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21 bambini e un gatto. La storia del gruppo di minori arrivati dall’Ucraina a Firenze

Il trasferimento è stato organizzato, e sono stati accolti all'Istituto degli Innocenti

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Bambini Bambini © N. C.
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Sono 21 bambini e un gatto. È il gruppo affiatato dei minori fra i 3 e i 17 anni arrivato dall’Ucraina  e che ora ha trovato ‘casa’ all’Istuto degli Innocenti che per l’accoglienza ha organizzato camerette, spazi gioco. I tablet con il parental control arriveranno, i bimbi li chiedono, per connettersi fra loro, per stabilire un contatto con l’Ucraina, anche per fare la dad se ancora è possibile.

Il punto sui bambini non accompagnati scampati al conflitto è stato fatto questo pomeriggio dal presidente Eugenio Giani insieme alle assessore Monnia Monni e Serena Spinelli. Insieme a loro la vicario prefetto Grazia La fauci, la capo dipartimento politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri Ilaria Antonini, la  presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida, l’assessora al welfare  del Comune di Firenze Sara Funaro, la direttrice del programma Italia-Europa Save the Children Rafaela Milano, il presidente della Fondazione Cr Firenze  Luigi Salvadori, Roberto Zaccaria presidente del Consiglio Italiano per i rifugiati.

In risposta ad una richiesta di aiuto giunta da Leopoli, Save the Children e il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) hanno  organizzato un trasferimento in sicurezza di piccoli profughi dal confine polacco con l’Ucraina all’Italia. Oltre al gruppo dei 21 bambini e adolescenti non accompagnati – giunti in Italia con la direttrice dell’Istituto dove si trovavano - sono stati soccorsi altri 42 bambini con le loro mamme ospitate ora in Lazio, per un totale di 92 persone.

Save the Children Italia ha inviato al confine polacco due pullman equipaggiati con i beni di prima necessità per consentire ai bambini e alle famiglie di affrontare il viaggio. A bordo dei due pullman, un team di Save the Children specializzato nella protezione minori, oltre a un pediatra e due interpreti ucraini volontari, hanno fornito il necessario supporto ai bambini e alle famiglie nel lungo viaggio fino all’approdo in Italia. L’operazione è stata predisposta in stretto coordinamento con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, i ministeri competenti e le ambasciate. L’arrivo in Italia è stato coordinato con le istituzioni locali di Trieste, la frontiera da cui i pullman hanno fatto ingresso in Italia. Della realizzazione di tale operazione, infine, sono state informate le competenti autorità consolari ucraine.

“I bambini – spiega Rafaela Milano - sono le prime vittime di tutti i conflitti e mai come in questi giorni è chiaro: stiamo assistendo al dramma dell’Ucraina, oggi ricade l’undicesimo anniversario dall’inizio della guerra in Siria, a breve entreremo nell’ottavo anno di conflitto in Yemen. In Ucraina, Save the Children è presente dal 2014, ed è attiva ai confini con i paesi limitrofi e alla frontiera italiana. Nel nostro Paese c’è un forte coordinamento tra le istituzioni e le organizzazioni umanitarie per garantire la tracciabilità dei minori, accompagnamenti protetti e un’accoglienza di qualità in fase emergenziale e nel medio periodo se sarà necessario. Tutto il nostro impegno va al sostegno dei minori, in particolare quelli soli, esposti a rischio di tratta e di perdita dei legami familiari di riferimento. L’operazione appena conclusa ha consentito a tanti bambini di ritrovare un ambiente sicuro dove crescere e un luogo di eccellenza educativa e ringraziamo tutte le istituzioni che si sono immediatamente attivati per far sì che questo accadesse”.

 “Lo sforzo è stato massimo per creare le condizioni per rendere possibile l’accoglienza all’Istituto degli Innocenti, ma in generale per tutti i bambini che arrivano - spiega l’assessora alla protezione civile Monia Monni - Anche alla Mercafir dove è allestito il front office per la prima accoglienza  i bambini cominciano a giocare: “grazie all'associazione La Finestra di Iacopo- prosegue l’assessora-  abbiamo allestito uno spazio con giochi e matite colorate per disegnare. Sono carrarmati  e file di macchine i disegni dei bambini, ma basta una palla e cominciano a corrergli dietro. E nei prossimi giorni arriveranno anche gli animatori della Croce rossa”.

“Stiamo lavorando in rete – ha detto l’assessora regionale alla cooperazione internazionale, Serena Spinelli - e tutti insieme facciamo squadra. Il nostro è un modello di accoglienza che si basa sui territori e si preoccupa di dare ai profughi ucraini un legame reale con le realtà nelle quali dovranno vivere. Puntiamo a fornire un’accoglienza di qualità che sia in grado di restituire a tutti, e ai minori in particolare, un percorso di vita che possa dare loro serenità oggi e consentire loro di tornare nel loro Paese, quando questo sarà possibile”.

“Siamo al lavoro per offrire ai bambini e ai ragazzi ucraini orfani arrivati in città un'accoglienza rispondente ai loro bisogni - ha detto l'assessore al welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro -. Tutti insieme siamo impegnati per fare in modo che ognuno di loro possa percepire la nostra città come una seconda casa. Siamo al loro fianco e li supportiamo nei percorsi di sostegno che sono importanti sempre, ma soprattutto dopo i traumi che hanno subito".

“Da 600 anni l’Istituto degli Innocenti accoglie i più indifesi – ha spiegato la presidente Maria Grazia Giuffrida - e non si è mai tirato indietro rispetto a questa missione. Oggi, di fronte alla tragedia dell’Ucraina, non potevamo restare inerti: per questo abbiamo deciso di garantire una prima accoglienza straordinaria e temporanea a 21 bambini orfani, tutti tra i 3 e i 17 anni d’età, anche grazie al sostegno economico della Fondazione Crf, che ringrazio. Non nascondo che per l’Istituto si tratta di un impegno senza precedenti per tempistica e proporzioni, visto che abbiamo allestito , nella nostra sede istituzionale, ambienti adeguati all’accoglienza di minorenni e nuclei madre-bambino ulteriori rispetto a quanti potessero essere accolti nelle comunità già presenti, come avevamo già fatto mesi fa per le donne afgane in fuga dai talebani”.

 

“Abbiamo tutti davanti agli occhi le immagini strazianti delle vittime di questa guerra – ha aggiunto Luigi Salvadori, Presidente di Fondazione CR Firenze –, ci siamo chiesti quale potesse essere il ruolo della Fondazione in questo momento, come avremmo potuto aiutare il Paese devastato dai bombardamenti. La risposta è arrivata forte e immediata da tutto il cda della Fondazione: la nostra missione oggi è quella di sostenere i bambini e i ragazzi scampati alla tragedia, fuggiti dal proprio Paese e dalle proprie case, che verranno accolti dall’Istituto degli Innocenti di Firenze. Forniremo un contributo per i loro bisogni, dagli interpreti alle visite mediche, dagli arredi per la loro permanenza a tutte le necessità primarie di cui avranno bisogno. Lo faremo con la speranza di alleviare le ferite di un conflitto ingiusto, che sta assumendo pericolosi risvolti per l’Europa e per il mondo intero”.

 

Roberto Zaccaria, presidente del Consiglio Italiano per i rifugiati, spiega ancora “Quando abbiamo ricevuto questa chiamata di aiuto, non abbiamo in alcun modo potuto sottrarci. Quello che ha fatto la differenza, questa volta in modo particolare, è stata la risposta rapida e davvero coordinata di tutti gli interlocutori, anche istituzionali, che abbiamo coinvolto. Crediamo sia un esempio che dovrebbe essere seguito. Per dare risposte concrete ai bisogni e per garantire i diritti di quanti arrivano in Italia. Soprattutto in un momento emergenziale come questo è fondamentale che la risposta bellissima, generosa e spontanea riesca a dialogare con la rete e il sistema di accoglienza. Affinché i diritti di tutti e in particolare quelli dei bambini, possano essere pienamente garantiti”.

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Commenti 1
  • Leonardo

    21 bambini e un gatto. La tragedia assurda della guerra colpisce in primo luogo i bambini, le persone deboli, gli anziani, le mamme e i padri. Ma non vanno dimenticati gli amici degli umani, gli "animali" domestici che fanno a tutti gli effetti parte delle famiglie. Fanno il giro del mondo immagini degli umani che durante la fuga dai bombardamenti portano in braccio i loro amici a 4 zampe, immagini che sembrano straordinarie ma che dovrebbero essere normali. Loro non ci abbandonerebbero mai, noi non possiamo tradirli. E invece nel "mondo civile" i nostri amici vengono abbandonati spesso per motivi molto più futili di una guerra, come se gli animali fossero soprammobili di cui disfarsi quando passano di moda.

    rispondi a Leonardo
    gio 17 marzo 2022 10:44