La mostra dedicata al pittore Francesco Galeotti, che si è chiusa il 1° dicembre 2024 alla Loggetta di Brisighella, è stata un autentico successo di pubblico. Curata da Elisabetta Zambon e Rodolfo Ridolfi, l'esposizione ha attirato numerosi visitatori, interessati a scoprire o riscoprire l'arte di un pittore che ha saputo coniugare fantasia e forza espressiva in modo unico.
L'inaugurazione dell'evento è stata arricchita da una lectio magistralis della professoressa fiorentina Cecilia Filippini, che ha offerto una lettura profonda delle opere di Galeotti. La critica ha evidenziato la "forza" delle sue creazioni, che si distinguevano per l'uso di colori intensi e per la ricchezza di elementi compositivi, come nel caso di opere iconiche come Il Teatro delle gallinelle e L’Albero della vita, caratterizzati da varianti fantasiose e piene di vita.
Filippini ha anche ricordato come la forza del pittore risieda nelle sue scelte artistiche coraggiose, specialmente durante gli anni di prigionia in Egitto (1943-1947), quando Galeotti iniziò a dipingere per superare il dolore. Come lo stesso artista ha scritto nel suo Inizio all'arte, fu proprio allora che decise di "riprendere quelle ombre" per trasformarle, dando loro ciò che mancava. Le sue parole, che richiamano alla mente il racconto di Plinio il Vecchio sull'origine del ritratto, si sono tradotte in opere vibranti e piene di emozione.
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Galeotti amava profondamente ciò che dipingeva, infondendo vita nelle sue rappresentazioni di animali, piante, fiori e cieli. Ogni elemento, dai girasoli agli alberi, dalle faraone ai pesci nei fiumi, sembra emanare un amore profondo per la vita stessa. La sua pittura non è mai banale, ma è un atto di ricerca quotidiana, un esercizio rigoroso che sfida i confini visivi e sonori della realtà. Galeotti stesso lo affermava: “guai a me se lascio un giorno senza un segno”, richiamando il celebre detto di Apelle: “nulla dies sine linea” (nessun giorno senza una linea).
Il legame tra pittura e musica è evidente anche nelle sue opere, che, con la loro intensità di colori e forme, sembrano risuonare di melodie e suoni che arricchiscono l'esperienza visiva. La mostra ha permesso ai visitatori di riscoprire la bellezza della vita quotidiana attraverso lo sguardo appassionato di Galeotti, che con la sua arte ci invita a guardare il mondo con occhi nuovi, più attenti e pieni di entusiasmo.