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Vicchio, terrremoto politico. Otto dimissioni nella direzione Pd: divergenze a livello metropolitano

Sotto la lente le divergenze emerse durante la campagna elettorale per Giani, e la mancata ratifica o conferma del successore di Gasparrini, che era stato indicato dal livello locale in Francesco Tagliaferri

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Dopo che lo scorso maggio il segretario del Pd di Vicchio, Marco Gasparrini, si è dimesso indicando uno dei giovani del locale partito come possibile successore (Francesco Tagliaferri, attuale capogruppo di maggioranza in Consiglio Comunale, e rimettendo comunque la decisione al partito) niente si è mosso, e ora le tensioni con il Pd Metropolitano di Firenze e in particolare per la campagna elettorale di Giani hanno portato alle dimissioni in blocco di otto membri della locale direzione del Pd. Ecco la nota con le loro motivazioni:

Il PD Vicchio da anni porta avanti un percorso di impegno politico rivolto ad affermare i valori che riteniamo più importanti nel nostro contesto sociale. Anche all'interno del Consiglio Comunale, abbiamo presentato mozioni per sottolineare la nostra posizione o proporre soluzioni su tematiche nazionali, globali, sui diritti o su problemi che affrontiamo come cittadini di Vicchio o come esseri umani. Tra le tante ricordiamo l'emergenza ambientale, l’inclusione e integrazione, la parità di genere, i diritti LGBTQ+, la solidarietà per le vittime di conflitti internazionali.

Ma all'interno del nostro partito, nei rapporti in Mugello e con Firenze, troviamo serie difficoltà nel perseguire un percorso comune. Alla necessità di trovare soluzioni condivise a problemi collettivi vengono spesso anteposte questioni locali, se non campanilistiche. Alla necessità di creare e alimentare spazi di libera discussione politica, vengono anteposte logiche di mera amministrazione a danno del confronto di idee e proposte comuni.

Dopo anni di impegno politico il nostro segretario Marco Gasparrini ha ritenuto doveroso dimettersi, nello scorso maggio, indicando in attesa del Congresso uno dei nostri giovani come possibile futuro Segretario, con la speranza di portare idee, energie e partecipazione politica tra i giovani e le persone del Paese. Questa indicazione è stata accolta all'unanimità da tutta l'Assemblea del Direttivo, condividendo i successivi passi del PD di Vicchio. Nel rispetto delle regole del nostro Statuto, abbiamo atteso invano l’approvazione del PD metropolitano di Firenze. Di fronte all’urgenza di organizzare le elezioni regionali, promuovere la discussione dei programmi di mandato dei candidati e gli incontri sul referendum costituzionale, è stato preferito lasciare senza organizzazione il nostro partito locale, senza approvare la scelta del partito né convocare un congresso o una sostituzione temporanea.

La motivazione dietro tale (in)decisione del PD metropolitano è stata la contrarietà del nostro candidato segretario ad alcune posizioni prese da Eugenio Giani, candidato presidente del PD alle elezioni regionali, sull’aeroporto di Firenze e su alcuni commenti promossi tramite Facebook.

Noi sosteniamo il principio di poter esprimere la propria opinione e promuovere un confronto su temi e posizioni. Il confronto doveva già da tempo essere promosso all’interno del Partito Democratico, anche mediante piattaforme web, per creare una partecipazione interna sul programma elettorale, coinvolgendo i circoli locali e gli iscritti al partito.

Il confronto con opinioni, persone o generazioni diverse non è qualcosa da cui nascondersi o allontanarsi. Pensarla diversamente e promuovere un confronto costruttivo dovrebbe essere la base della democrazia e non giustifica la scelta, tramite mancanza di indicazioni e ritardi di comunicazione, di condizionare un circolo locale nel poter scegliere liberamente il proprio segretario in attesa del congresso. In particolare se il segretario indicato è un giovane pieno di idee, proposte e potenzialità, nonostante il suo temperamento.

È con grande rammarico che annunciamo quindi le nostre dimissioni dalla Direzione del PD Vicchio.

Da questo momento il nostro impegno prosegue sotto altre forme, in particolare nella ricerca di riaggregare le molte, troppe persone che il centrosinistra ha perso per strada in questi ultimi anni.

Guardiamo in particolare con attenzione a tutti quei movimenti che pur senza vincoli di appartenenza partitica mettono energie e idee a sostegno del centrosinistra e ad argine delle pericolose derive di destra e populiste.

Ettore Rosari
Francesco Tagliaferri
Rebecca Bonanni
Marco Gasparrini
Matteo Ganassi
Giuseppe Rosa
Simone Lazzerini
Silvia Crescioli

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