1 APR 2025
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Mugello dopo l'emergenza meteo. Riaprono strade e ferrovie con limitazioni

Durante un incontro istituzionale con Anas, Autostrade, Trenitalia e RFI, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha...

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Viabilità - Immagine di repertorio Viabilità - Immagine di repertorio © N. c.
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A seguito degli eventi meteorologici eccezionali che hanno colpito il Mugello lo scorso 14 marzo, sono stati comunicati importanti aggiornamenti riguardo alla riapertura delle principali infrastrutture danneggiate. La SS 65 Bolognese, che collega Firenze al Mugello, sarà riaperta con limitazioni e senso unico alternato da venerdì 28 marzo. Anche la SR 302, che va da Marradi a Borgo San Lorenzo, sarà riaperta al traffico, sempre con restrizioni, entro una decina di giorni. Per quanto riguarda la rete ferroviaria, il tratto tra Contea e Rufina sulla linea Firenze-Borgo San Lorenzo via Pontassieve sarà riattivato il 28 marzo, mentre la riapertura della linea tra San Piero a Sieve e Borgo San Lorenzo è prevista tra il 10 e il 15 aprile. Tuttavia, non sono ancora definite le tempistiche per il ripristino del tratto tra Borgo San Lorenzo e Marradi, dove si sono verificati danni più gravi.

Durante un incontro istituzionale con Anas, Autostrade, Trenitalia e RFI, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l'importanza di dichiarare lo stato di emergenza nazionale per ottenere risorse aggiuntive e garantire la riparazione delle infrastrutture danneggiate. Giani ha anche espresso l'intenzione di sviluppare un "piano speciale per il Mugello", volto a contrastare lo spopolamento e a sostenere lo sviluppo economico dell'area. Nonostante i segnali positivi, come la riapertura delle strade e della ferrovia, rimangono ancora molte criticità, tra cui l'alto costo degli interventi di somma urgenza, che ammontano a milioni di euro.

Inoltre, l'assessore regionale alla difesa del suolo, Monia Monni, ha sottolineato la necessità di un intervento urgente per affrontare l'erosione e le frane, con l'obiettivo di evitare ulteriori danni e il rischio di spopolamento. Tra i problemi più gravi, è stato evidenziato l'incidente a Palazzuolo sul Senio, dove una frana ha aperto una discarica degli anni '70, provocando la dispersione di rifiuti nel fiume Rovigo. La situazione è complessa e richiede interventi accurati e coordinati.

L'assessore regionale alle infrastrutture, Stefano Baccelli, ha infine sottolineato che, sebbene siano previsti miglioramenti a breve termine, la viabilità e il trasporto ferroviario rimangono problemi cruciali, con la necessità di un piano complessivo che integri la viabilità, la mobilità e la sicurezza idrogeologica per prevenire futuri isolamenti.

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