La nota dei ringraziamenti: Durante la fase acuta di contagio da Covid-19, e dopo l’uscita delle disposizioni di chiusura quasi totale delle attività e di ogni forma di vita sociale, molte le iniziative delle istituzioni e della società civile per venire incontro agli anziani privi di rete familiare, e più in generale alle molte famiglie in difficoltà. Anche nel territorio di San Piero a Sieve diversi sono stati i gruppi e le associazioni che si sono messi in moto per rispondere ai tanti bisogni segnalati, oltre a quelli costantemente monitorati nella normale attività, in tempi tranquilli.
Fra questi la Caritas, punto di riferimento importante per il paese, in quanto vicina a circa quaranta nuclei ai quali, su indicazione dei servizi sociali o tramite altre forme di invio, vengono recapitati quindicinalmente pacchi forniti dal Banco Alimentare della Toscana o confezionati grazie a raccolte presso negozi, o donazioni.
Laura, a nome di tutte le volontarie ed i volontari del gruppo, ed insieme a Don Luca Carnasciali, Parroco della Pieve di San Pietro, vuole ringraziare tutte le realtà di San Piero a Sieve che hanno contribuito, nei mesi di isolamento appena trascorsi, a mantenere ed intensificare il servizio per le famiglie normalmente seguite e per un’altra quindicina, i cui membri hanno risentito della conseguente crisi economica. ‘In particolare – dice Laura – noi della Caritas, insieme a Don Luca, siamo immensamente grati innanzitutto alla Misericordia, alla Pro Loco ed ai catechisti. Senza di loro non avremmo potuto fare niente, in quanto abbiamo quasi tutti superato l’età per la quale era fortemente consigliato di rimanere a casa’. E continua: ‘Ci siamo comunque dati da fare per rimanere in contatto telefonico con le famiglie, preparare i pacchi e pianificare gli interventi, ma i più giovani rappresentanti delle associazioni che ho citato si sono prestati generosamente per i viaggi al Banco Alimentare e per le consegne del materiale alle famiglie. Anzi – mi spiega ancora Laura – per Pasqua, quando abbiamo potuto unire ai pacchi anche dei buoni per l’acquisto di carne e le uova di cioccolata per i nuclei con figli piccoli, la Pro Loco ha accluso autonomamente del materiale didattico ed altre necessità per la scuola’. L’impressione è veramente quella di un lavoro di gruppo ben amalgamato e con risultati davvero encomiabili. Ma i ringraziamenti di Caritas e Parrocchia vanno all’intero paese. ‘Perché – prosegue la volontaria – in tanti, anche singoli cittadini, o gruppi di amici, o piccole imprese, si sono fatti avanti per offrire quello che potevano, ed è stato davvero tanto. E poi i supermercati CRAI e Carrefour, e la Salsamenteria di Anna, hanno tuttora un punto di raccolta di generi alimentari che vengono donati dai clienti, e che vanno a comporre i pacchi; una vera e propria gara di solidarietà che ci permette di continuare con questo trend anche nell’attuale fase’. Laura ricorda anche l’iniziativa del cesto di alimenti in Chiesa, dove chi ha porta e chi ha bisogno prende, e le donazioni del Lyons Club Mugello e del Rotary Club Mugello, che ha predisposto per le famiglie con bimbi piccoli confezioni di pannolini, il tutto recapitato poi da Caritas tramite i volontari delle altre associazioni. ‘Adesso – continua il suo excursus Laura – stiamo riprendendo a normalizzare l’attività del Centro di Ascolto, che ha una funzione di intercettazione di altri tipi di bisogno (necessità di un supporto morale, ma anche talvolta bollette da pagare, ecc.), mentre la consegna degli abiti nella nostra singolare Boutique non è ancora possibile, e così la collaborazione bisettimanale alla mensa Caritas di Via Baracca’. Ma tutti sono convinti che, soprattutto se rispettiamo le regole, possiamo definitivamente uscire da questo periodo buio, e tornare alla vita di sempre.
Caritas e la Parrocchia, facendo tesoro delle parole di Papa Francesco, che sempre invita in famiglia ad usare, insieme a scusa e perdono, la parola chiave GRAZIE, esprimono la loro riconoscenza a tutta la comunità sanpierina dove ci si è sentiti, nella difficoltà, uniti proprio come in famiglia.
E quindi che questo grazie sia anche un auspicio per un futuro sempre in miglioramento.
Elisabetta Boni