Ancora una volta si alza una voce forte di resilienza e speranza. Viene ancora dal cuore autentico delle botteghe e delle periferie prima troppo spesso dimenticate.
Là dove le emozioni vivono e s'aguzza l'ingegno lontano dalla vetrina imbalsamata di un centro storico irreale prima con troppi turisti e irreale adesso nel deserto del niente.
Dove Firenze si allunga verso la piana e il rumore di sottofondo è quello del viadotto dell'Indiano, in un angolo appartato in via de Vespucci esiste un luogo di speranza e positività dove il giovane chef Simone Gori e la sua squadra hanno messo su casa poco più di un anno fa quando l'ipotesi di una pandemia poteva appartenere solo alla fantasia di un appassionato di fantascienza hollywodiana.
In via de Vespucci il ventinovenne e vulcanico chef ci è arrivato nel 2019 e per iniziare la sua avventura imprenditoriale scegliendo un luogo non troppo usuale ma non per questo meno interessante: case basse, giardinetti, un parcheggio facile da trovare.
Una sorta insomma di “Notting Hill” in formato fiorentino il suo bistrot dove, l'ultima sera prima della seconda chiusura quando angoscia e senso di ignoto stavano prendendo il sopravvento si è scelto di ribaltare il paradigma e chiudere in allegria non per incoscienza ma per lanciare un forte messaggio di speranza e positività. Nonostante tutto.
Un messaggio di resilienza creativa rivolto a tutti, ma in particolare alla categoria dei ristoratori costretti ancora a tirar giù bandone che lo chef Gori e la sua squadra ha realizzando trasformando l'ultima cena in un palcoscenico.
Guest star Andrea Ciulli consigliere del Quartiere 5, Presidente della Commissione cultura, vulcanico organizzatore di eventi, con una attenzione e una sensibilità speciali al tema della violenza in generale e a quella di genere in particolare.
Ciulli ci ha messo la faccia e l'ugola ed ha interpretato “Come fly with me” (Vieni a volare con me) resa celebre da Frank Sinatra prima e da Michael Bublè dopo e francamente non poteva esserci scelta migliore per un augurio di immediata ripartenza.
“Il video – racconta Ciulli – vuole essere un aiuto da parte mia a questi giovani imprenditori che hanno deciso un anno fa, in uno dei periodi peggiori vista la pandemia, di investire nel nostro quartiere con un’impresa ristorativa che sta già facendo parlare di sé”.
Il video sarà il messaggio augurale per le prossime feste e verrà postato sui canali social. Un messaggio di forza e speranza che accende le luci di Firenze da quella che da periferia si pone al centro della città.
"La periferia – racconta Gori – come afferma l’architetto Renzo Piano è una fabbrica di idee, è la città del futuro. Pensare in modo creativo per me significa percorrere strade nuove e provare a trovare opportunità anche in momenti duri come quello che noi ristoratori stiamo vivendo. Durante l’ultima sera di servizio prima di chiudere, quando l’ultimo dei clienti ha lasciato il ristorante, abbiamo trasformato una delle nostre due sale in un set per un video speciale. Volevamo registrare un messaggio forte di positività e speranza invitando a cantare Andrea Ciulli una delle persone più creative del quartiere. Mi auguro che il nostro video festeggi una nuova imminente apertura di tutte le attività, perché i ristoranti oggi non sono solo luoghi dove si mangia ma dove poter condividere insieme momenti di gioia e condivisione”.
Simone e Andrea: la forza della speranza racchiusa in una canzone
Came fly with me, cantata nell’ultima sera di apertura da Andrea Ciulli, verrà postata nei giorni delle festività natalizie sui social del locale in via de Vespucci perchè la ristorazione possa riaprire il prima possibile
mar 1 dicembre 2020- 170