
"L'incendio dei libri nel sottopasso delle Cure suscita reazioni forti. Ci aspettiamo una risposta unanime, anche da parte di chi per mesi ha continuato a scrivere comunicati stampa associando degli esseri umani alla categoria di degrado.
Ovviamente occorre conoscere e capire i dettagli della dinamica dei fatti, prima di poterli commentare. Possiamo però ribadire alcuni aspetti che da mesi vengono ignorati. Servono azioni complessive e progettualità capaci di farsi sistema. Così Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
e Lorenzo Palandri Sinistra Progetto Comune Quartiere 2.
La visibilità e il consenso sulla pelle di persone senza dimora non vanno bene. Rischiano di far sparire la consistenza reale e profonda dei problemi. La criticità del sistema di accoglienza è dovuta all'assenza di adeguate risorse e investimenti, non solo economici, ma soprattutto politici. Affrontare le marginalità vuol dire mettere in discussione quello che ai margini non è, invece di sviluppare logiche di carità e pietà, utili solo a tamponare le emergenze.
Quando nell'estate del 2024 il Comune di Firenze ha scelto di mandare Municipale e ALIA, ha fatto una scelta politica: attivare il meccanismo della comunicazione repressiva ed esporre le Cure al centro del dibattito pubblico in questa prospettiva. Da lì è seguito il resto.
La vicenda non riguarda solo Marco, che però con la sanzione poi annullata è diventato suo malgrado un simbolo, ancora più esposto. Ora le fiamme alimentano ancora di più l'attenzione specifica. Non ci sentiamo altro rispetto al sistema, ci siamo dentro e questo stesso comunicato ci interroga: ci impegniamo a una riflessione su questo. Il silenzio rischia di apparire indifferenza e vogliamo che invece si sappia che tutta la nostra coalizione c'è e ci sarà. Proveremo ad evitare eventuali botta e risposta con la Giunta e gli altri gruppi consiliari, insistendo sulle proposte, a partire da quanto emerso durante l'assemblea promossa da Fuori Binario pochi giorni fa.
Nel sottopasso si appoggiano anche altre persone, così come altri sottopassi sono esposti a dinamiche analoghe. Il progetto legato ai libri è una soluzione isolata.
Il 23 luglio 2024 scrivevamo questo: occorre «un tavolo multidisciplinare, in cui coinvolgere Società della Salute e Università degli Studi di Firenze, magari anche Regione Toscana, con progetti su cui chiedere anche copertura economica, perché sappiamo quanto stiano aumentando diseguaglianze, precarietà e fragilità, soprattutto nei maggiori centri urbani dove il rischio di marginalità cresce visibilmente».
Nell'emotività che attraversa le prime ore che seguono una notizia, ci sentiamo di invitare tutto il sistema istituzionale a un cambio radicale di approccio, dando solidarietà a chi vive direttamente legate all'incendio di stanotte.
"Ecco cosa rimane della libreria di Marco nel sottopasso delle Cure. Stanotte qualcuno gli ha dato fuoco, con molta cura e preparazione, visti gli esiti. Ecco cosa produce la cultura del securitarsimo e del disprezzo della persona. Si tratta di un atto violento compiuto da chi pretende il "decoro" nella vita degli altri e che definisce "degrado" l'esistenza non normata delle persone."
Coraggio Marco, Fuori Binario è con te!