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Parco delle Cascine, al via i lavori per un nuovo ingresso con il recupero dell’area ex Meccanò

Lavori per un importo complessivo di 990mila euro finanziato con i fondi ministeriali del Piano Città

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Come diventerà l'area ex Meccanò Come diventerà l'area ex Meccanò © Comune di Firenze
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Un nuovo spazio verde che recupera una parte importante del Parco delle Cascine abbandonata da oltre 12 anni, con la messa a dimora di specie autoctone e la realizzazione di uno chalet aperto ottagonale sul modello ottocentesco con servizi igienici e panchine ‘intelligenti’: un intervento che ricongiunge quest’area finora inaccessibile e incolta al giardino della Catena rendendole un’area unica.

Oggetto dell’intervento sarà anche il giardino della Catena, interessato da lavori di riqualificazione e da un importante rafforzamento dell’illuminazione anche a fini di sicurezza. Sono questi i punti salienti dell’intervento di rinascita dell’area ex Meccanò. È stato firmato oggi il contratto con la ditta che seguirà i lavori e da domani partiranno i lavori di ripulitura dell’area, come concordato nel corso di un sopralluogo dell’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re, insieme al presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci e ai tecnici, alla vigilia delle operazioni propedeutiche all’avvio dei lavori.

Dopo la ripulitura da rovi e infestanti, si procederà quindi con i lavori per un importo complessivo di 990mila euro finanziato con i fondi ministeriali del Piano Città. La porzione occupata dalla ex discoteca si estende per una superficie di 3312 mq circa, mentre il Giardino della Catena ha una superficie di circa 15mila mq.

E' prevista inoltre la realizzazione, nell’area dell’ex Meccanò, di una nuova struttura coperta da utilizzare per attività di informazione e sosta indirizzata ai frequentatori del parco, attrezzata con servizi igienici, video e ricarica cellulari. Sulla base di approfondimenti storici condotti con la Soprintendenza, la collocazione e il disegno della nuova struttura hanno ripreso quelli di uno chalet per il ristoro esistente alla fine del 19esimo secolo. Per la redazione del progetto è stata condotta una verifica sul posto per l’impianto arboreo dell’intera area di intervento, che sarà comunque aggiornata prima dell’avvio dei lavori. In particolare, è previsto il mantenimento degli alberi presenti lungo la recinzione dell’ex Meccanò, che rimane però condizionato alla verifica dell’apparato radicale dopo la demolizione dei cordoli di fondazione.

Il giardino della Catena

Il Giardino della Catena era già stato oggetto di un primo intervento di recupero all’inizio degli anni 2000 che aveva riguardato tra gli altri interventi la Grotta del Frate con la vasca antistante. Gli interventi messi in atto riguarderanno il ripristino di elementi deteriorati per usura o vandalismo, come l’installazione dei cippi in pietra con catena in corrispondenza dei principali accessi, l’inserimento di corrimano e parapetti lungo i percorsi della Grotta del Frate, la riapertura di un vialetto pedonale (utile oggi per un più rapido collegamento con la tramvia) e il ripristino di sedute in pietra e mosaico e dei cordoli perimetrali. Sull’impianto arboreo, gli interventi riguarderanno la sostituzione di esemplari ormai morenti e l’impianto di nuovi alberi: saranno 23 le piante ripristinate, mentre per le nuove piantagioni sarà intensificata la copertura arborea del giardino con la messa a dimora di ulteriori 13 piante: sei Liriodendron tulipifera e due Acer freemanii nell’aiuola a forma ovale vicino all’area ex Meccanò; saranno inoltre inserite altre cinque alberature per incrementare i contrasti cromatici del giardino. Le specie sono state individuate a partire da ricerche storiche sugli impianti arborei preesistenti, basate su repertori archivistici, botanici e fotografici, ma anche considerando le caratteristiche dell’ambito di collocazione e lo spazio di crescita di apparato radicale e chioma.

Area ex Meccanò

Il criterio seguito è quello di mantenere una parte centrale libera da poter utilizzare per installazioni o altri progetti. Prendendo spunto anche da modelli ottocenteschi, viene proposto un piazzale inghiaiato quasi circolare con aiuole e due nuove sedute in muratura con finiture in ghiaia di fiume murata. Le tre aiuole apriranno questa parte del giardino anche verso la piazza Vittorio Veneto, in corrispondenza del nuovo attraversamento pedonale della tramvia e verso il viale Lincoln; qui, con l’apertura della ‘siepe di tramontana’ sarà costituito un nuovo punto di vista privilegiato sul viale e sulle colline oltrarno, dove già era presente l’accesso principale del vecchio Chalet. Come per il Giardino della Catena, gli spazi a prato saranno delimitati dai percorsi con bozze di pietra. La connessione con il Giardino della Catena sarà garantita da una grande apertura in corrispondenza dell’asse centrale. Saranno inoltre riproposte le siepi lungo il viale degli Olmi, in prosecuzione di quelle esistenti e lungo il semicerchio che si affaccia su piazza Vittorio Veneto.

Nel giardino dell’area ex Meccanò saranno inserite 17 nuove alberature per rendere l’area più ombreggiata, con specie botaniche appartenenti al patrimonio storico del Parco delle Cascine, in particolare il tasso, ormai in via di sparizione, insieme ad alcune querce e altri alberi di prima grandezza privilegiati per la loro vigoria e per il loro effetto cromatico; mentre il Maggiociondolo è stato scelto per la sua fioritura a grappolo ed eleganza. I nuovi accessi su viale Lincoln e piazza Vittorio Veneto/viale degli Olmi saranno protetti da nuovi cippi in pietra, ridisegnati sullo schema degli esemplari già presenti nel parco. Per garantire l’accesso a tutti, parte della pavimentazione del nuovo giardino sarà realizzata con resina misto a piccola pezzatura di inerte di cava, carrabile nella zona del piazzale e pedonale lungo le rampe di collegamento fra il piazzale e la nuova tettoia; mentre la zona centrale del piazzale avrà una superficie inghiaiata in continuità del Giardino della Catena.

La tettoia-Chalet

La nuova struttura sarà coperta ma non chiusa, delimitata nell’accesso nelle ore serali; dotata di servizi igienici pubblici, monitor collegato alla rete dati, “panche intelligenti” con prese per la ricarica elettrica di cellulari e computer e collegamento alla rete dati. La tettoia sarà predisposta per la somministrazione di bevande e cibi confezionati, che sarà messa a bando per la gestione unitamente alla richiesta di erogazione di alcuni servizi per rendere maggiormente fruibile il Parco e di presidio. La struttura riprende la posizione e il disegno dell’antico Chalet, con un ampio tetto a padiglione, contornato da un porticato. Sarà realizzata su un basamento rialzato del terreno, raggiungibile da gradini in corrispondenza dei principali accessi e da due rampe con lieve pendenza. La struttura portante della nuova costruzione sarà realizzata in profilati di acciaio e sarà resa inaccessibile nelle ore serali da una cancellata in profilati metallici. Sull’intera area di intervento sarà realizzato un impianto di illuminazione pubblica.

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