
A seguito delle molte segnalazioni arrivate dai lettori nell’ultimo periodo, ci siamo mossi per cercare di venire a capo di una situazione controversa, che certo non dovrebbe rimanere tale: a cosa servono quei Pannelli a Messaggio Variabile (PMV per semplificare) posti ai bordi delle strade e dislocati nei vari paesi del territorio? Perché sono stati collocati lì? E, soprattutto, perché oltre sporadiche segnalazioni e l’orario (per giunta anche sbagliato delle volte) non riportano ulteriori informazioni?
Dopo alcune ricerche, dopo aver contattato diversi enti – spesso non ricevendo risposta – e dopo essersi adoperati nel tentativo di fornire una spiegazione plausibile al problema, non è stato possibile, ad oggi, trovare risposte a tutte le domande. Si è riusciti però a risalire all’origine del progetto per cui sono state previste queste installazioni, si è riusciti a sapere i costi dell’iniziativa e i nomi di chi l’ha approvato: ed è dunque opportuno, per ricostruire un quadro generale della situazione, iniziare dal principio.
Se non altro nel tentativo di portare l’attenzione su un sistema finanziato con denaro pubblico che attualmente non svolge le funzioni per cui è stato ideato. Il 15 dicembre del 2003, l’ex Provincia, con delibera della Giunta, approvò un progetto, nell’ambito di un piano nazionale per la sicurezza stradale, per migliorare le condizioni della viabilità automobilistica sulle strade extraurbane dell’area fiorentina e delle strade regionali di competenza della Provincia.
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L’attuale Premier Matteo Renzi, allora, era segretario provinciale del suo partito e fu tra i promotori della proposta. Dopo essere stato eletto Presidente della Provincia di Firenze nel giugno 2004, fu lui a presentare con entusiasmo il progetto “Sicurtraf”: un sistema integrato di comunicazione all’utenza e rilevamento del traffico nell’area fiorentina, che aveva in programma il miglioramento della sicurezza stradale mediante precise analisi.
Si prevedeva l’installazione di “una rete di dispositivi, quali: sensori di rilevamento traffico, sensori ghiaccio e telecamere che, installati nelle postazioni ritenute più opportune in base ai parametri da rilevare, avrebbero fornito le informazioni al Centro di Controllo pressoché in tempo reale”. L’invio dei dati raccolti – e una loro attenta lettura - avrebbe consentito di informare l’utenza sulle condizioni generali della rete stradale, mediante PMV - la cui installazione era prevista per l’occasione - SMS e MMS, oltre che a bollettini radio e televisivi.
Grazie poi alla collaborazione con il LAMMA (Laboratorio per la meteorologia e la modellistica ambientale della regione Toscana) anche le previsioni meteo sarebbe stato fornite. Costo dell’operazione: 1,2 milioni di euro, di cui 360mila finanziati dalla Provincia e il resto dal Ministero dei Trasporti. “ Sicurtraf" si posizionava al settimo posto tra i progetti approvati a livello nazionale.
Un capolavoro del Neo-Presidente, che dichiarava: "Mentre il governo taglia i fondi agli enti locali, la Provincia riesce ad ottenere risorse grazie ad idee innovative e alla competenza dei propri uffici”. Aggiungendo, inoltre, che il tutto sarebbe stato reso funzionale entro 36 mesi. Purtroppo il tempo non avrebbe dato ragione a queste previsioni.
Del progetto si torna a parlare nel “Piano stradale per la sicurezza provinciale del maggio 2008”. Nel documento ufficiale si scrive: "Sulla base delle considerazioni effettuate sono state individuate, per la fase iniziale, 102 postazioni, in cui si è ritenuto importante affrontare le criticità individuate, nei confronti della sicurezza stradale, e in particolare: sensori traffico 33, sensori meteo/ghiaccio 9, telecamere 31, pannelli a Messaggio variabile 29”.
Dopo 4 anni non era ancora stato installato nulla, ma paradossalmente già si prevedeva che il numero dei dispositivi sarebbe aumentato a 141 (con ben 41 PMV). Perché i conti, si sa, è meglio farli subito. Nel dicembre 2008, un altro documento della Provincia ne fa cenno: non si è ancora attivato niente, e nemmeno i numeri sono cambiati. Finalmente poi la svolta. Nel febbraio del 2009, si accende il primo PMV in via sperimentale, tra Firenze e Campi, lungo la strada provinciale 5, all’Osmannoro in località Casa Rossa. Indizio che lasciava presupporre la collocazione dei restanti dispositivi nelle zone ritenute nevralgiche.
Il costo nell’attesa era lievitato fino a 2,2 milioni di euro; ma la Provincia, al contrario, rendeva noto che il sistema si sarebbe composto di 61 postazioni (promemoria: non sarebbero dovute essere 102, in procinto di aumentare a 141?).Venivano però svelate con precisione le località interessate, e facendo riferimento al Mugello: 4 a San Piero a Sieve, 3 a Barberino del Mugello, 3 a Pontassieve, 2 a Borgo San Lorenzo, 1 a Dicomano.
Continuando l’iter cronologico si arriva all’ottobre 2009: nel testo titolato ”Fornitura di un sistema di supervisione del traffico e di una piattaforma di infomobilità”, oltre a ribadire l’efficienza del piano, si viene a sapere che l’ente gestore del progetto è la società “Autostrade per l’Italia”, e che lo stato di attuazione del sistema è “in esercizio e/o in via di preparazione”. Tradotto: alcune postazioni erano in servizio, le restanti lo sarebbero state entro e non oltre il 2010.
Ma un’altra informazione (a cui si farà riferimento più avanti) era più curiosa: il sistema con cui il supervisore dei dati raccolti si sarebbe dovuto interfacciare per analizzarli e poi indirizzarli negli schermi dei PMV, era stato predisposto presso la Direzione del IV tronco di Società Autostrade a Calenzano. Le postazioni previste aumentavano a 116 (25 PMV, 30 telecamere, 61 sensori), e veniva specificato quale tipo di informazioni gli utenti avrebbero potuto avere: numero dei veicoli in transito, condizioni e velocità del traffico, statistiche sull’andamento della viabilità, direzione di marcia preminente, informazioni sul meteo, orari e date. Da quel momento, effettivamente, cominciano ad essere installate le varie postazioni e i vari pannelli nella provincia e nel Mugello. Ma, contemporaneamente, cominciamo anche a scarseggiare le informazioni.
Dopo un fugace comunicato stampa del 2012 - in cui si fa cenno che i lavori di “posa infrastrutture per passaggio di cavi elettrici e installazione si sensore di traffico, nell’ambito del progetto della Provincia di Firenze Sicurtraf ” stanno continuando – ricercare aggiornamenti sull'operazione e notizie inerenti ad essa, è cosa ardua. Se non impossibile. Riprendiamo allora il filo del discorso, dall’inizio.
Dopo ripetute segnalazioni, OK!Mugello si è rivolto agli enti che potrebbero e dovrebbero dare delle spiegazioni, cercando di mettere in chiaro prima di tutto se il progetto sia completato o meno; e, nel caso lo fosse, perché non funziona come previsto. Non risulta, infatti, che questi pannelli - almeno nella maggior parte dei casi - diano informazioni dettagliate sulle condizioni climatiche, sullo stato del traffico; né che arrivino Sms, Mms o mail agli automobilisti. Di fronte al fatto compiuto che la Direzione del IV tronco di Società Autostrade Firenze non abbia potuto (o voluto) spiegare se effettivamente nei propri locali ci sia o meno un supervisore attivo per l’elaborazione dati “ SicurTraf” – facendolo capire con toni non proprio colloquiali -; e di fronte alle risposte inesistenti dalla Città Metropolitana riguardo l’argomento, abbiamo trovato un primo, sospetto, muro di silenzio.
Non per questo l’inchiesta finirà. Perché, per andare in fondo alla faccenda, non mancano certo le motivazioni. La prima è che questi pannelli, questi PMV, non funzionano come dovrebbero, anche se sono stati installati (in parte o tutti) con un finanziamento pubblico, ergo coi soldi dei contribuenti. Inoltre, comunque la si veda, i 36 mesi previsti dal Presidente del Consiglio – sbandierati come un primo e significativo successo politico -, nel momento in cui questo articolo viene pubblicato, sono diventati 11 anni.
licia Porro
Oh, finalmente sono riuscita a capire qualcosa di questa faccenda. Ringrazio vivamente OKMugello per aver affrontato questo argomento. La domanda sul perch siano stati posti dei pannelli tanto invadenti da un punto di vista ambientale (vedasi Olmo), completamente muti ed inutili mi perseguitava da anni. Ora so ci che temevo. Grazie ancora e continuate cos! PS: Ma non ci sono i signori Benetton, dietro a Societ Autostrade? Forse loro saranno cos gentili ed educati da fornirvi qualche risposta al riguardo. :-/
carlo
La storia era gi nota, anche se carente di tutti i dettagli cos ben elencati... uno schifo, e schifosi sono tutti quelli che hanno messo le "mani in pasta" su tutta la vicenda...qualche magistrato attento al bene comune farebbe bene ad avviare un' indagine SERIA su tutta la vicenda, dall' origine...ma, si sa, la prescrizione sempre dietro l'angolo ! VERGOGNA !!!!!!!!!
Nedo
2.2 millions euros, per sapere che ore sono. Mi pare un ottimo affare. In questa spesuccia rientra anche quell'utilissimo PMV (meglio PMF, dove F sta per fisso) alla rotonda prima di Cavallina? Come potremmo noi utenti rinunciare a sapere come sta la viabilit verso l'Outlet? Mi piacerebbe ricevere il messaggio anche via SMS, oppure MMS. Io ne piazzerei un altro paio sul territorio, magari con il proverbio del giorno. Oppure con le previsioni del giorno prima, tanto per movimentare un po' i messaggi.
Johnnus
Ecco, queste sono le cose che noi che siamo "gi passati" sotto Renzi dovremmo far conoscere a chi "ci sta passando" solo ora, perch, se ancora non lo avessero capito, quello che interessa al nostro l'effetto annuncio, dopodich, come si diceva gi a suo tempo, solo "il nulla che avanza".