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Renzi a Firenze, OK!Mugello c'era. Cronaca

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Renzi a Firenze, OK!Mugello c'era. Cronaca Renzi a Firenze, OK!Mugello c'era. Cronaca © n.c.
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Ad aspettare il presidente del Consiglio fuori dal Teatro Niccolini una fila di fedelissimi in attesa di entrare e un gruppo di risparmiatori truffati dalle Banche Cooperative (guarda qui sotto le foto OK!Mugello); i quali appena è arrivato il Premier hanno tirato fuori fischietti e cartelli, accogliendolo al grido di “Pinocchio” e “non votate più il Pd”. Dal palco Renzi ha colto l’occasione per elencare le sfide e le vittorie affrontante dal Governo e confrontando ciò che è stato fatto da lui con ciò che è stato fatto o non è stato fatto dai governi precedenti in particolare quelli di sinistra. 27 miliardi per la Flessibilità dall’Europa, l’abolizione dell’Imu, gli 80 euro in busta paga, 370mila disoccupati in meno grazia al Job Act, sono i segnali della volontà di riformare del Governo “con il salva banche abbiamo salvato i correntisti” e sui tetti agli stipendi “abbiamo messo un limite a ciò che prima non lo aveva”. “Tutto ciò che abbiamo fatto è enorme ma non è bastato” il Premier si trova ad affrontare la sfida più grande: il referendum sulla riforma costituzionale di metà ottobre. E qua entriamo nel vivo della visita fiorentina; oltre all’incontro con il Primo Ministro giapponese a Palazzo Vecchio. “Quante volte ci siamo lamentati della fiducia, del ping pong delle leggi in Parlamento” la riforma del Senato va nella direzione di alleggerire il percorso legislativo e per questo chiede aiuto a chi da sempre lo ha seguito e lo ha supportato per costituire 10 mila comitato in tutta Italia per la campagna referendaria per il SI al referendum costituzionale. “Ognuno di noi deve prenderne un pezzettino” perché “ho bisogno del massimo impegno di tutti voi per vincere”. Il 15 maggio verranno pubblicate le indicazioni per i comitati e l’attività di propaganda. Posizioni opposte a quelle assunte dal premier in proposito al recente referendum sulle concessioni petrolifere, per il quale, lo ricordiamo, Renzi aveva promosso l’astensionismo.  Fuori dal Teatro i risparmiatori chiedono un confronto sempre rifiutato “noi dobbiamo essere al centro della politica di Renzi”. “Siamo dei risparmiatori, la colonna portante delle banche”. E sulla riforma costituzionale basta un nome per avere le idee chiare: “la riforma costituzionale l’ha scritta con Verdini”.

 

 

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