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Giotto Ulivi. Gli studenti di quarta in giuria per un importante concorso

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Giotto Ulivi. Gli studenti di quarta in giuria per un importante concorso Giotto Ulivi. Gli studenti di quarta in giuria per un importante concorso © n.c.
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IL 23 Settembre 2018 nella prestigiosa Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze la premiazione del Concorso Quirino Maggiore, di Narrativa, Poesia, Fotografia in Nefrologia Dialisi e Trapianto, prima edizione dedicata a Franca Pellini. “Vi ringrazio soprattutto dell'opportunità che ci avete dato di confessare le paure e il dolore a quel foglio di carta. Parteciperò di nuovo, anche solo per la leggerezza che si prova ad imbucare quella busta pensando che porti via con se un po’ dei miei pensieri”. In queste semplici ma profonde, significative parole è racchiuso il motivo dello straordinario successo del primo Concorso di Narrativa, Poesia e Fotografia dedicato alla Nefrologia. O meglio, alle tre particolari popolazioni che vi sono coinvolte: i pazienti nefropatici (portatori di qualsiasi malattia renale, emodializzati, dializzati peritoneali, trapiantati, ecc), i loro familiari e tutti gli operatori delle nefrologie, dialisi, ambulatori, centri trapianto in Italia. Promosso dal Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche (GTND) in collaborazione con le principali associazioni nefrologiche e di medicina narrativa, il concorso alla sua prima edizione ha riscosso una inaspettata partecipazione, con quasi 200 opere inviate. E tutte di qualità elevata, a giudizio delle tre giurie nazionali che le hanno esaminate (una per la Narrativa, una per la Poesia ed una per la Fotografia), alle quali si sono aggiunti per la Narrativa e la Poesia gli studenti delle classi 4° del Liceo Giotto-Ulivi di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze. Intitolato a un grande maestro della nefrologia come Quirino Maggiore, di recente scomparso, nella sua prima edizione il concorso è stato dedicato ad un’altra grande figura del mondo nefrologico di cui cade proprio il decennale della scomparsa, Franca Pellini, fondatrice nel 1972 della prima associazione di pazienti emodializzati, l’ANED. Tra gli obiettivi del Concorso c’è quello di far conoscere e introdurre la Medicina Narrativa (MN) nell’ambito italiano della Nefrologia. Come già in altri ambiti medici, l’approccio narrativo può dare un contributo veramente importante alla cura delle nefropatie in special modo perché riporta l’attenzione sulle persone, sul paziente e su chi gli è accanto. Narrazione, ascolto e condivisione innescano infatti processi a livello cognitivo e relazionale che sono determinanti per essere in grado di cogliere al meglio le opportunità di cura disponibili, migliorando l’aderenza alla terapia. Ma i benefici riguardano tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nel processo di cura (dagli operatori socio sanitari ai manager) e, in definitiva, l’intero sistema salute, a cominciare dal Servizio sanitario nazionale. Una migliore comunicazione, l’attitudine all’ascolto e alla condivisione delle informazioni e delle scelte, beneficiano i rapporti tra i diversi membri dell’equipe curante, rendendo il loro lavoro più efficace e, perché no, anche più gratificante. “Sono storie che dischiudono un mondo troppo spesso oscurato”, dice Marco Lombardi, nefrologo e direttore del GTND, “sinceramente”, ammette il medico, “mi ci voleva l’apertura alla Narrativa per rendermi conto appieno della realtà che vivo, seppur come operatore, giornalmente, e di quella che alberga nel profondo di ogni paziente”. “Stiamo ricevendo tante attestazioni di ringraziamento e di plauso per aver dato modo a molte persone di aprirsi, raccontarsi, liberarsi, riflettere, sul vissuto proprio o di propri cari, o di pazienti curati ed accuditi o anche solo conosciuti.” “Questa accoglienza entusiasta - va avanti il nefrologo - ci ha resi ancor più confidenti di ripetere l’iniziativa negli anni a venire”. L’edizione 2019 sarà dedicata a Don Lorenzo Milani ed al suo famoso incipit: I care. Ricordiamo che la premiazione di questa prima edizione si svolgerà domenica 23 settembre alle ore 15,00 nella prestigiosa Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze.

 

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