30 MAR 2025
OK!Valdisieve

Arrivata la pioggia, ma basterà a guarire il lago? Foto e racconto di quel che resta di Bilancino.

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Arrivata la pioggia, ma basterà a guarire il lago? Foto e racconto di quel che resta di Bilancino. Arrivata la pioggia, ma basterà a guarire il lago? Foto e racconto di quel che resta di Bilancino. © n.c.
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In questi giorni sta infine cominciando a piovere dopo un lungo periodo di siccità. Una pioggia primaverile, a momenti timida e a momenti sfacciata, che viene giù e magari ingrigisce queste giornate di alberi in fiore, ma allo stesso tempo dà nuova speranza e soprattutto rigenera la terra, dura dell’aridità di quest’anno, il più difficile degli ultimi 60 anni da questo punto di vista.


Che l’acqua stia scarseggiando nel momento in cui invece dovrebbe essere al suo massimo afflusso è ben evidente già da tempo per chi ha potuto osservare i fiumi quasi in secca, o le tante fonti che non buttano più, o ancora più visibilmente per chi, anche passando sul ponte, ha guardato il Lago di Bilancino, ormai vuoto per metà della sua capienza. L’invaso, infatti, in questo periodo ha raggiunto i suoi minimi storici: 243 metri sul livello del mare contro una media di 252, 34 milioni di metri cubi d’acqua contro gli abituali 69. Siamo solo ad Aprile e, come ormai sappiamo, è già emergenza siccità.

 


Per preservare quanto possibile le scarse risorse idriche è stato ridotto l’afflusso dell’acqua nell’Arno e sono già in vigore nei diversi Comuni le “Ordinanze Antisprechi” tipiche della stagione estiva, che ne limitano l’uso al solo fabbisogno domestico, evitandone lo spreco per lavare l’auto o innaffiare i giardini, ma i problemi veri arriveranno nei prossimi mesi, quando non sarà più un eccezione se molti rubinetti del Mugello, di Firenze e della provincia rimarranno a secco.
Mentre a livello locale e regionale si sta monitorando la situazione, anche attraverso le ‘sonde parametriche' che controllano la qualità dell'acqua, e si stanno prendendo i necessari  provvedimenti, la nostra redazione è andata a documentare lo stato dell’invaso di Bilancino.
Perché per chi conosce bene il lago è davvero impressionante vederlo in questo stato, una passeggiata lungo le sue rive assomiglia alla visita a un malato, con quelle sponde sempre più lontane e secche, la terra spaccata in solchi come fossero rughe, il bagnasciuga ritratto di diversi metri, l’acqua sempre più lontana e da cui riemergono alberi, pietre, ferri e colonie di bivalve che nel lago avevano trovato casa...


Bilancino si è enormemente ritirato e tutto intorno, tra il verde dei prati e il blu del lago, adesso emerge una larga striscia secca e grigia che separa la terra dall’acqua, si fa sempre più piccino ed è quasi irriconoscibile agli occhi di chi è abituato a frequentarlo.
Per questo sarebbe opportuno ripartire almeno da questa constatazione e iniziare a ripensare il nostro rapporto, individuale e collettivo, con il territorio, con la terra, con l’acqua, perché risulta chiaro - e nel nostro Mugello lo sappiamo bene - quanto l’acqua sia un bene sempre più raro e prezioso.

Foto Caterina Suggelli per OK!Mugello

 

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