
C'è anche un mugellano, il vicchiese Marcello Bonini, tra i fondatori del progetto 'Teste di Alkol' per la sensibilizzazione al tema del bere consapevole, progetto che, senza essere sponsorizzato da fondi pubblici ma sostenuto dalle Questure di Firenze e Roma, dal Dipartimento Comunicazione Sociale de La Sapienza di Roma e dall'Università degli Studi di Firenze, in questi anni ha avuto un grande successo, coinvolgendo nei suoi intenti nomi noti come Platinette, Checchi Paone, Prandelli e, tra i tanti, anche la nostra mugellanissima Funk Off, che possiamo vedere nel video.Il loro motto è “Non fare la TestaDiAlkol : divertiti, ma con la testa!”. Il loro obiettivo è sensibilizzare ognuno di noi al tema del bere e del divertimento consapevole per prevenire le morti causate da abuso di alcool quando ci si trova alla guida di veicoli. La loro filosofia è iniziare a cambiare le proprie abitudini per riuscire a cambiare quelle di tutti, giovani e meno giovani. Le loro iniziative si svolgono per strada, attraverso incontri di conoscenza e approfondimento con la gente, cercando nuove vie di comunicazione dirette alla partecipazione delle persone, discutendo e riflettendo senza falsi moralismi sull’uso e l’abuso di alcool, prendendo coscienza delle migliaia di morti causate dalla guida in stato di ebrezza. Il progetto ‘Testa di Alkol’, nato a Firenze e ormai diffuso anche in altre città italiane, ha già coinvolto nelle sue iniziative oltre 1000 studenti e adulti, i quali hanno realizzato più di 400 lavori sul tema, tra opere grafiche, fumetti, foto, diari scolastici, racconti e articoli giornalistici, spot radiofonici e televisivi a cui i grandi nomi dello spettacolo, della cultura e dello sport hanno volontariamente prestato la ‘testa’ e la voce, tra questi Vecchioni, Boldi, la Hack, Siffredi, Gino e Michele e tanti altri. L’iniziativa di punta delle nuove campagne di sensibilizzazione riguarda la diffusione, gratuita per i ragazzi e con un modesto contributo per gli adulti, di ‘alcoltest’ tascabili da utilizzare sempre e in qualsiasi situazione prima di mettersi alla guida. L’obiettivo finale di questa iniziativa è farla diventare un’abitudine condivisa, e non solo tra i ragazzi: l’etilometro, infatti, dovrebbe diventare uno di quegli strumenti di prevenzione da portare sempre in tasca quando andiamo a cena fuori, in gita o in discoteca, dovrebbe inserirsi nella nostra quotidianità come uno di quei mezzi nati apposta per facilitare e rendere più consapevole il nostro vivere, così come negli ultimi decenni abbiamo imparato a fare con il preservativo, gli indumenti e gli strumenti per la sicurezza sul lavoro, e via dicendo. Del resto, si sa, l’antica saggezza popolare insegna: prevenire è meglio che curare! Il Presidente Matteo Lucherini, che insieme ad altri amici ha fondato l’Associazione ‘Generazioni Contatti’ Onlus, che sta alla base del progetto, ci racconta com’è nata questa idea: “‘Testa di Alkol’ nasce nel 2008 a Firenze durante una cena tra amici. Una nostra amica aveva sofferto la perdita di una persona cara in un incidente stradale causato dalla guida in stato di ebrezza, così ci trovammo a discutere insieme di questo problema: a noi tutti sembrò assurdo che solo le famiglie delle vittime si occupassero di questa dura realtà che riguarda tutti, allora decidemmo di impegnarci personalmente, ognuno secondo le proprie capacità per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema dell’abuso di alcol alla guida.” Il vicchiese Marcello Bonini, che ormai da anni partecipa attivamente al progetto insieme a suo figlio Emilio, ci spiega invece com’è diventato una ‘Testa di Alkol’: “Matteo Lucherini, con il quale sono amico fin dai tempi delle scuole, un giorno mi contattò per coinvolgermi nel progetto insieme alla mia agenzia pubblicitaria. L’idea mi piacque subito, per questo ci mettemmo all’opera con la prima campagna “Drink or Drive” in collaborazione con l’Istituto d’Arte di Firenze, dalla quale ricevemmo centinaia di progetti grafici sul tema realizzati dagli studenti. Ci rendemmo conto, infatti, che non è facile parlare di questi temi con i ragazzi e non si può pensare di farglieli ‘calare dall’alto’, ‘verticalmente’ dal mondo degli adulti a quello dei giovani, come se fosse solo un problema loro... L’abuso di alcol è un problema che ci coinvolge tutti allo stesso modo, per questo è importante cercare di instaurare una comunicazione ‘orizzontale’ con i ragazzi su questo tema, da pari pari. Dobbiamo imparare da loro tanto quanto loro possono imparare da noi. E in questa prospettiva ci siamo messi al lavoro: noi adulti mettendo a disposizione la nostra esperienza, la nostra capacità economica e aziendale, i ragazzi mettendo in campo tutto il loro entusiasmo e la loro creatività. La cosa importante è che i ragazzi si sentano coinvolti in prima persona in questi progetti, che ne siano i protagonisti: tutte le idee alla base dei nostri lavori, infatti, vengono proprio dai ragazzi, sono loro che decidono ‘cosa’ e ‘come’ realizzarle; noi adulti li aiutiamo e li accompagniamo nella riflessione e soprattutto nel mettere in pratica le loro idee. Questo ‘lavorare insieme’ è la nostra forza!” Una caratteristica essenziale di ‘Testa di Alkol’, infatti, quel che potrebbe apparire come il loro tallone d’Achille e che invece si sta rivelando il loro punto di forza, è proprio il fatto che dietro a questo progetto non c’è nessuna istituzione o sponsor che muove i fili, ma anzi, tutto è completamente autofinanziato dalle persone che vi partecipano attivamente, sia attraverso la prestazione del loro impegno e lavoro, sia attraverso donazioni economiche, che sono sempre le benvenute, soprattutto quando si tratta di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi tanto spinosi come l’abuso di alcol alla guida. Questo approccio, infatti, si basa principalmente sul rispetto del volere dei ragazzi nel mantenere la propria indipendenza nella maniera piu’ profonda possibile, in modo da garantire anche la ‘libertà del messaggio’, senza sponsor istituzionali o commerciali che ne limiterebbero i contributi o potrebbero dar adito ad ambigui ‘doppi sensi’. Insomma, ‘Testa di Alkol’, oltre a rappresentare una lodevole iniziativa, è la dimostrazione che con impegno e volontà è possibile far nascere e crescere spontaneamente un vero e proprio ‘movimento popolare’, che liberamente circola e si promuove secondo un flusso di coscienza che ogni giorno si espande sia geograficamente, sia nei diversi settori della società civile. E proprio in tale prospettiva, con la speranza di aprire le porte anche in Mugello alle iniziative di ‘Testa di Alkol’, la nostra redazione è orgogliosa di poter dare il suo piccolo contributo, dando voce a queste ‘teste pensanti’ e augurando loro una lunga strada davanti ...sempre con l’etilometro in bocca!