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Maxitraffico di rifiuti da Firenze all'Africa

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Maxitraffico di rifiuti da Firenze all'Africa Maxitraffico di rifiuti da Firenze all'Africa © n.c.
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Raccoglievano rifiuti speciali e auto da rottamare irregolarmente che trasportavano in Africa via mare. Questa l’attività di EcoFirenze srl, società fiorentina, indagata in una maxi inchiesta che ha visto 116 indagati, tra i quali anche Quadrifoglio e Silfi. Senza registrarli e documentarli nei formulari: “320 veicoli rottamati sono stati stoccati per otto mesi in un terreno della società nella periferia fiorentina, Ferrale. Su 72 soggetti coinvolti, 63 erano privi di autorizzazione e certificati di rottamazione” si legge in nota. Sono stati bloccati due trasporti via nave: “il primo di 26 tonnellate partito da La Spezia per Casablanca, il secondo di 11 tonnellate partito da Livorno per Dakar, in Senegal” per un totale di 37 tonnellate di rifiuti senza documenti. Nel secondo, i documenti di viaggio falsi dichiaravano “dei ricambi di auto mentre invece si trattava di materiale acquistato dalla Pianigiani Rottami di Siena”. La società operava ricevendo rifiuti speciali da parte di officine, carrozzerie e privati ma anche da partecipate comunali come Quadrifoglio a cui è stato inoltrato “l’avviso di garanzia per i legali rappresentanti di Quadrifoglio: Giorgio Moretti e Livio Giannotti, accusati del conferimento di 35 veicoli”, Silfi e un vigile di Fucecchio. “la società era provvista di autorizzazioni delle Province di Firenze e di Prato” spiega la procura “ le persone indagate, con ruoli-chiave all’interno di EcoFirenze, avrebbero costituito una struttura stabile e organizzata per la gestione integrale abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti così da avere il maggior numero di clienti possibile, abbattendo i costi di smaltimento e trattamento” Le indagini di Forestale, Procura, polizia provinciale e Arpat, sono state coordinate dai sostituti procuratori Giuseppina Mione e Giulio Monferini, che hanno chiuso una maxi inchiesta con 116 persone coinvolte. Rimangono forti perplessità su quale fosse la struttura per operare illegalmente lavorando con settore pubblico. Fonte: Ansa/ GoNews

 

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