
La situazione a Vicchio e in tutto il Mugello resta critica dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il territorio. Il sindaco Francesco Tagliaferri, in prima linea nella gestione dell’emergenza, lancia un appello al Governo affinché venga riconosciuto immediatamente lo stato di emergenza nazionale, recependo la richiesta già avanzata dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
“Siamo stati colpiti duramente – spiega Tagliaferri – con danni ingenti e incalcolabili a territorio, cittadini, aziende agricole e imprese. Siamo in ginocchio, ma vogliamo rialzarci. Stiamo lavorando senza sosta da giorni, ma questa emergenza straordinaria richiede risorse straordinarie per permettere al Mugello di ripartire.”
Frane, strade dissestate e rischio idrogeologico
La conta dei danni è appena iniziata, ma il bilancio è già pesante. L’Appennino mugellano è devastato, con oltre 40 frane di varia entità che stanno mettendo a rischio la viabilità. Anche se al momento la situazione non ha compromesso completamente gli spostamenti, il pericolo di nuovi cedimenti è altissimo.
Squadre comunali, tecnici e Protezione Civile sono impegnati senza sosta nel ripristino delle aree colpite. Mezzi della Città Metropolitana e della Regione Toscana stanno intervenendo per liberare le frane più gravi e mettere in sicurezza il territorio. “Ringrazio il presidente Giani per la vicinanza e il supporto garantito alla nostra comunità – aggiunge Tagliaferri – così come la Protezione Civile del Mugello e tutti i volontari che stanno lavorando incessantemente”.
Le operazioni più urgenti riguardano la messa in sicurezza delle frane, la riparazione degli argini rotti e la pulizia degli alvei di fiumi e torrenti, dove l’accumulo di detriti rappresenta un pericolo gravissimo in vista di nuove allerte meteo.
Cittadini isolati e aziende sommerse dal fango
Nei punti più critici del territorio, 32 persone sono ancora isolate e 11 sono sfollate. “Stanno bene e non hanno necessità urgenti, ma il disagio aumenta con il passare dei giorni”, spiega il sindaco.
Particolarmente preoccupante la situazione della frazione Il Poggiolino, dove 28 persone sono bloccate da venerdì a causa di una frana che ha reso impraticabile la viabilità di accesso. Il Comune è al lavoro per creare un percorso alternativo che permetta di collegare temporaneamente la località.
Ma l’emergenza non riguarda solo i residenti: la zona artigianale e industriale ha subito danni gravissimi, con molte aziende ancora sommerse dal fango. “Anni di investimenti e sacrifici di imprenditori e lavoratori sono stati spazzati via – sottolinea Tagliaferri – e i lavori di pulizia e ripristino non sono ancora terminati. Non sappiamo ancora l’ammontare totale dei danni, ma sarà enorme. Come Comune stiamo predisponendo una ricognizione ufficiale per tutelare aziende e lavoratori, collaborando con le associazioni di categoria per affrontare questa crisi”.
Solidarietà e volontari in azione
Nonostante le difficoltà, la comunità di Vicchio sta reagendo con grande spirito di solidarietà. Da giorni, volontari e cittadini sono al lavoro per spalare fango e detriti, un aiuto prezioso per chi ha visto la propria casa o la propria attività sommersa dall’alluvione.
“Grazie a tutti coloro che si stanno rimboccando le maniche per aiutare la nostra comunità – conclude Tagliaferri – ma da soli non possiamo farcela. Abbiamo bisogno di un intervento immediato del Governo, perché senza aiuti concreti sarà impossibile risollevarci da questa catastrofe.”