29 MAR 2025
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Il mistero della ragazza nascosta nel dipinto "The paston treasure", grazie al Cnr

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Il mistero della ragazza nascosta nel dipinto The paston treasure, grazie al Cnr Il mistero della ragazza nascosta nel dipinto The paston treasure, grazie al Cnr © n.c.
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Nascosta in un quadro per quasi quattro secoli e visibile per la prima volta anche grazie a un’immagine ottenuta con uno scanner a raggi X speciale chiamato Landis-X realizzato dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Si tratta di una figura femminile dipinta e poi coperta, probabilmente un membro della famiglia raffigurato nel quadro “ The Paston Treasure ”, importante opera pittorica della storia dell’arte inglese realizzata su commissione di Sir William Paston da un pittore itinerante fiammingo nel XVII secolo. Al dipinto è dedicata una mostra che si inaugurerà il prossimo 23 giugno al Norwich Castle Museum, in Inghilterra, a cui l’opera appartiene e dove si sono svolte le analisi. La scoperta si deve a un team di ricercatori dei Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN e dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali (IBAM) del CNR che, proprio per le grandi dimensioni della tela e la conseguente difficoltà di spostamento, sono volati a Norwich per studiare l’opera in vista del suo restauro. “Nonostante le dimensioni importanti del dipinto, la tecnica di imaging real-time dello scanner mobile LANDIS-X ha permesso di documentare compiutamente l’opera” commenta Claudia Caliri dei Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN. “Attraverso le immagini delle distribuzioni elementali ottenute durante le misure è stato possibile conoscere la natura dei pigmenti impiegati dall’artista e studiarne il suo processo creativo.” Le analisi I ricercatori hanno fotografato il “The Paston Treasure” con l’innovativo scanner LANDIS-X progettato e sviluppato nel laboratorio di analisi non distruttive (Landis) dei Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN di cui porta il nome, in sinergia con il CNR; il laboratorio LANDIS fa parte della rete dell’INFN dedicata alle applicazioni per i beni culturali CHNET (Cultural Heritage Network). “LANDIS-X è l’unico sistema mobile di fluorescenza X a scansione ultra-rapida basato su tecnologia real-time, in grado di fornire dal vivo a conservatori e storici dell’arte, le immagini della distribuzione dei pigmenti sulla superficie pittorica ad elevatissima risoluzione (fino a 30 micron)”, afferma Paolo Romano del CNR-IBAM, ideatore dello scanner e responsabile delle misure MA-XRF sul Paston Treasure. “I risultati ottenuti hanno consentito di studiare il processo pittorico dell’artista itinerante olandese e di verificare lo stato di conservazione dell’opera”. La figura nascosta In particolare è stato possibile, per la prima volta, evidenziare i dettagli pittorici (volto, pettinatura e abbigliamento) di una figura femminile, probabilmente un altro membro della famiglia Paston precedentemente dipinta, ma non visibile nella composizione pittorica finale. La figura si trova in alto a destra in corrispondenza dell’orologio a parete (ricostruzione in allegato). Le immagini fornite dai ricercatori hanno permesso una ricostruzione completa di tutti gli strati pittorici e restituire l’opera alla sua originale composizione.         “Queste straordinarie immagini realizzate dai ricercatori italiani ci hanno consentito di ricostruire completamente tutti gli strati pittorici e riportare alla luce la composizione originale. Le immagini evidenziavano i dettagli pittorici di una donna, come il viso, il fatto che portasse un vestito rosso e un’acconciatura dei capelli ornata da foglie decorative” sottolinea Francesca Vanke, Conservatrice e curatrice delle arti decorative al Norwich Castle Museum. Ci sono diverse ipotesi sulla donna nascosta nel dipinto, potrebbe ritrarre una persona reale o una figura allegorica o entrambe. Se si trattasse di una persona realmente esistita la candidata più probabile è Lady Margaret Paston, seconda moglie di Sir William Paston il committente del dipinto. La tavolozza dei pigmenti Ma il volto di donna nascosto non è l’unico dettaglio importante emerso dallo studio del dipinto. Le immagini ai raggi X (corrispondenti a 6 milioni di misure effettuate sul dipinto in 16 ore) hanno permesso di identificare la tavolozza dei pigmenti tipica del periodo fiammingo, basata sull’uso di smalto a base di cobalto, resinato di rame, rosso vermiglio, giallo di stagno, orpimento e ocre. L’opera Il dipinto, commissionato da Sir William Paston a un pittore fiammingo itinerante, è uno dei primi esempi nella storia dell’arte inglese a rappresentare l’opulenza e le ricchezze accumulate dalle nobili famiglie terriere del tempo, descrivendone allegoricamente la loro stessa caducità e fugacità. L’opera, una tela a olio di grandi dimensioni (240x 165 cm), è un vero affresco narrativo socio-culturale del diciassettesimo secolo e appartiene alla collezione permanete del britannico Norwich Castle Museum. Il documentario Grazie proprio all’acquisizione di queste immagini è stato realizzato un breve documentario intitolato “The Paston Treasure: Un dipinto come nessun altro” che attraverso un’analisi tecnica e alle immagini fornite dai nostri ricercatori, spiega al pubblico come è stata realizzata l’opera aiutando a risolvere gli affascinanti enigmi e ripensamenti che la mano dell’artista ha disseminato nel quadro.

 

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Commenti 2
  • Ezio Alessio Gensini

    Articolo legato alla ricerca scientifica italiana. Disciplina che non ha confini.

    rispondi a Ezio Alessio Gensini
    mer 27 giugno 2018 02:17
  • Piero

    Non ho capito quale sia il legame che questo articolo ha con il Mugello in generale e/o con Borgo in particolare, per guadagnarsi la pubblicazione su queste pagine. Mah!

    rispondi a Piero
    dom 24 giugno 2018 06:35