30 MAR 2025
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L'olio nel Mugello, stato attuale e prospettive. Foto e cronaca da Rotarolio 2018

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L'olio nel Mugello, stato attuale e prospettive. Foto e cronaca da Rotarolio 2018 L'olio nel Mugello, stato attuale e prospettive. Foto e cronaca da Rotarolio 2018 © n.c.
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La premessa in questo resoconto è quella che lo scrivente di queste note non si intende di olio, della sua coltura, delle sue caratteristiche, al contrario di tanti piccoli e medi imprenditori in questo settore sul territorio mugellano, presenti al convegno organizzato sabato scorso 20 gennaio 2018 dal Rotary Club Mugello in occasione della 16esima edizione di Rotarolio, uno dei “service” più prestigiosi dell’associazione filantropica mugellana, la quale due giorni prima, mercoledì 17 gennaio 2018, aveva sigillato con il suo contributo il restauro di una bella tela del ‘600 del Convento del Bosco ai Frati. Un convegno quindi di grande interesse, che è uscito dal vecchio binario dove venivano presi in considerazione solamente i soci che producevano olio sul territorio del Mugello e del territorio fiorentino, allargando il raggio d’azione e andando a scoprire e scovare i tanti piccoli e medi produttori, molto numerosi come abbiamo notato, nelle sale di Villa Pecori Giraldi dove appunto si svolgeva il convegno. La cronaca ci ricorda che dopo il saluto e i ringraziamenti dell’avv. Elio Roselli, presidente del Rotary Cub Mugello, l’intervento del sindaco Paolo Omoboni (sia come presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello, sia come sindaco di Borgo San Lorenzo) e la prefazione del dott. Stefano Santarelli (direttore del Gal Start srl) sul tema “Il territorio del Mugello e le prospettive di sviluppo rurale” (con tutte le norme legislative), ecco il punto “focale” della serata, l’intervento cioè della dott.ssa Fiammetta Nizzi Grifi, responsabile tecnico del Consorzio Olio Dop Chianti Classico, che ha dissertato sul tema “gli orizzonti di miglioramento della (moderna) olivocoltura in Mugello - aspetti agronomici e di tecnica produttiva”. La relazione della gentile signora Fiammetta Nizzi Grifi, ci è parsa (anche a noi totalmente ignoranti su questo tema), estremamente interessante, così come speriamo che sia stata per i produttori presenti. Siamo venuti a conoscenza quella che era la raccolta di tanti anni orsono, come veniva eseguita, quanti ettari erano coltivati ad olio (256.000 ettari) e addirittura il numero delle piante (26 milioni, incredibili!), il terreno come tenerlo, come lavorarlo, come curare la pianta, la potatura, i tralci, il tipo di macchine per la raccolta, insomma tutto quel piccolo-grande mondo che girava intorno all’oliva. Poi nel tempo (2010 non molto lontano), una drastica riduzione dell’alberatura a 15 milioni, andando incontro a costi elevati, ma compensati dalla qualità che negli ultimi anni, vedi il Chianti, è riuscito ad ottenere ed elevare. Nel Mugello, ha sottolineato Nizzi Grifi, per la sua conformazione collinare, per il clima, la quantità non è eccelsa ma la qualità è molto alta, ma ci potrebbero essere condizioni che possono permettere una quantità consistente di alberatura e quindi una maggiore produzione, con prospettive molto interessanti per il territorio di casa nostra. Le esposizioni dei relatori ufficiali, segnatamente di Nizzi Grifi, sono stati motivo di alcuni e diversificati interventi da parte dei presenti, segnatamente dai produttori locali, piccoli e medi, presenti al convegno ed invitati dalla giuria tecnica. Non è facile entrare in tutti i contesti portati alla luce, con fervore, con schiettezza, con dati di fatti, con realismo, anche con piccole e larvate polemiche - vedi la filiera brisighellese - (bravo l’avv. Roselli nel riportare il tutto sui binari giusti), poiché ognuno ha portato testimonianze del proprio lavoro, della propria passione, dei propri sacrifici. Certo che ognuno coltivi il proprio orticello, perché il mondo mugellano in questo settore, produce oli ottimi e di alta qualità, ma non può certo competere con altri territori. Manca ad esempio un Frantoio collettivo, come è stato detto, ma forse in questo convegno si è aperta una strada, se pur stretta, di una compartecipazione unitaria che possa far decollare una terra, segnatamente di mezza ed alta collina, in cooperative allargate e compartecipi. Vedremo, intanto il sasso è stato gettato. Per non disperdere memoria le venti aziende presenti a questo 18° Concorso erano le seguenti: Azienda Agraria Pianacci di Giuseppe Pietracito; Azienda Agraria Le Campora di Mariangela Milanese; Azienda Agraria Fattoria I Ricci di Cecchini Caterina; Azienda Agraria Giulio Capetti; Azienda Agraria Collina di Isabella Lapucci; Azienda Agraria Palanti Silvia; Azienda Agraria il Palazzaccio di Pasquini Maurizio; Azienda Agraria Il Poggio Alle Ville di Edelmann Raffaele; Azienda Agraria Ronta di Malaj Aurim; Azienda Agraria Casali di Dario Berti; Azienda Agraria Campatoli di Faliero Baggiani; Azienda Agraria Pimagiore di Baggiani Nicoletta; Azienda Agraria Valdastra di Adriano Borgioli; Azienda Agraria Andrea Tani Santa Maria a Vezzano; Azienda Agraria Fievile di Belli Giovanni; Azienda Agraria Frascole di Lippi Enrico; Azienda Agraria il Pozzo di Checchi Dario; Azienda Agraria Munastra Fabrizio di Barberino; azienda Agraria Renzo Bartolini a Pulicciano. Alcuni produttori, sono semplicemente privati, non sono titolari di Aziende Agricole, solamente appassionati, ma li abbiamo voluti annoverare sullo stesso piano protocollare. Mentre per la giuria tecnica non ci sono stati vincitori, nella classifica dei cinque finalisti la Giuria Popolare ha dato la vittoria all’Azienda Agraria Valdastra di Adriano Borgioli, ricordando per dovere di cronaca che le altre aziende premiate sono state La Campora di Mariangela Milanesi, Poggio Alle Ville di Edelmann Raffaele, Frascole di Lippi Enrico e Munastra Fabrizio di Barberino di Mugello. Dato che le foto da pubblicare erano molte a parte quelle istituzionali, abbiamo tirato a…sorte, così siamo tranquilli con la nostra coscienza. Foto 1 (in alto): Il tavolo della presidenza; da sinistra dott. Stefano Santarelli, direttore del Gal Start srl; avv. Elio Roselli, presidente del Rotary Club Mugello; al microfono Paolo Omoboni, presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello e sindaco di Borgo San Lorenzo; dott.ssa Fiammetta Nizzi Grifi, responsabile tecnico del Consorzio Olio Dop Chianti Classico. Foto 2 (qui sopra): Renzo Bartoloni (Pulicciano) Foto 3: Caterina Cecchini (Rostolena) Foto 4: Giuseppe Pietracito ( Pianacci) Foto 5: Dario Berti (Casali) Foto 6: Adriano Borgioli (Valdastra), primo classificato per la giuria popolare. Foto 7: Fine ‘800 (1883 ca.). La raccolta delle olive nel Mugello, tanti, tanti anni orsono (Archivio Giovannini) (Foto e archvio A.Giovannini)

 

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