Riceviamo e pubblichiamo da Pro Vita.
"La copertina blasfema dell’Espresso di domani, che mette una mamma e il proprio figlio in croce, è il paradigma dello sguardo di una parte della società sulla maternità. Lo sguardo di chi vuole inchiodare la maternità alla solitudine. Infatti non c’è nessuna donna in Italia che sia stata costretta a partorire, ma ancora sono troppe le mamme costrette a rinunciare ai figli o abortirli perché abbandonate quando vivono gravidanze inaspettate o difficili, o perché costrette a lavorare in un mondo del lavoro a misura di uomo, oppure abbandonate a sopperire alle ingiustizia di aiuti negati, come le mamme caregiver che si trovano notte e giorno ai piedi dei figli, a gridare che anche la loro famiglia venga riconosciuta degna di aiuti.
Lo sguardo di chi vuole indurre o costringere le mamme ad affittare i propri corpi per strappargli dal seno i figli e venderli al migliore offerente. Alla copertina dell’Espresso che ci vorrebbe inchiodare a una maternità come icona di solitudine e morte, rispondiamo che la nascita dei nostri figli è una buona notizia, un’iniezione di speranza per tutti, anche per l’Espresso.
La vita generata dalle mamme e dai papà splende anche nelle difficoltà a cui prova ad inchiodarci chi finge che si può fare a meno della mamma o che si può rinunciare alla nostra maternità, peculiarità di donna.
E’ lampante: se l’Italia vuole ripartire non può che farlo dalla famiglia generativa e porgere tutti gli aiuti per superare paure, difficoltà da gravidanze inaspettate o fragili, e creare un mondo del lavoro a misura di mamma e di donna.
A chi ci vorrebbe discriminare per il solo fatto di essere donne e madri, alla rappresentazione triste e mortifera dell’Espresso, rispondiamo con la Manifestazione Nazionale per la Vita "Scegliamo la Vita" a Roma il 20 maggio, dove con gioia riaffermeremo la potenza della maternità e la gioia di accogliere vite nuove, perché essere mamme è difficile, soprattutto in questa nostra Italia, ma è a vincita certa di felicità."