
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Borgo San Lorenzo ha effettuato controlli a tappeto su tutto il territorio per quanto riguarda il settore dell’assistenza agli anziani: sono infatti state controllate 11 “badanti” tutte straniere - 8 provenienti dalla Romania, una dalla Polonia, una dall’Azerbaigian, e una dalla Georgia - alcune delle quali sono risultate “non in regola” con il fisco per € 310.000, non avendo presentato le dichiarazioni fiscali annuali, ossia i compensi percepiti a seguito delle prestazioni assistenziali rese nei confronti di persone anziane.
Quest’operazione è solo un primo, limitato, campione di controlli che ciò nonostante, ha permesso di rilevare una diffusa evasione in questo specifico settore nel cui ambito, a fronte di compensi per lo più regolarmente erogati dai datori di lavoro, cioè dagli anziani assistiti o dalle loro famiglie, vi è invece un’omissione degli obblighi dichiarativi da parte delle stesse “badanti”. Questo genere di controlli, infatti, mettono in evidenza il profilo fiscale della “badante”, collegando i compensi percepiti dalla stessa ed i certificati rilasciati dalla persona assistita, il datore di lavoro appunto, attraverso i versamenti INPS e la “Dichiarazione Sostitutiva del Modello CUD”, rilasciata dai CAF, che offrono un riepilogo dei compensi corrisposti nell’arco dell’anno. Nel caso dell’assistenza agli anziani, la persona assistita non deve operare le ritenute sullw remunerazioni, per cui gli adempimenti fiscali ricadono sulla “badante” che è obbligata a presentare la dichiarazione fiscale qualora il proprio reddito imponibile superi, nei 365 giorni dell’anno, la soglia di 8.000 euro.
In tal modo, dopo aver rilevato presso i CAF le dichiarazioni sostitutive dei CUD regolarmente rilasciate dai “datori di lavoro”, è stato riscontrato che le “badanti” oggetto del controllo non hanno invece adempiuto all’obbligo di presentare la regolare dichiarazione dei redditi. Ma al di là del dato numerico, quello che quest’operazione rileva, informa la Guardia di Finanza, è la diffusa “microevasione fiscale” che caratterizza tale particolare rapporto lavorativo.
“Non sapevo che c’era da pagare” riferiscono di essersi sentiti rispondere molte volte i finanzieri della Tenenza di Borgo San Lorenzo dalle badanti al momento del controllo. Infatti, bisogna anche dire che la metà delle badanti verbalizzate sta già conciliando la propria posizione con il Fisco attraverso l’adesione alle violazioni constatate, mentre l’altra metà è ancora nei termini per ricorrere a tale istituto agevolativo.
“Il monitoraggio di questo particolare settore è solamente alle fasi iniziali, avvisano dal Comando Provinciale di Firenze, e si stanno studiando le migliori modalità per estendere i controlli su tutta la provincia.”