
E' iniziata la raccolta firme, per un referendum consultivo sull'organizzazione dei servizi sanitari. Chi volesse firmare, oltre a banchini itineranti, potrà farlo all'ufficio anagrafe dei Comuni del Mugello. A renderlo noto il Comitato promotore referendum consultivo sanità, Mugello.
Il comitato ritiene importante un referendum consultivo sulla sanità dopo 10 anni dalla riforma del 2015, che in Toscana ha portato ad avere per l'organizzazione sanitaria, da 12 Aziende Sanitarie Locali a tre grandi ASL di area vasta. Questa riorganizzazione ha portato secondo i promotori della raccolta più problemi che benefici;
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Mancato risparmio economico: esperienze nazionali e internazionali dimostrano che le macrofusioni organizzative in sanità, nella maggior parte dei casi, aumentano i costi anziché ridurli. E noi lo abbiamo toccato con mano.
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Peggioramento della qualità dei servizi: la centralizzazione ha aumentato la complessità organizzativa, riducendo il controllo sui servizi e la partecipazione democratica delle comunità locali.
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Disagi per i cittadini: la riforma ha allungato i tempi di attesa, reso più difficile l’accesso ai servizi sanitari e aumentato la mobilità sanitaria verso altre regioni.
Le dichiarazioni del Comitato
"I risultati della riforma: cosa è accaduto in questi 10 anni? A distanza di un decennio, possiamo affermare che la situazione è peggiorata in diversi aspetti chiave;
Aumento della privatizzazione della sanità: molti cittadini sono costretti a rivolgersi al settore privato per ottenere cure in tempi ragionevoli.
Difficoltà di accesso ai servizi sanitari: circa 200.000 cittadini toscani (fonte ISTAT) hanno rinunciato alle cure per motivi economici.
Riduzione dell’attrattività degli ospedali toscani: cresce la mobilità sanitaria verso altre regioni (fonte AGENAS).
Taglio di circa 1.000 posti letto negli ospedali pubblici della Toscana.
Liste d’attesa sempre più lunghe, con la chiusura di molte agende di prenotazione per carenza di offerta.
Depotenziamento degli ospedali di zona e delle aree disagiate.
Carenza di personale medico e infermieristico, aggravata dal blocco delle assunzioni e dal continuo esodo dei professionisti.
Sovraffollamento nei Pronto Soccorso, con tempi di attesa sempre più lunghi e difficoltà nel reperire posti letto per i ricoveri.
Le criticità della sanità regionale non sono solo una percezione dei cittadini, ma sono state evidenziate anche dalla Corte dei Conti nel 2022. Il rapporto ha rilevato gravi problemi nella gestione del Servizio Sanitario Regionale, tra cui:
Aumento dei costi dell’indebitamento.
Mancato raggiungimento degli obiettivi di risparmio su farmaci e dispositivi medici.
Carenza di trasparenza e difficoltà di coordinamento tra le aziende sanitarie.
La stessa Corte ha invitato la Regione Toscana a intervenire per risolvere queste criticità e migliorare la gestione del sistema sanitario.
Questo referendum consultivo, non risolverà in un primo momento queste problematiche, ma sarà comunque un primo passo per dire con forza:
I servizi sanitari devono essere organizzati per rispondere alle esigenze delle persone che abitano i territori, e solo un'organizzazione democratica e capillare potrà assicurarlo!"