
Uno studio durato due anni, esplorando i dati del settore metalmeccanico del territorio del Mugello, così la Fiom Cgil ha presentato la sua mappa del lavoro. Giovedì 26 ottobre presso il Palazzo dei Vicari a Scarperia si è svolto un convengo alla presenza delle associazioni di categoria, imprese del territorio e addetti e studenti delle scuole professionali. Daniele Collini, responsabile della zona Mugello per la segreteria della Fiom Cgil di Firenze, ha confermato l'impegno del sindacato ha gestire le crisi con l’obiettivo della salvaguardia dell’occupazione e insieme della tenuta delle aziende. "Abbiamo tutta l’intenzione di continuare a farlo - continua Collini - cercando anche di incrementare i 21 accordi di contrattazione integrativa firmati ad oggi in aziende metalmeccaniche del Mugello. Accordi che interessano 1250 lavoratori e che portano a ciascuno di loro un elemento salariale aggiuntivo al contratto nazionale pari a circa l'80% di una mensilità aggiuntiva per anno". La Fiom Cgil nel Mugello riesce ad intercettare 1792 addetti del settore metalmeccanico sui 2780 totali, pari al 58%. La presenza di iscritti al sindacato in aziende con oltre 15 dipendenti ha permesso di eleggere 46 delegati Fiom in 17 luoghi di lavoro. Da terzisti di aziende di altri territori, a capofila in molteplici settori; il tessuto produttivo del Mugello negli ultimi anni ha subito forti cambiamenti, grazie a imprenditori che ci hanno creduto e investito ma anche grazie alle professionalità che vi operano. Sono arrivate anche molte multinazionali e si è determinata una poliedricità di produzioni che ha permesso di risentire la crisi in maniera meno importante rispetto ad altri territori. Ad oggi si contano:
- 420 addetti nel settore delle macchine automatiche (meccanica di precisione) con un indotto di 200 lavoratori;
- 470 addetti del settore degli accessori moda;
- 210 addetti nel settore di cui il territorio è capitale italiana, quello delle scaffalature metalliche, con un indotto di circa 100 unità;
- 180 addetti nel settore automotive
- 145 nel biomedicale
- 170 nelle macchine da caffé
- 100 nella difesa
- 30 nelle coltellerie