30 MAR 2025
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Collettiva di fine anno a Vespignano

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Collettiva di fine anno a Vespignano Collettiva di fine anno a Vespignano © n.c.
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Domenica 7 dicembre 2014, Vespignano, Casa di Giotto. Tre eventi in uno. Celebrazione del trentennale della dipartita di Ezio Cecchini; inaugurazione della tradizionale collettiva di fine anno; consegna agli artisti partecipanti del catalogo del Gioco dell’Oca. Riprendo quanto scritto su un settimanale locale nel settembre 2013 in merito a questa iniziativa realizzatasi a Fanna (PN): “un gioco che si dipana su una lunga passeggiata, su cui collocare ad ogni numero un’opera artistica. Il progetto era ambizioso e di notevoli proporzioni: ben 63 dipinti dislocati sul sentiero che circonda un ampio pascolo dell’azienda. E ulteriori esposizioni sui muri e nei locali della fattoria. Ma praticamente tutti gli autori membri dell’Associazione Giotto e l’Angelico hanno aderito e contribuito con entusiasmo all’iniziativa, non senza l’altrettanto valida partecipazione di artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera – Terapeutica artistica”. Paolo Paron, referente per l’Azienda La contrada dell’Oca, è giunto fino nel Mugello per salutare tutti quelli che hanno dato il loro apporto alla riuscita di un vero e proprio museo contemporaneo all’aperto che ha portato un po’ di Mugello in alta Italia. Paron è intervenuto durante la presentazione dell’evento - seguito dalle telecamere di Toscana TV -, per raccontare della sua civiltà contadina, così diversa e così simile alla nostra. Le veglie non sono (state) un’esclusiva del contado fiorentino. Oltre a lui, hanno parlato Carlotta Tai, Assessore alla Cultura del Comune di Vicchio, Marisa Cheli e Giuliano Paladini, rispettivamente Vicepresidente e Presidente dell’Associazione Giotto e l’Angelico.   Il secondo, visibilmente emozionato, ha tracciato un commosso profilo di Ezio Cecchini, il pittore di Malnome, mancato nel 1984: un artista, un uomo straordinario, un amico di tutti, un’anima candida – è un complimento – priva di qualunque malizia e di qualunque invidia, un generoso per il quale gli amici e l’allegra compagnia erano infinitamente più importanti della collocazione sul mercato delle sue opere, ingenue – ancora una volta nel senso più positivo del termine – quanto pervase da una sorta di autentica estasi idillica. Enrichetta Cecchini, sorella di Ezio, classe 1922, studiosa della memoria mugellana, energia e lucidità da fare invidia, non ha voluto fare discorsi. Ma la sua sola presenza a Vespignano è stata sufficiente a caratterizzare l’evento. La collettiva ha visto il contributo di ben settanta tra pittori e scultori che gravitano intorno all’Associazione. Le opere resteranno esposte nelle sale del museo Casa di Giotto fino al 1° febbraio, con orario 10-13, 15-19 il sabato e la domenica. Ad esse si aggiungono felicemente alcune navi antiche opera di Andrea Dreoni, straordinario assemblatore di modellistica vicchiese. Nella sala laboratorio sono invece raccolti una ventina di presepi, dai più classici ai più fantasiosi.

Paolo Marini

Due artisti facenti parte dell’associazione artistica; Padre Mario dell’Ordine dei Cappuccini di San Carlo ed Alessandro Aquia. (Foto Paolo Marini) Tramonto su San Martino a Vespignano durante la cerimonia d’inaugurazione della mostra collettiva alla Casa di Giotto.(Foto A.Giovannini)

 

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