
L’Assemblea legislativa della Toscana ha approvato una mozione volta a garantire l’universalità del servizio di refezione scolastica, con l’obiettivo di evitare discriminazioni tra i bambini. L’iniziativa, promossa dal consigliere Vincenzo Ceccarelli (Pd), nasce in seguito al caso di Montevarchi, dove alcuni alunni hanno ricevuto solo pane e olio a causa del mancato pagamento delle rette da parte dei genitori.
La mozione, approvata con 21 voti favorevoli, impegna la Giunta regionale a sollecitare l’amministrazione comunale affinché venga rivisto il regolamento e siano garantiti pasti completi a tutti gli studenti. Inoltre, si propone di avviare un confronto con le amministrazioni locali per individuare modelli di gestione inclusivi, che evitino qualsiasi forma di emarginazione sociale.
Numerosi consiglieri regionali hanno espresso preoccupazione per l’accaduto, sottolineando la necessità di tutelare i minori da qualsiasi forma di discriminazione. La consigliera Lucia De Robertis (Pd) ha definito l’episodio “vessatorio e discriminatorio”, mentre Irene Galletti (M5S) ha evidenziato la necessità di trovare soluzioni che non ledano la dignità dei bambini, pur affrontando il problema dei mancati pagamenti.
Dall’opposizione, Elisa Tozzi (FdI) ha proposto di rinviare la mozione in commissione per ampliare la discussione al tema della sicurezza alimentare nelle mense scolastiche, in riferimento al recente caso di intossicazioni per sospetta salmonella. Tuttavia, altri consiglieri, tra cui Cristiano Benucci (Pd), hanno ribadito l’urgenza di intervenire su un regolamento comunale ritenuto inadeguato.
Cristina Giachi (Pd) ha sottolineato che il ruolo delle istituzioni è quello di combattere ogni forma di disuguaglianza, criticando l’approccio adottato dall’amministrazione di Montevarchi. Secondo la consigliera, è necessario promuovere un modello di gestione più equo, che garantisca a tutti i bambini pari opportunità e dignità, indipendentemente dalla situazione economica delle famiglie.