Sono state approvate, nel Consiglio comunale di ieri (8 ottobre, ndr) , le nuove tariffe del contributo di costruzione che premiano, con riduzioni fino al 70%, gli interventi di edilizia privata (come restauri, ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie) finalizzati al recupero del patrimonio già esistente.
“Abbiamo scelto di modificare queste tariffe – spiega l’assessore all’Urbanistica, Paolo Banchini – con l’obiettivo di ridurre il consumo di suolo causato da nuove richieste di costruzione e favorire, invece, il recupero del patrimonio urbanistico già esistente. Per questo motivo, quindi, abbiamo optato per la riduzione di tutte le tariffe del contributo di costruzione che vanno in questa direzione, con percentuale di risparmio diversa a seconda della diversa destinazione d’uso del patrimonio urbanistico oggetto dell’intervento”.
Nel dettaglio, le variazioni tariffarie prevedono riduzioni:
- tra il 20% e il 30% per interventi di recupero che non incrementano il volume degli edifici;
- di circa il 10% per gli interventi di recupero che prevedono degli ampliamenti del patrimonio già esistente;
- del 50% per gli interventi di recupero degli edifici rurali abbandonati;
- di oltre il 70% per la deruralizzazione degli edifici abitativi (trasformarne cioè, su richiesta, la destinazione d’uso per attività diverse da quella rurale).
“La scelta dell’Amministrazione comunale di intervenire sugli oneri concessori, vale a dire sui tributi dovuti al Comune per chi intraprende attività edilizia, è inoltre in linea con quanto già contenuto nel nostro Piano operativo adottato lo scorso gennaio – prosegue l’assessore -, che tiene conto delle centinaia di osservazioni presentate dai tecnici del nostro territorio e che incentra le proprie politiche proprio sugli interventi di recupero, intesi sia come riutilizzo dell’esistente sia come realizzazione di nuovi volumi edilizi, purché modesti e non invasivi”.
Si precisa che gli oneri edilizi sono “l’unica leva su cui il Comune ha il potere di intervenire per sostenere l’edilizia privata – conclude Bianchini – e per rendere più attrattivo il territorio per il settore dell'edilizia produttiva, dal momento che gli altri oneri di urbanizzazione sono di competenza statale e regionale. Quello approvato ieri sera in sede di Consiglio comunale è il secondo intervento in tal senso promosso dall’Amministrazione comunale, che arriva in seguito a provvedimenti regionali (datati giugno 2020) e nazionali (“decreto semplificazioni” di settembre) che ci consentono di abbattere queste tariffe, tema che ci sta particolarmente a cuore, facendo un passo ulteriore rispetto al passato. Già nel 2019, infatti, avevamo colto l’occasione dell’unificazione delle tariffe degli ex Comuni di Figline Valdarno e Incisa in Valdarno per aggiornarle, apportando già allora delle riduzioni tese a ridurre il consumo di suolo e a rendere più appetibile il Comune unico (in termini di minore tassazione di oneri di urbanizzazione) rispetto agli altri comuni del Valdarno fiorentino ed aretino”.Per il dettaglio delle tariffe si rimanda al sito: http://www.comunefiv.it/pianificazione-urbanistica