Sulle vicende del centro piscine e del Multipiù il locale Pd puntualizza:
Succede che in diverse città, grandi e piccole, le piscine comunali vengano chiuse. Dietro la chiusura, si sa, ci sono i costi decisamente insostenibili di luce e gas, oltre a stagioni estive e invernali fortemente colpite dall’emergenza sanitaria: 10 mesi su 23 di pandemia con gli impianti chiusi, il restante invece ha registrato utenze dimezzate a causa di contagi e quarantene per il covid.
Succede anche che oltre a questo, la chiusura di un impianto si traduca in posti di lavoro, persone, famiglie. E quindi chiudere un impianto significa purtroppo non garantire questi posti di lavoro.
A Borgo San Lorenzo il nostro gruppo consiliare, con il gruppo civico, ha tutelato questi posti di lavoro. In che modo? Durante l’ultimo consiglio comunale è stata proposta dalla giunta ai consiglieri una variazione di bilancio consistente: 176 mila euro in più per coprire i costi energetici del Centro Piscine. Fondi che al momento sono stati tolti alle iniziative culturali e di promozione del territorio.
Sono scelte con un chiaro obiettivo, come spiegato dall’assessore Tai: preservare i servizi e soprattutto, in questo caso, il Centro Piscine.
Di fronte alla scelta di molti comuni di chiudere, comprensibilmente, le piscine comunali, a Borgo il tentativo è quello di provare a salvare questi posti di lavoro.
Scelte con delle conseguenze: si va a chiedere uno sforzo considerevole alle associazioni culturali, al turismo e a chi si adopera per promuovere il territorio, in una fase di ripartenza in cui questo può significare maggiori entrate in prospettiva.
Scelte che pongono delle priorità. E se queste priorità da un lato sono state ribadite con i fatti dai consiglieri che hanno votato a favore, dall’altro ci si domanda in che modo questi temi e questi impianti vengano difesi da certe opposizioni che a parole sembrano essere i principali protettori di certi impianti e certi posti di lavoro. Siamo sicuri sia così?
A distanza di quasi un mese dal consiglio comunale e dall’approvazione della variazione di bilancio, sembra che la scelta non sia stata apprezzata, sicuramente meno accolta mediaticamente rispetto al clamore di venti giorni di chiusura a gennaio. A prescindere da questo difendiamo con convinzione certe scelte e posizioni, facciamo quello che crediamo giusto, ma certamente la politicizzazione del Centro piscine non fa bene a nessuno.
Nonostante le grandi difficoltà, grazie all’impegno costante e al lavoro di tutti, dall'amministratore ai dipendenti della società Vivi Lo Sport, ai collaboratori gestionali e di tutti gli operatori sportivi, il Centro Piscine Mugello ha prodotto importanti numeri in diversi settori di attività.
Ci sentiamo di chiedere a chi sta strumentalizzando ormai da mesi qualunque vicenda del Centro Piscine per fini politici, di lasciare lavorare serenamente ed evitare così danni di immagine dell'impianto.
Certi silenzi di chi non ha risparmiato lettere di critiche pesano quanto gli attacchi gratuiti alla società e all'amministratore su cui qualcuno sembra avere un problema personale.
Solo così si spiegano, ad esempio, le uniche uscite sul tema del gruppo di Borgo in Comune: allusioni sulle selezioni del personale delle Piscine. Quando fu selezionato l'amministratore della Vivi Lo Sport il Comune ricevette diverse candidature (per fortuna) fra le quali anche quella legittima di un parente di chi oggi pontifica proprio sulle assunzioni e sulle loro modalità. Siamo sicuri che chi ha avuto esperienza come ex assessore, ex direttore del Gal Start, ex presidente della società partecipata con Publiambiente, ex Consorzio in Mugello, faccia la scelta giusta scagliandosi contro il Centro Piscine appunto e, per stretta conseguenza, contro chi ci lavora tutti i giorni?
A parte il fatto che sul sito del Centro Piscine ci sono tutte le informazioni richieste, fare politica su un post, sul personale delle piscine, soprattutto dopo aver votato contro ai 180mila euro con cui il comune ha permesso di continuare a far lavorare tante persone inquina il dibattito politico, non giovando a nessuno, soprattutto ai lavoratori stessi.
Ma la vera perla crediamo sia sul MultiPiù. Venire a dare lezioni oggi da parte di chi era un decisore pubblico quando nel 2008 è nata quella situazione è paradossale. Chiediamo noi a chi oggi da lezioni, all'epoca dei fatti assessore, cosa fece per risolvere prima la situazione. Stiamo parlando di un bene pagato dall'amministrazione e mai formalmente ricevuto in proprietà. Una vicenda su cui serve chiarezza a 360 gradi e su cui questa amministrazione sta trovando una soluzione, non banale. Una vicenda che seguiremo molto da vicino, nell'interesse dei cittadini e dell'amministrazione.
La segreteria del PD di Borgo San Lorenzo
Il gruppo consiliare del PD di Borgo San Lorenzo