
Il Pinot Nero del Mugello al Vinitaly. Si terrà domenica 10 aprile alle 10:30 una degustazione guidata presso lo stand di Toscana Promozione della celebre fiera dedicata al vino.
Si tratta di un giro sull’Appennino Toscano attraverso 6 Pinot Nero prodotti sui poggi della Lunigiana, Garfagnana, Mugello e Casentino.
A proporlo, nel corso della 45° edizione di Vinitaly a Verona, un gruppo di vignaioli appena costituitisi in associazione, dopo aver scoperto che da anni, più o meno all’insaputa uno dell’altro, ognuno di loro si stava cimentando con il solito, scorbutico e corteggiatissimo vitigno. Scoprendo così che questa Toscana del Nord, più fredda e irta, ripaga gli sforzi e premia l’azzardo.
Ora è possibile assaggiare i risultati di queste singole avventure, oggi rese più forti dalla collaborazione e dallo scambio di esperienze, nel corso della Degustazione guidata da Fabio Pracchia (Redattore Guida Slow Wine)
Degustazione che si terrà come detto domenica 10 aprile alle 10,30 presso lo Stand di Toscana Promozione (PADIGLIONE 8/C12)
Ecco di seguito l'elenco delle Aziende e il Manifesto dell’Associazione.
Aziende associate
Casteldelpiano, Licciana Nardi (Lunigiana)
Podere Còncori, Gallicano (Garfagnana)
Macea, Borgo a Mozzano (Garfagnana)
Podere Fortuna, San Piero a Sieve (Mugello)
Il Rio, Vicchio (Mugello)
Terre di Giotto, Vicchio (Mugello)
Il Lago, Dicomano (Mugello)
Frascole, Dicomano (Mugello)
Podere della Civettaia, Pratovecchio (Casentino)
Manifesto dei Viticoltori di Pinot Nero dell’Appennino Toscano
I Viticoltori di pinot nero dell’Appennino toscano, mossi dalla passione per le loro vigne e per le loro montagne, trovano buona cosa collaborare assieme per raggiungere i seguenti scopi:
a) migliorare la qualità dei rapporti umani, tra persone che condividono la stessa passione, sotto il segno dell’amicizia, dell’impegno, dell’onestà e della convivialità
b) conoscere realtà diverse dell’Appennino toscano per aumentare la consapevolezza della propria peculiarità- effettuare scambi di esperienze, degustazioni collettive, con lo scopo di comprendere reciprocamente meglio i contorni del proprio lavoro
c) condividere la pratica o il semplice interesse per l’agricoltura biologica e biodinamica e per la tutela del territorio montano
d) mantenere aperta la possibilità di collaborare per unire i singoli sforzi nel settore promozionale e comunicativo
e) valorizzare i prodotti degli associati, ottenuti in accordo con la filosofia dell’Associazione
f) avere la possibilità di parlare con un’unica voce nei confronti delle varie amministrazioni pubbliche
g) dimostrare la vocazione del territorio montano dell’Appennino toscano per la produzione di pinot nero varietale e qualitativo
h) diffondere, nell’immaginario collettivo, la realtà appenninica toscana come territorio vocato al pinot nero
i) creare le condizioni per realizzare un percorso turistico (artistico, culturale, storico, paesaggistico) ed enogastronomico attorno alle aziende
j) organizzare regolarmente una rassegna (a rotazione nelle diverse valli montane) per promuovere i prodotti della montagna attorno al pinot nero
k) favorire la ricerca scientifica e la formazione professionale legate alla viticoltura montana.