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Investito a Zanzibar. "Aiutateci a tornare a Pontassieve", appello della madre a Ok!Valdisieve

Intervista esclusiva della nostra redazione

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Stefano Casamenti Stefano Casamenti © Facebook
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5, 10, 50, 100, 200 sono le cifre che di minuto in minuto scorrono nella campagna di raccolta fondi online avviata dagli amici di Stefano Casamenti. Una folle corsa nell'intento di raggiungere 40.000 euro, necessari per riportare Stefano dal Kenya alla sua casa: Pontassieve.

Tutto per i genitori Margherita Ceravolo e Luciano Casamenti, molto conosciuti a Pontassieve dove vivono, è rimasto fermo ad una settimana fa quando Stefano fu travolto mentre stava lavorando a Zanzibar da un'auto guidata da un ubriaco.

"Nella sfortuna di quello che è successo abbiamo avuto molta fortuna", spiega la madre di Stefano ad Ok!Valdisieve. "Stefano lavora - continua Margherita - come animatore turistico da 3 anni a Zanzibar, è il lavoro che più ama e di quella terra si è innamorato. A volte veniamo a trovarlo e dobbiamo rendere grazie a chi ha deciso che fossimo proprio lì quando è successo l'incidente e di avere avuto con noi l'altro nostro figlio che sa parlare inglese. A volte mi chiedo, se non fossimo stati là in vacanza come avremmo fatto?"

Dopo l'incidente Stefano è stato subito operato d'urgenza a Zanzibar, temevano il peggio. Dopo l'operazione è stato trasferito a Nairobi in Kenya. Fortunatamente è sempre stato cosciente e sta migliorando di giorno in giorno, l'operazione è stata tuttavia dura ed ha visto coinvolte tibia e perone. "Per alcuni giorni - spiega - ci sono stati anche problemi per il fatto che avesse inalato molto sporco dato che è stato del tempo disteso per strada dopo l'investimento".

Il problema più grande di questa famiglia è il ritorno, vogliono e devono tornare in Italia. "Vorremmo tornare a casa e poter portare Stefano all'Ospedale di Careggi a Firenze, mio figlio mi dice sempre: 'Sto bene ma quando andiamo a casa?'. Io non so cosa rispondergli perché è quello che vorremmo tutti ma non sappiamo come fare, siamo in contatto costantemente con l'ambasciata italiana ma per tornare in Italia avrebbe bisogno di un trasporto medico particolare dal costo ingente e da soli non potremmo mai farcela. Non possiamo affrontare altre cure qua, non siamo neanche coperti a livello sanitario dunque tutto è a pagamento"

E' questo il motivo che ha portato gli amici di Stefano a far scattare subito via Internet una gara di solidarietà, una raccolta fondi online sulla piattaforma fundriser intitolata "Aiutiamo Peter Pan a tornare a casa". Peter Pan, come il ruolo del personaggio che in particolar modo recita negli spettacoli teatrali per bambini all'interno dei villaggi turistici dove da sempre lavora a giro per Italia ed il mondo. Al momento, ad una settimana dall'apertura della campagna, sono stati raccolti circa 13.000 euro dei 40.000 euro posti come obbiettivo.

"Stefano è una persona - conclude mamma Margherita - che da sempre si è fatta voler bene. Gli amici di Stefano ci hanno contattati ed hanno scelto di loro pugno di dare il via a questa lodevole iniziativa, posso solo dirgli 'GRAZIE. Chiedo, invece, a chi può di aiutarci con un piccolo contributo a tornare a casa nostra, Pontassieve"

Per chiunque volesse fare una donazione lasciamo di seguente il link della raccolta fondi online: https://www.gofundme.com/f/aiutiamo-peter-pan-a-tornare-a-casa

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