Le ciclabili, se realizzate bene, sono un'ottima soluzione per migliorare la mobilità urbana e ridurre l'inquinamento, ma possono anche creare problemi ai commercianti. È il caso di Borgo San Lorenzo, dove la recente modifica di una pista ciclabile ha causato un calo di fatturato per alcuni esercizi commerciali.
In particolare, il "Bar Ponterosso" ha visto diminuire le entrate di una cospicua percentuale già nei primi giorni a seguito dell'installazione dei dispositivi di sicurezza che delimitano la pista ciclabile e non permettono di parcheggiare. Stefano Parigi, il titolare dell'attività commerciale, intervistato da OKMugello, ha dichiarato che i clienti hanno smesso di fermarsi anche per le piccole spese o l'acquisto di tabacchi, perché non riescono più a trovare un posto dove parcheggiare la macchina. Parigi tende a sottolineare gli aspetti positivi della mobilità sostenibile, ma per favorire alcuni si rischia di penalizzare altri, considerando che il Bar Ponterosso occupa sei dipendenti.
L'Assessore alla mobilità, Patrizio Baggiani, recependo le lamentele del commerciante, ha promesso di trovare una soluzione al problema ipotizzato di realizzare dei parcheggi di sosta breve nelle vicinanze del bar, oppure di creare delle aree di sosta riservate ai clienti dei commercianti.
Galleria fotografica
La questione è complessa e non esiste una soluzione facile. Da un lato è necessario garantire la sicurezza dei ciclisti, dall'altro è importante non danneggiare le attività economiche del centro storico. Il Comune di Borgo San Lorenzo dovrà trovare un equilibrio tra questi due interessi, per il bene di tutta la comunità.
Spartaco
La questione non è complessa e la soluzione è facile: osservate quante auto passano per quella strada e di quanto spazio e parcheggio necessitano per i servizi delle persone che le guidano, e quante biciclette passano per quella stessa strada e di quanto spazio necessitano per circolare, risulta subito evidente che per le auto e le persone che hanno necessità di usarle, lo spazio è insufficiente, riuscendo a malapena a transitare in lente file che peggiorano l'inquinamento atmosferico, accanto a piste ciclabili che invece sono vuote e deserte. Sovradimensionate e ridondanti, non rispondono alle reali necessità dei cittadini ma ad altri scopi, come l'imposizione di una dottrina politica che ostacola l'uso delle auto a prescindere senza tener conto della vita reale, o per farsi belli agli occhi dell'aristocrazia di tale dottrina impostaci dall'alto, vogliono addestrare noi vile plebaglia