1 APR 2025
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I dipendenti comunali: "Negli uffici ormai c'è paura a dissentire". Polemica rovente a Borgo

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I dipendenti comunali: Negli uffici ormai c'è paura a dissentire. Polemica rovente a Borgo I dipendenti comunali: Negli uffici ormai c'è paura a dissentire. Polemica rovente a Borgo © n.c.
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E sindacati e dipendenti citano anche i dati dello stress correlato al lavoro, che a detta loro sarebbe in aumento. Erano un fiume in piena, oggi (venerdì 18 novembre) alcuni dei dipendenti del Comune di Borgo intervenuti alla Conferenza stampa indetta dalla Rsu del Comune di Borgo presso la locale Camera del Lavoro per spiegare lo Stato di Agitazione che permane dopo il fallito tentativo di conciliazione tra l'Amministrazione e i dipendenti dei giorni scorsi in Prefettura. Tra gli oggetti del contendere l'organizzazione del lavoro e delle funzioni (definita dai dipendenti intervenuti 'verticistica' con la nuova amministrazione) ma anche la costituzione di 4 Posizioni Organizzative (cioè figure di vertice) in aggiunta ai 3 dirigenti già presenti. Posizioni che, spieganio i dipendenti ed i loro rappresentanti, sarebbero pagate con il loro fondo per il salario accessorio. Ed è stato contestato anche il nuovo segretario, Corrado Grimaldi. Ma ecco la nota integrale diffusa dai sindacati (Funzione pubblica Cgil e Fp Cisl):

I dipendenti del Comune di Borgo San Lorenzo hanno indetto lo stato di agitazione per forti dissensi con l’Amministrazione comunale. A seguito della risposta del Sindaco, apparsa sulla stampa locale negli ultimi giorni, non possiamo esimerci dal replicare viste le inesattezze contenute nella stessa. Intanto la dichiarazione del Sindaco “Le accuse vengono da RSU e Sindacati, non dai dipendenti” ci sorprende alquanto: può un Sindaco delegittimare un organismo sindacale interno, eletto dai dipendenti e quindi titolato a rappresentare gli stessi? E può disconoscere la votazione unanime di un’assemblea del personale (con la presenza di circa 50 dipendenti su 80) che ha deciso di scrivere un documento che rappresentasse i problemi organizzativi e di relazione interna e proclamasse lo stato di agitazione? Per quanto riguarda le Sue dichiarazioni sulle risorse del fondo per il salario accessorio dei dipendenti, dobbiamo dare qualche chiarimento, entrando, nostro malgrado, nel tecnico. Le risorse totali ammontano a € 270.000, contengono istituti previsti dalla legge e facenti parte degli stipendi base, per cui la produttività generale individuale ammonta in realtà a € 70.000 lordi, di cui € 9.200 destinati a figure di alto profilo professionale (n. 4 vicari dei dirigenti); perciò con i restanti € 60.800 si ottiene una media di circa € 760 lordi annui a dipendente distribuiti in produttività. E in questo contesto non possiamo fare a meno di evidenziare quelle che sono invece le retribuzioni dirigenziali (senza niente togliere alla mole di responsabilità in capo alla dirigenza) accessibili a tutti sul sito comunale alla voce “Amministrazione trasparente”, il cui fondo per indennità di posizione e di risultato ammonta a € 67.000 da ripartirsi fra n. 3 figure. Il quantitativo “limitato” citato dal Sindaco di € 30.000, oggetto del contendere per il suo mancato stanziamento, era in realtà destinato all’istituzione di 4 Posizioni Organizzative, cioè altre figure di vertice, “vice dei dirigenti” e in aggiunta ai 3 dirigenti già presenti, costituendo un numero sproporzionato di figure apicali rispetto all’esiguo numero di dipendenti del Comune (circa n. 80). E’ inaccettabile la pretesa dell’Amministrazione di finanziare queste 4 figure con i soldi dei dipendenti, tagliando a tutti per dare a pochi, sempre nell’ottica di premiare solo i vertici. La decantata “operazione meritocratica” di premiare circa 30 dipendenti con Progressioni economiche orizzontali non utilizzava quei € 30.000, ma la produttività generale individuale che pertanto si riduceva da € 70.000 a € 40.000. E queste progressioni non sono state sbloccate dall’Amministrazione comunale, ma da una legge dello Stato del 2015 (le progressioni erano bloccate dal 2011). La ventilata intenzione di voler così premiare i più giovani che non avevano mai fatto progressioni si contraddice con il rifiuto dell’Amministrazione di inserire elementi diversi dal solo “merito”. Le RSU non vogliono far prevalere “personalismi o prese di posizione ideologica” in merito all’applicazione della meritocrazia, ma il timore è quello di vedere applicati giudizi basati solo su elementi soggettivi, senza conoscere a fondo le situazioni. Per questo non può essere accettato come unico tale criterio per l’assegnazione di premialità, ma va affiancato anche ad altri criteri da stabilire concordemente. “L’organizzazione del Comune spetta a noi” dice il Sindaco, ma il polso della situazione lo hanno forse più i dipendenti, sempre a contatto con la gente. Non abbiamo mai inteso operare forzature, sarebbe solo stata auspicabile una maggiore cautela e anche un maggior coinvolgimento dei dipendenti prima di stravolgere la macchina comunale a soli due mesi dall’insediamento. La decisione dell’Amministrazione di preferire l’assunzione di figure apicali, con un costo molto più elevato rispetto ai livelli inferiori, aggrava sempre di più la situazione degli uffici, soprattutto quelli di front-office, dove non sono presenti gli apicali ma i semplici impiegati. In alcuni uffici si è dovuto allargare la chiusura al pubblico per permettere di svolgere il lavoro interno. Se al contrario si fosse optato per l’assunzione di categorie inferiori, forse non si sarebbe dovuta ridurre l’apertura al pubblico di un ufficio strategico come l’anagrafe. In merito ai Dirigenti: sono 3 quelli in forza al Comune (compreso il Segretario comunale), l’ultimo è stato nominato recentemente, in contrasto rispetto alle dichiarazioni rese in campagna elettorale. Nella precedente legislatura erano 4, compreso il Direttore generale, la cui figura è stata però soppressa per legge. L’accusa di non essere stati presenti quando i Dirigenti erano in numero superiore cade nel vuoto: basta vedere in proposito i verbali degli incontri delle precedenti trattative o anche il comunicato stampa inviato ai giornali nel gennaio 2013, nei quali non abbiamo mai perso occasione per manifestare il nostro dissenso e ribadire la nostra posizione riguardo a Dirigenti e Posizioni Organizzative (proposte anche dalla precedente Amministrazione ma mai accettate per gli stessi motivi di adesso, senza per questo essere stati ricattati di togliere soldi dal fondo). Certo non possiamo rispondere di decisioni prese 15/20 anni fa in merito all’istituzione di queste figure, dato che, vista la diversa normativa rispetto ad oggi, i momenti non possono essere equiparati. Riguardo alla dichiarazione che “i dipendenti sono utilizzati al massimo secondo le loro capacità”, rileviamo invece che ci sono dei casi eclatanti di personale decisamente sottoutilizzato. L’esortazione a ritenersi fortunati ad avere un lavoro e l’accusa di non conoscere la realtà che sta fuori dal Comune sono affermazioni che potevano essere risparmiate. Innanzi tutto nessuno ci ha regalato il posto di lavoro, abbiamo fatto concorsi pubblici aperti a tutti e li abbiamo vinti. E cosa vuol dire? Che chi ha un lavoro deve stare zitto e non dissentire se ritiene di avere subito dei torti? Noi abbiamo il massimo rispetto e la massima comprensione per chi è senza lavoro, conosciamo benissimo la realtà, visto che alcuni di noi hanno lavorato anche nel privato e che comunque nelle nostre famiglie ci sono figli disoccupati, parenti in cassa integrazione, amici licenziati, ma non per questo possiamo tacere e avallare elargizioni economiche a poche persone a discapito di molte. E il sindacato sarà sempre per allargare i diritti a più persone, non per tagliarli a chi “è già fortunato”. Il mondo diverso fuori dal Comune contempla anche aziende private dove si cerca di valorizzare il personale per l’esperienza che ha maturato, condividendo gli obiettivi e motivando i dipendenti. Riteniamo, in questo particolare momento, di non poter prendere lezioni di morale dalla politica, vista la situazione in cui grava il nostro Paese. La mancata presentazione all’ultimo incontro convocato è stata inevitabile visto che nel frattempo era già stato proclamato lo stato di agitazione e che il primo passo da fare, come prevede la legge, era il tentativo di conciliazione davanti al Prefetto. Siamo perfettamente consapevoli che, vista la scarsa visibilità del dipendente pubblico, le dichiarazioni populistiche del Sindaco avranno fatto breccia nella maggioranza dei cittadini, ma crediamo doveroso esporre il punto di vista dei dipendenti. Teniamo infine a precisare che chiederemo conto di quei 30.000 euro non stanziati per i dipendenti, che nessuna precedente Amministrazione si era mai sognata di togliere, auspicando che gli stessi vengano impiegati in un settore carente dal punto di vista economico, magari nel “sociale”, così i cittadini potranno ringraziare direttamente i dipendenti per aver ottenuto un nuovo servizio.

 

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Commenti 8
  • tamerlano

    Cosa intende lei per "PADRONE"? Il "PADRONE" di un cane? Ah, vedo che quello a cui deve andare il "dovuto guadagno". Perch, scusi? Il "dovuto guadagno" non deve spettare a TUTTI coloro che partecipano a un processo produttivo? Solo a qualcuno? E gli altri devono tacere, sgobbare e subire? Compresi coloro che lavorano agli sportelli, e si prendono gli insulti, ci mettendoci LORO faccia per scelte, spesso demenziali, e spesso fatte da chi guadagna il triplo di loro, ma sta ben nascosto dietro lo sportello? Le rimasto il concetto di dignit? Gi che ci siamo, mi saluti il suo amico dux...

    rispondi a tamerlano
    mer 23 novembre 2016 01:21
  • Piero

    Conosco entrambe le realt; e proprio per questo le mie affermazioni sono fatte a ragion veduta. Ho decine di esempi, per entrambe le esperienze, che confortano le mie frasi.

    rispondi a Piero
    dom 20 novembre 2016 05:32
  • Chicca

    Sento che il sig. Piero ha un astio atavico nei confronti dei dipendenti pubblici e quindi gli chiedo: ha mai lavorato in un ufficio pubblico? Non credo proprio altrimenti si renderebbe conto che non proprio come dice. Prima di lavorare in un ufficio pubblico ho lavorato otto anni in una azienda privata e l'imprenditore dell'epoca, una volta entrata in maternit, smise di pagarmi lo stipendio ed in seguito mi sono accorta che non pagava neanche i contributi. Anche Olivetti era un imprenditore ma aveva a cuore il benessere dei propri dipendenti. L'impegno che metto tutte le mattine per soddisfare i bisogni della cittadinanza della stessa qualit di quello che mettevo nel settore privato. Anzi, poich sono i cittadini (e quindi anche i miei genitori, amici, ecc.) che mi pagano lo stipendio pagando le tasse, a maggior ragione realizzo per loro con impegno il mio dovuto guadagno

    rispondi a Chicca
    dom 20 novembre 2016 03:30
  • Piero

    Gozzi chi?

    rispondi a Piero
    sab 19 novembre 2016 05:07
  • Piero

    C' una preposizione che non mi torna fanto; credo ci capire che tu vorresti che i lavoratori privati avessero gli stessi diritti DEI lavoratori pubblici. Se cos, mi domando se tu lavori o hai mai lavorato nel settore privato, senza renderti conto che, se il PADRONE che ti paga lo stipendio, allora vuole che tu LAVORI tutti i giorni, per otto ore al giorno, ALMENO. In tal modo realizzerai per lui il dovuto guadagno. Altrimenti che razza di imprenditore sarebbe? Succede anche con gli statali o comunali? Ne dubito molto!

    rispondi a Piero
    sab 19 novembre 2016 04:58
  • Matteo Gozzi

    Tutta la mia stima e solidariet ai dipendenti del Comune di Borgo San Lorenzo che, nonostante la mancanza di personale e di risorse, riescono sempre a garantire un servizio ottimo ed efficente e talvolta (lasciatemelo dire) quasi miracoloso.. Per questo li ritengo motivo di vanto per me (che come consiglere ho avuto modo di confrontarmi e collaborare con molti di loro), e non mera forza lavoro sulla quale fare facile demogogia in politichese alla renzi. Perch per quanto noi politici ci si possa sforzare di far funzionare al meglio la nostra citt, senza di loro, ogni nostro sforzo sarebbe vano.. e forse qualcuno ultimamente se l' un po' dimenticato. Tenete duro.. Non siete soli..

    rispondi a Matteo Gozzi
    sab 19 novembre 2016 11:23
  • Chicca

    Perch invece non facciamo si che il lavoro privato conceda gli stessi diritti ai lavoratori pubblici? I luoghi comuni sono pericolosi.

    rispondi a Chicca
    ven 18 novembre 2016 07:51
  • Piero

    Perch non andate a lavorare sotto un privato???

    rispondi a Piero
    ven 18 novembre 2016 05:41