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Associazione "La Casina APS". Un inizio per l'inclusione e l'autonomia

Un semplice evento per trasformare un sogno

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La Casina Aps La Casina Aps © La Casina Aps
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Il 14 dicembre, presso il Caffè Orologio di Borgo San Lorenzo, si è tenuta la presentazione dell'associazione "La Casina APS", un'iniziativa significativa nel panorama sociale locale. L'associazione, nata dall'unione di famiglie che affrontano diverse forme di fragilità, mira a perseguire obiettivi di utilità sociale, inclusione e autonomia per le persone con fragilità.

La Casina APS è animata da una visione inclusiva e rispettosa. In un mondo ideale, come espresso nella loro lettera di presentazione, non ci sarebbe bisogno di associazioni come questa. Tuttavia, fino a quel giorno, l'associazione si impegna a lavorare attivamente per una società più accogliente e rispettosa, dove termini come inclusione, integrazione, fragilità e disabilità diventino superflui.

L'associazione pone un forte accento sull'accoglienza e il rispetto per tutti, indipendentemente dalle loro fragilità sanitarie o sociali. Le attività proposte da La Casina APS saranno aperte a tutti, con un focus particolare sui giovani, riconoscendo l'importanza di ridurre le disparità sociali e promuovere un ambiente di incontro, condivisione e gioia.

L'obiettivo primario dell'associazione è di restringere il divario esistente tra coloro che affrontano grandi difficoltà e il resto della società. La Casina APS sogna un giorno in cui questo divario non esisterà più, un sogno che si trasforma in realtà attraverso il lavoro collettivo e la condivisione dei valori di inclusione.

La presentazione al Caffè Orologio, a cui hanno presenziato Carlotta Tai e Alessandro Galeotti Assessori del Comune di Borgo San Lorenzo, è stata un primo passo importante per l'associazione, che ora invita la comunità a supportare e diffondere la loro missione. "La Casina APS" non è solo un'associazione per chi ha bisogno di socializzare, ma vuole essere un luogo di incontro per tutti, dove si possa condividere la gioia di stare insieme e costruire una realtà più inclusiva e accogliente.

L'evento del 14 dicembre ha segnato l'inizio di un percorso di speranza e cambiamento, dove i sogni si fondono con l'azione concreta, per un futuro in cui l'inclusione e il rispetto diventino la norma in ogni aspetto della vita sociale.

A seguire la lettera di presentazione:

I have a dream …  Io ho un sogno, noi abbiamo un sogno …

Sogniamo il giorno in cui non ci sarà più bisogno di associazioni come la nostra, sogniamo il giorno in cui le parole inclusione, integrazione, fragilità, disabilità siano parole ormai in disuso, figlie di un tempo che fu …

Nel frattempo ci rimbocchiamo le maniche ed opereremo quotidianamente affinché ciò accada, non solo per i nostri figli, non solo per chi ha bisogno al momento ma per tutta la società che necessita di una crescita culturale fatta di accoglienza e rispetto.

Sì, le nostre parole saranno accoglienza e rispetto … Accoglienza per tutti quelli che in un modo o nell’altro non riescono a sentirsi integrati, vuoi per fragilità sanitarie, vuoi per fragilità sociali … Rispetto per i pensieri ed i modi di essere di ognuno di noi. 

Le scienze psicologiche ci stanno insegnando nuovi termini “neurodivergenza” e “neurotipicità”, termini importanti per capire che siamo tutti diversi e per questo la conoscenza reciproca non può che arricchirci, ma anche tutti uguali con gli stessi sentimenti e la voglia di stare insieme. Non facciamo, però che questi due aspetti ci facciano rimanere fermi al tempo in cui c’era un “noi” ed un “loro” … Il rischio è grosso, si potrebbero cambiare i termini e rimanere ancorati ad un mentalità classista e divisoria!!!

Per questi motivi tutte le attività che andremo a realizzare saranno aperte a tutti, ma proprio a tutti e vi chiediamo con preghiera di diffusione di far saper al mondo intero che la nostra non sarà un’associazione rivolta solo a chi ha bisogno di stare con gli altri e che per vari motivi non riesce, ma vuole essere luogo di incontro, condivisione, gioia e voglia di stare insieme!
Il target a cui ci rivolgiamo saranno principalmente i giovani perché abbiamo potuto purtroppo constatare che è l’età in cui la forbice si allarga a dismisura tra chi presenta difficoltà grosse e palesi e tutto gli altri … ecco: il nostro obiettivo primario sarà restringere questa forbice ed il nostro sogno sarà farla sparire questa forbice … un sogno sì, un sogno ma ricordiamoci sempre che “Se si sogna da soli è solo un sogno … se si sogna insieme è la realtà che comincia!!!”  AIUTATECI A TRASFORMARE IL NOSTRO SOGNO IN REALTA’

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