
Nel giorno dedicato alla Beata Vergine di Lourdes, grande festa ieri pomeriggio - 11 febbraio - nella frazione barberinese della Cavallina dove, alla Parrocchia di San Jacopo, molti cittadini, con il parroco Can. Stefano Ulivi e con le suore del Cuore di Gesù di Vellore, che svolgono il proprio apostolato nella Parrocchia, hanno accolto con grande affetto il Cardinale Ernest Simoni, novantaseienne Porporato di origine albanese.
Presenti per la celebrazione le autorità cittadine: il Sindaco Sara Di Maio, il Comandante della Polizia Municipale Paolo Baldini, il Comandante della Stazione Francesco Fiore che con i militari della Stazione Carabinieri hanno donato al Cardinale un quadro realizzato da un carabiniere in congedo, che ritrae il Porporato in preghiera ai piedi della Madonna “Virgo Fidelis” celeste patrona della Benemerita Arma dei Carabinieri. Presenti anche i volontari della Confraternita di Misericordia Santi Sebastiano e Rocco.
Il Cardinale Simoni è conosciuto in tutto per la sua straordinaria vita di fedeltà vissuta alla luce del Vangelo, confessore della fede, che ingiustamente ha subito quasi 28 anni tra prigionia e lavori forzati nei campi di lavoro, nelle miniere dove estraeva rame e pirite e nelle fogne di Scutari, dove ha concluso la detenzione nel 1991. Persecuzione in odio alla fede nello scorso secolo, atrocità perpetuate dal Regime Comunista Albanese con a capo il dittatore Enver Hoxha, il quale nel 1967 dichiarò l'Albania il primo Stato ateo al mondo e tale affermazione fu riportata nella Costituzione del 1976.
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Nel 2016 Papa Francesco ha rivestito questo umile sacerdote della porpora cardinalizia, annoverandolo nel Collegio Cardinalizio e definendolo più volte un “Martire Vivente”. Padre Ernest, come ancora ama farsi chiamare, ad oggi è l’ultimo testimone vivente della persecuzione della “Chiesa del Silenzio di Albania”, i suoi compagni di “calvario”, sono stati nel 2014 Beatificati dalla Chiesa quali “Martiri d’Albania”.
Seconda visita in Mugello a distanza di pochi giorni quella di Sua Eminenza, difatti la scorsa domenica era a Sant’Agata, frazione del Comune di Scarperia e San Piero per la festa patronale, dove anche lì è stato accolto dai tanti fedeli giunti dal Mugello e non solo.
Il Presule ha presieduto la Santa Messa in onore della Beata Vergine di Lourdes, animata dal coro parrocchiale diretto dal Maestro Marco Toccafondi, rammentando i suoi tanti viaggi da sacerdote e da cardinale in Francia sui Pirenei, ai piedi della Santissima Madonna nella Grotta di Massabielle, dove nel 1858 per 18 volte l’Immacolata apparse alla piccola Bernadette Soubirous.
Durante la Santa Messa è stato amministrato il sacramento dell’unzione degli infermi, al termine della celebrazione nel pomeriggio piovoso, grazie al tempo fattosi poi improvvisamente clemente, si è mossa dalla Parrocchia una breve processione con i flambeaux che hanno illuminato la notte ormai scesa e la Statua di Nostra Signora di Lourdes, che è stata poi ricollocata dal parroco nell’Edicola Mariana posta nel prato dinanzi alla Chiesa.
“Grande gioia quest’oggi essere nuovamente in Mugello – ha affermato il Cardinale - in visita alla Comunità di Cavallina, accolto dalle autorità locali e da questo generoso popolo mosso da fede ardente. La Vergine Maria oggi nella memoria della B.V. Maria di Lourdes e sempre, con le sue parole e con il suo silenzio sia per noi un modello per il nostro pellegrinaggio ed esilio terreno. Il male e la morte non avranno l'ultima parola! Maria “la donna vestita di sole” (Ap 12,1) lo conferma con tutta la sua esistenza, quale vivente testimone della vittoria di Cristo, nostra Pasqua “Vi ho detto queste cose perché mediante me abbiate pace. Nel mondo soffrirete, ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo” (Gv 16:33). Come sappiamo, per volontà del San Giovanni Paolo II, la Santa Chiesa celebra quest’oggi la Giornata mondiale dedicata ai malati, momento speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza. Con pentimento autentico convertiamo i nostri cuori, affinché la nostra conversione divenga radice e sorgente di una vita rinnovata, nella centralità di Dio, nel primato di Dio. Mettiamo il Signore sempre al primo posto, vivendo nella Sua luce, nella Sua volontà e alla Sua presenza. In ginocchio ai piedi di Maria, imploriamo il suo materno e celeste aiuto, affinché per sua intercessione possiamo vivere nella pace come un’unica famiglia dei figli di Dio, di fratelli e a prenderci cura gli uni degli altri.”