Riceviamo e pubblichiamo di seguito, una nota del Partito Marxista -Leninista Organizzazione di Vicchio dove si esprime solidarietà militante ai lavoratori e lavoratrici dell'azienda "Drogheria Alimentari"
L’Organizzazione di Vicchio del Mugello del Partito marxista-leninista italiano esprime la propria solidarietà militante alle lavoratrici e ai lavoratori della “Drogheria e Alimentari”, di Scarperia e San Piero, e dà il proprio appoggio alla loro battaglia in difesa dell’occupazione. Lavoratori che rischiano la perdita di dieci posti di lavoro per il licenziamento deciso dalla proprietà, costituita dalla multinazionale americana McCormick affiancata dalla Confindustria, che giustifica il tutto con la perdita della commessa delle forniture ad Eurospin e il venir meno della necessità del turno di notte.
Come informa nei giorni scorsi il comunicato RSU e USB che fa bene a invitare alla “vigilanza” contro eventuali tentativi della multinazionale americana di delocalizzare o dismettere lo stabilimento, già lo scorso anno si erano persi una ventina di posti di lavoro in parte con incentivi dell’azienda all’esodo e in parte in staff-leasing. Colpisce il cinismo di Confindustria nel definire la perdita di lavoro “un evento naturale già preventivato dal fatto che si tratta di contratti a termine”, come se il fatto di essere lavoratori precari includa naturalmente, come se niente fosse, alla rinuncia di tutti i diritti come “vittime sacrificali”.
Nel Mugello non ci si può assolutamente permettere di perdere posti di lavoro, con l’imperversare della crisi economica dovuta alla pandemia, al caro energia e al perdurare della guerra in Ucraina, dove molte sono le aziende che chiudono; per rendersi pienamente conto della situazione che coinvolge anche il commercio, basta andare nei centri dei nostri paesi dove ce ne sono di attività che tirano giù il bandone con relativa perdita di occupazione. Questa battaglia a difesa dei posti di lavoro alla “Drogheria e Alimentari” riguarda l’intero movimento operaio mugellano, e auspichiamo che sia sostenuta da un ampio fronte unito, formato dalle forze sindacali, politiche, sociali e religiose etc.
In questi casi noi marxisti-leninisti mugellani non ci stancheremo mai di rivendicare un intervento pubblico ad iniziare dallo stato e che possa arrivare fino alla nazionalizzazione dell’azienda, che sarebbe la soluzione ideale.
Per i padroni certo contano solo i profitti, il tutto con la loro logica finchè si guadagna bene altrimenti il lavoratore vola subito a casa. Rifiutiamo questa logica, da usa e getta, che è propria del capitalismo, a nostro avviso il lavoro è un diritto che deve essere garantito, deve essere a tempo indeterminato, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato, quello precario non dovrebbe avere “diritto di cittadinanza” e se quest’ultimo imperversa è per responsabilità dei vari governi di tutti gli schieramenti che si sono susseguiti in questi decenni alla guida del paese, e non è certo da meno quello attuale, il governo neofascista Meloni che è maestro nel fare gli interessi del capitalismo e non ci stancheremo mai di invitare i lavoratori, i disoccupati, i migranti, gli studenti, gli intellettuali a combatterlo.
Inoltre invitiamo ad “Alzare lo sguardo”, al futuro in senso strategico, perché il proletariato deve tornare a difendere i propri interessi come classe, a lottare contro il capitalismo e per conquistare l’unica società che potrà garantirli stabilmente i propri diritti, ad iniziare dal lavoro, vale a dire la società socialista!