
La regione sblocca dei fondi per la realizzazione di nuovi spazi di co-housing presso il villino “Casa Rossa” a Pontassieve. Come ha comunicato, tramite una lettera, l’Assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, sono stati messi a disposizione dalla Regione Toscana circa 1 milione e 300 mila euro di finanziamenti per il Comune di Pontassieve, per aver vinto un bando del 2013, presentando un progetto di co-housing, nella cornice di un programma di misure sperimentali di edilizia residenziale pubblica, per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro. Saranno realizzati degli spazi multifunzionali di coabitazione presso la struttura “Casa Rossa”, in via Aretina, (vicino all’Istituto E. Balducci), di proprietà del Comune. Le residenze ricavate saranno destinate all’emergenza abitativa dei cittadini; con la partizione dei locali in una serie di mini appartamenti con spazi comuni, come la cucina, il soggiorno o la lavanderia, che saranno offerti in maniera temporanea a famiglie che hanno subito sfratti esecutivi. Con "Casa Rossa" sarà così possibile dare modo e tempo a nuclei familiari bisognosi di trovare nuovi alloggi. Infatti bandi per gli alloggi pubblici o per i contributi agli affitti, sono strumenti di sostegno efficaci per chi ha emergenze abitative, ma non molto tempestivi nell’assegnazione; chi ne avrà diritto, avrà così la possibilità di alloggiare temporaneamente in locali adeguati, fino alla risoluzione delle propria ricerca di un tetto. Il progetto prevede la realizzazione di alloggi secondo la modalità del co-housing, come richiesto dal bando. Una nuova strategia abitativa di sostenibilità secondo cui gli appartamenti sono composti da alloggi privati, con annessi spazi interni o esterni, destinati all'utilizzo comune tra i diversi nuclei familiari. L’obiettivo operativo del progetto è raggiungere la Classe Energetica di livello “A”, secondo criteri di efficienza energetica, bioedilizia, bioarchitettura, recupero di materiali, impianti a basso utilizzo di energia e impatto ambientale, la raccolta delle acque meteoriche per uso irriguo, la raccolta differenziata e il compostaggio. Sarà inoltre l’occasione per intervenire sull'area verde adiacente alla struttura, sempre di proprietà comunale. Le ambizioni dell’intervento sono anche di carattere psico-sociale, impegnandosi nel creare inclusione, sinergia ed empatia tra gli abitanti; cercando piuttosto di limitare le tradizionali dinamiche di vicinato, tra inquilini già in situazioni difficili e stressanti, che usano spazi in modo esclusivo, del tutto individualistico; che possono sfociare più facilmente in episodi di conflitto, ghettizzazione, o sociopatie.