2 APR 2025
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L’incredibile viaggio di “Rosetta” verso lo spazio

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L’incredibile viaggio di “Rosetta” verso lo spazio L’incredibile viaggio di “Rosetta” verso lo spazio © n.c.
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Dalla cultura dell’olio (sabato 14 gennaio 2017) allo spazio infinito dell’universo il passo è stato breve e così martedi scorso 22 febbraio 2017, durante una conferenza a Villa Il Palagio organizzata dal Rotary Club Mugello, i soci, gli amici, gli ospiti, la stampa locale, si sono addentrati in un mondo lontano, ma ormai in essere in tutti i suoi moderni aspetti tecnologici. Infatti, ospite di eccezione, l’Ing. Michele Ippolito, direttore manufacturing & supply chain-space & airborne division di Finmeccanica, il quale presentato agli astanti da Sauro Vallucci, giovane presidente dell’associazione filantropica mugellana, ha relazionato del leggendario viaggio di “Rosetta”, modulo avveniristico lanciato nel 2004 e giunto a destinazione nel 2016 verso una cometa a 500 milioni di chilometri di distanza. È’ stata rincorsa, spiata da vicino - questo il succo della dotta conferenza di Ippolito - , giungendo al momento di toccarla. La cometa  67P/Churyumov-Gerasimenko è infatti "a portata di sbarco" per la missione Rosetta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Eravamo al momento della verità, dopo i dieci anni di viaggio di una delle missioni spaziali più ambiziose della storia. Rosetta, che da agosto sta "scortando" la cometa, ha sgangiato il lander Philae, un modulo automatico che andrà a posarsi sulla superficie del nucleo cometario. La discesa, che durerà quasi sette ore, è stata pianificata nei minimi dettagli dal team scientifico e dal controllo missione dell'European Space Operation Centre (ESOC) di Darmstadt. L'intera operazione è una delle più complesse mai tentate storia dell'esplorazione spaziale: Rosetta si trova infatti a oltre 500 milioni di chilometri da noi, e i comandi inviati dalla Terra impiegano quasi mezz'ora per raggiungere la sonda. Ciò significa che è impossibile guidare "in diretta" la discesa, e quindi Philae dovrà cavarsela da solo fino al sito di atterraggio. È la prima volta nella storia che un congegno costruito dall'uomo sbarca sul nucleo di una cometa. Con un po' di fortuna, avvisano gli scienziati, Philae concluderà questo "accometaggio" con successo e inizierà a raccogliere dati fondamentali per studiare le comete, considerate dei preziosi testimoni della formazione del Sistema Solare. Purtroppo non è stato così – come ha spiegato con dovizia di particolare l’ing. Ippolito -, poiché per varie ragioni, il lander Philae si è incastrato in un canalone della cometa distante dal punto dove doveva atterrare. Ma nonostante tutto con questo handicap finale, la missione ha ottenuto uno straordinario successo. Applausi finali davvero scroscianti. Dopo alcune domande dei presenti, si è conclusa questa dotta ed affascinante conferenza che ha tenuto tutti incollati sulle sedie e lo sguardo sulle eccezionali figure proiettate all’uopo. Molto bello ed estremamente interessante. Per dovere di cronaca ricordiamo che sono entrati a far parte del Rotary Club Mugello il Generale in pensione dei carabinieri dott. Desiderio Naldoni e il geom. Gianluca Lavacchini. Auguri e buon lavoro. Foto 2. Il complesso di “Rosetta” verso l’infinito alla ricerca della sua cometa. Foto 3. La gioia dei tecnici quando “Rosetta” si posò sul suole della cometa dopo un viaggio di dieci anni con 500 milioni di chilometri.

 

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