1 APR 2025
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Sinistra per Calenzano, no Rearm Europe, sì prevenzione dissesto idrogeologico

Nelle ultime settimane, mentre il dibattito politico si concentrava sul nuovo piano di riarmo presentato dalla Commissione Europea, molti territori – città...

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Investire in prevenzione Investire in prevenzione © Sinistra per Calenzano
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La nota di Sinistra per Calenzano. 

Nelle ultime settimane, mentre il dibattito politico si concentrava sul nuovo piano di riarmo presentato dalla Commissione Europea, molti territori – città, paesi e intere regioni – si sono trovati a fronteggiare, ancora una volta, eventi meteorologici straordinari. Eventi che hanno causato danni per milioni di euro, anche a Calenzano, come avremo modo di approfondire in dettaglio durante il Consiglio comunale di mercoledì 26 marzo.

Nel nostro comune sono caduti 150 mm di pioggia in ventiquattro ore, quando in media in Toscana ne cadono 800 mm nell’intero arco dell’anno, trasformando radicalmente paesaggi a noi familiari: sono nati corsi d’acqua dove prima non c’erano, colline e montagne sono state sconvolte da frane e smottamenti. I fiumi hanno cambiato volto: la Marinella di Legri ha rotto gli argini, ampliando in modo violento il proprio alveo; per non parlare del torrente Chiosina, che nonostante le casse di espansione funzionanti e attive, ha inondato parte del centro cittadino.

Ma il dato più grave è quello umano. Tante famiglie hanno perso beni e ricordi sotto l’acqua e il fango. Ci sono volute giornate estenuanti per liberare scantinati e piani interrati sommersi, e per molti cittadini l’emergenza non è ancora terminata.

Di fronte a uno scenario che ha assunto ormai contorni drammatici e ricorrenti, la politica ha il dovere di interrogarsi sulle vere priorità del nostro Paese e dell’Unione Europea: ha senso investire 800 miliardi di euro in armamenti quando eventi di questo tipo diventano sempre più frequenti e devastanti? Basta guardare agli ultimi anni: dal 2023 in Italia si sono verificati almeno sette eventi alluvionali di portata straordinaria, dall’Emilia Romagna a Campi Bisenzio, fino alle piogge torrenziali di pochi giorni fa. In questo scenario si aggiunge anche l’azzeramento, da parte del Governo italiano, della quota parte del PNRR destinato alle opere anti-dissesto idrogeologico, mentre si stima che su questo fronte l’Italia necessiterebbe di oltre 30 miliardi di investimenti.

Serve quindi un cambio di rotta. C’è chi parla di sicurezza europea attraverso nuovi armamenti, ma noi crediamo che la sicurezza non si misuri con le spese militari. La vera sicurezza è quella delle persone e dei territori: è la serenità di un cittadino che, quando piove, non teme l’esondazione di un fiume, il crollo di una frana o l’allagamento della sua casa.

Servono investimenti strutturali e immediati nella sicurezza idraulica, nella prevenzione e nella lotta al dissesto idrogeologico.

Per questo porteremo al Consiglio comunale di mercoledì 26 marzo un documento per chiedere al Governo e alle istituzioni europee un ripensamento sul progetto ReArm Europe. Chiediamo che quelle risorse siano destinate ai territori, alla cura e alla protezione delle comunità.

Dobbiamo investire per città più resilienti e per comunità più sicure. Per la messa in sicurezza di suolo e infrastrutture, per la prevenzione dei disastri naturali, per una vera riqualificazione urbana e ambientale.

La vera difesa dell’Europa non passa dalla corsa agli armamenti, ma dalla tutela dei suoi territori e delle persone che li abitano.

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