
Come abbiamo avuto modo di scrivere in occasione di similari convegni, lo scrivente di queste note non si intende di olio, della sua coltura, delle sue caratteristiche, al contrario di tanti piccoli e medi imprenditori in questo settore sul territorio mugellano, presenti al convegno organizzato sabato 26 gennaio 2019 dal Rotary Club Mugello in occasione della 17esima edizione di Rotarolio, uno dei “service” più prestigiosi dell’associazione filantropica mugellana (associazione che, tra l'altro, lo scorso novembre 2018, in occasione di una visita a Firenze del Ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, con altre associazioni consorelle, presentò e fece dono al Ministro alcuni prodotti della nostra terra compreso ovviamente il nostro pregiato olio).
Un convegno quindi di grande interesse, svoltosi nel salone delle conferenze di Villa Pecori Giraldi, dal titolo “La competitività dell’olio extra vergine di oliva. Questione di produttività o di filiera!”.
Dopo il saluto e i ringraziamenti di Maurizio Vignini, presidente del Rotary Cub Mugello, l’intervento del vice sindaco Enrico Paoli e la prefazione del dottor Stefano Santarelli (direttore del Gal Start srl), che ha fatto una analisi di quello che viene prodotto nel Mugello, ecco il punto “focale” della serata: l’intervento della dottoressa Fiammetta Nizi Grifi, responsabile tecnico del Consorzio Olio Dop Chianti Classico, che ha dissertato sul tema in oggetto.
La relazione è parsa (a noi totalmente ignoranti su questo tema), estremamente interessante, così come speriamo che sia stata per il variegato pubblico presente (ottima l’idea di una etichetta “Olio Mugello”, subito presa in massima considerazione da Santarelli), poiché al termine molti presenti, in modo particolare i produttori, hanno posto tante e variegate domande, non solo sulla produzione, ma in tutto quel piccolo-grande mondo che gira intorno all’oliva.
Non è facile entrare in tutti i contesti portati alla luce, con fervore, con schiettezza, con dati di fatti, con realismo, anche con piccole e larvate polemiche - vedi l’impossibilità di fondare un Consorzio fra tutti i produttori - poiché ognuno ha portato testimonianze del proprio lavoro, della propria passione, dei propri sacrifici e il venire a conoscenza che nel Mugello negli ultimi giorni sono stati organizzati tre/quattro convegni, segno eloquente che è ancora lontana una pur minima possibilità di aggregazione...
Vedremo. Intanto il sasso è stato gettato: anzi, il vice sindaco Paoli ha invitato gli addetti ai lavori ad aprire, alla prossima Fiera Agricola Mugellana, uno stand dei produttori di olio del Mugello, per una maggiore visibilità. E questa è una buona idea.
I cinque produttori finalisti scelti dalla giuria tecnica sono stati Faliero Baggiani (Vicchio di Mugello), Enrico Lippi (Dicomano), Giulio Cappetti (Borgo San Lorenzo), Dario Checchi (Borgo San Lorenzo) e Adriano Borgioli (Valdastra). Si è aggiudicato il primo premio l’Azienda di Frascole di Enrico Lippi, mentre all’amico Renzo Bartoloni (molto profondo il suo intervento come produttore d’olio nella sua piccola ma organizzata azienda familiare in quel di Pulicciano), è stato dato il primo premio per la miglior etichetta.
Terminiamo congratulandoci con i dirigenti del Rotary Club Mugello, i quali in questi ultimi anni hanno allargato il loro raggio filantropico - come ha detto il presidente Vignini - nell’intento di fare un servizio per la nostra terra, per la comunità mugellana.
(Foto cronaca di A.Giovannini)
Olio del Mugello, meglio tardi che mai. Se ne parlava anche nove anni fa... – OK!Mugello
[…] se ne fece niente, insomma, e oggi questo progetto ritorna e viene riproposto (clicca qui per l’articolo di OK!Mugello). Bene cos, peccato che si siano persi nove […]