Foto 2 © Aldo Giovannini
Da Stefania Guerri, scrittrice e cara amica, riceviamo e pubblichiamo questo ricordo dell’artista Mario Poggiali, recentemente scomparso “.
Lo scorso sabato 10 Aprile 2022, su proposta di Angela de Giorgis, detta Biby per gli amici e non solo, la consorte di Mario Poggiali che ci ha lasciati il 9 febbraio scorso, abbiamo trascorso un pomeriggio tra amici al Centro Incontri di piazza Dante a Borgo per ricordare i bei momenti trascorsi insieme a lui sia nell’arte sia nell’amicizia.
Mario era un artista di arte contemporanea dotato di grande sensibilità che riusciva a coinvolgerci nel suo mondo attraverso particolari mostre e installazioni di ambienti ai quali ha sempre reso partecipi i suoi spettatori proponendoci particolari esperienze nel mondo dell’arte del quale lui stesso era il primo protagonista e portatore. Lui ci diceva sempre che l’Arte non è arte se non ci suscita emozioni. Nel mese di aprile del 2018 espose una serie di tele sulle quali aveva dipinto alcuni scorci di cielo, alterati nella colorazione dalle varie fasi di luce del giorno e della notte. Ammirandoli non avremmo potuto immaginare che erano una anteprima del suo prossimo volare in quello spazio infinito, raggiungendo “i suoi cieli”
Tutti gli amici presenti in questo nostalgico pomeriggio hanno ricordato Mario ed i loro ricordi lo hanno riportato vivo tra di noi così come ciascuno di noi lo sente vivo nel proprio cuore per la profonda amicizia che riusciva a far nascere durante i nostri incontri.
Stasera in quella sala tra i suoi amici si percepiva un grande sentimento di amore e di gratitudine per avere avuto il dono di conoscerlo e di averlo avuto come amico, un amico caratterizzato anche dai grandi silenzi, silenzi ricchi di interiorità. Lui ha parlato principalmente con le sue opere artistiche che sono rimaste davanti agli occhi della propria mente, attivando ricordi indimenticabili. Grazie Mario perché lasciandoci ci ha donato l’INFINITO –“. (Stefania Guerri)
Foto 1: L’intervento del sindaco Paolo Omoboni
Foto 2: L'intervento di Stefania Guerri
(Foto A.Giovannini)
