia ed amici”.
“Con Franco Mariani mi legava un rapporto di stima e di amicizia. Abbiamo condiviso – ricorda il capogruppo del Partito Democratico Luca Milani – molte iniziative. Ha dato un grande contributo all’Amministrazione nella preparazione degli eventi legati al ricordo dell’alluvione. Franco aveva scritto un libro molto dettagliato che ripercorreva tutte le vicende che hanno sconvolto Firenze nel 1966. Non solo.
Franco aveva anche realizzato un libro sulla storia del Gonfalone e abbiamo presentato questo volume nei quartieri cittadini e nelle scuole. La storia di Firenze. Il suo amore verso la città lo ha portato ed essere membro della Commissione toponomastica e lapidi del Comune di Firenze. Con la scomparsa di Franco Mariani – conclude – Firenze perde un amico ed un grande cultore della storia della nostra città”.
“I più, tra i fiorentini, lo ricordano per la sua incessante attività di ricerca, di studio e di valorizzazione del ricordo dell’alluvione del 1966, ma Franco Mariani è stato anche vaticanista e critico cinematografico. Alla famiglia e agli amici giunga il cordoglio del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio e degli eletti nei quartieri”. Così nel ricordo di Mariani i consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Alessandro Draghi, Angela Sirello, Matteo Chelli e Giovanni Gandolfo insieme al coordinatore cittadino del partito Jacopo Cellai
"Il Gruppo Consiliare di Forza Italia esprime il proprio sincero cordoglio per la prematura scomparsa di Franco Mariani, giornalista impegnato anche nel mondo della cultura e del volontariato, sempre al fianco delle istituzioni ed innamorato della sua città come dimostra l’Associazione Firenze Promuove da lui fondata per tenere vivo il ricordo delle vittime della drammatica alluvione del 1966. Profondo conoscitore delle tradizioni cittadine ed appassionato studioso della storia di Firenze, lascia alla città una preziosa testimonianza del proprio lavoro sempre condotto con grande dedizione e competenza."
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune. "Anche il nostro gruppo si unisce al cordoglio per la scomparsa di Franco Mariani. Molte persone ricordano il suo impegno di giornalista, oltre che per la ricostruzione di pagine importanti della storia della nostra Città.
C'era modo di incontrarlo spesso anche all'interno della Sala Rossa, dove non mancava di dare la disponibilità per la celebrazione di matrimoni e unioni civili.
Ci stringiamo intorno al dolore delle persone a lui più vicine e alla famiglia, con gratitudine per la sua passione verso Firenze".
“Esprimo un profondo cordoglio a nome di tutta la comunità di Firenze Democratica per la scomparsa di Franco Mariani.
Abbiamo avuto tutti modo di apprezzare la sincera passione che Franco ha messo nell’attività di ricerca e memoria per le vittime dell’alluvione, e dal consiglio comunale è arrivata la richiesta che ne fosse parte anche quest’anno per la prima celebrazione dell’alluvione nella nuova amministrazione.
Amante di Firenze e dei suoi valori universali, era legato al gonfalone da cui tutti noi ci sentiamo rappresentati, ed a cui ha dedicato un bellissimo volume.
Era con noi anche quando inaugurammo il bosco in memoria delle vittime del Covid, così come in ogni iniziativa legata alle commemorazioni religiose, pronto con il suo iPad a fotografare ogni iniziativa della sua Firenze, e a tramandarne la memoria”. Lo dichiara Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze Democratica.
“Il Gruppo Lista Civica Eike Schmidt esprime il proprio sincero cordoglio per la scomparsa di Franco Mariani, giornalista, volontario e scrittore. Ha sempre avuto un amore grande per Firenze, di cui ha raccontato la storia e gli avvenimenti più importanti. Tra le sue attività, si è impegnato nel raccontare e ricordare l’avvenimento dell’alluvione del 1966; a tal proposito abbiamo potuto ascoltare il suo prezioso ricordo anche al Consiglio Comunale del 4 novembre, giorno dell’anniversario. Alla famiglia e alle persone a lui vicine giunga il cordoglio di tutto il Gruppo”.
“Con Franco mi legava un bel rapporto di stima e di collaborazione sulle cose che amavamo tutti e due. Da sempre appassionato di storia di Firenze – ricorda il presidente del Quartiere 1 Mirco Rufilli – abbiamo collaborato sulle tradizioni fiorentine e in occasione delle cerimonie commemorative per l’alluvione di Firenze fin da quando ero consigliere al Quartiere 1.
Franco ha lavorato a lunga sull’immane tragedia che sconvolse Firenze nel 1966 scrivendo libri e documentando tutte le vittime. Ha scritto, inoltre, un volume sul Gonfalone di Firenze, la nostra bandiera, il nostro simbolo. Alla famiglia ed agli amici le mie più sentite condoglianze anche a nome di tutto il Quartiere 1 – Centro Storico”.
"Appresa la notizia della scomparsa del Professore Franco Mariani intendo testimoniare la mia personale vicinanza e di tutto il popolo della Lega alla famiglia in questo momento di dolore". dichiara il Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto. "Il Prof. Mariani noto Vaticanista e critico cinematografico mancherà molto alla nostra città. Firenze perde infatti un protagonista della sua storia, come non ricordare che il Professore era uno dei massimi conoscitori e studiosi dell'alluvione di Firenze del 1966"