30 MAR 2025
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Pietro Annigoni. Grande mostra nei 25 anni dalla morte. Info e recensione...

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Pietro Annigoni. Grande mostra nei 25 anni dalla morte. Info e recensione... Pietro Annigoni. Grande mostra nei 25 anni dalla morte. Info e recensione... © n.c.
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In occasione del 25 Anniversario della morte del grande maestro Pietro Annigoni (1988-  2013), l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con la collaborazione di Enti, Istituti, Amministrazioni Municipali, Poli Museali, varie personalità dell’Arte e della Cultura, etc, etc, ha allestito ed inaugurato una grande mostra postuma dedicata al Maestro Pietro Annigoni (Milano 1910 - Firenze 1988), negli splendidi saloni della sede dell’Ente nel Palazzo Pucci in via Bufalini, dopo la cerimonia commemorativa tenutasi nello splendido salone di Palazzo Portinari dove troneggia un magnifico monumentale organo, ingentilito da splendidi affreschi ivi esposti di Francesco Furini, insigne pittore, che fu parroco nel ‘600 della chiesetta mugellana di Sant’Ansano a Monteaceraia in comune di Borgo San Lorenzo. Ecco alcuni medaglioni recensivi di questa  significativa pagina culturale. 

 Biografia del Maestro tratta dal Sito Web Museo Bardini-Peyron – Firenze

 Pietro Annigoni è nato a Milano il 7 giugno 1910 e morto a Firenze il 28 ottobre 1988. Trasferitosi con la famiglia a Firenze nel 1925, vi rimarrà tutta la vita e qui sarà il centro della sua formazione artistica e della sua lunga attività di pittore e maestro di arti grafiche. Nel 1927, concluse le scuole superiori, accede all’Accademia di Belle Arti. Sono anni importanti per il formarsi della sua personalità, per le amicizie più durature, e per lo svilupparsi di quell’ansia di conoscere che farà di lui un uomo di vastissima cultura. Nel 1937 sposa Anna Maggini dalla quale avrà due figli: Benedetto e Ricciarda. Nel 1947 insieme a Gregorio Sciltian, ai fratelli Antonio e Xavier Bueno e altri firma il “Manifesto dei Pittori Moderni della Realtà”, ponendosi in aperto contrasto con l’arte astratta e le varie correnti informali sorte in quel periodo. Ma solo Annigoni sarà coerente fino in fondo con i canoni del realismo pittorico. Negli anni ’50 e ’60 esplode la sua notorietà a livello planetario specie come autore di ritratti di grandi personalità. Viaggiò moltissimo in ogni parte del mondo: dall’Europa all’India, dal Sud Africa al Messico al Sud America, alla costante ricerca di temi di ispirazione e spinto da una insaziabile curiosità di conoscere. Nel 1969 si spenge la prima moglie. Si risposerà successivamente con Rossella Segreto che sarà la fedele compagna dell’ultima parte della sua vita. Pietro Annigoni, conosciuto come il “Pittore delle Regine”, è in realtà un artista completo che ha saputo spaziare su un ampia gamma di tecniche e soggetti: paesaggi, scene figurate, nature morte, realizzate con terre grasse, colori ad olio, affresco, tecniche grafiche come la litografia, l’acquaforte ecc. Annigoni, che non ha mai fatto compromessi, considerando il suo un impegno etico prima ancora che estetico, divide tutt’ora la critica tra chi lo considera un interprete troppo legato al passato e chi ne riconosce il valore di testimone straordinario del nostro tempo pur con gli strumenti della tradizione.

 La commemorazione e l’inaugurazione della mostra

 Il rivedere certi ambienti (Palazzo Portinari nell’omonima via, Palazzo Pucci in via Bufalini,  dove ha sede l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze), dopo averci lavorato per oltre 30 anni, fa veramente effetto,  ma l’emozione è stata più grande quando invitati per presenziare unitamente a centinaia di alte personalità dell’arte, della cultura, della finanza, delle amministrazioni civiche, dell’editoria, militari e religiose, e non per ultimo personalità storiche e museali, in occasione di una grande mostra postuma denominata “Pietro Annigoni-presenza di un Artista”, in occasione del 25° Anniversario della scomparsa (1988-2013), di uno dei più grandi artisti del ‘900 italiano, europeo e continentale, come appunto lo era il Maestro Pietro Annigoni, che abbiamo avuto il grande onore e privilegio di averlo conosciuto a Borgo San Lorenzo, quando il maestro, nel 1960,  presiedeva la Giuria del “Primo Premio Mugello” di pittura. Con il coordinamento di Emanuele Barletti (apriamo una breve parentesi; il nonno materno, Loris Mannori, dipendente amministrativo negli anni ’40, dell’Industria della So.ter.na di Borgo San Lorenzo, riuscì a nascondere e salvare due impiegate ebree. Di questo gesto nobile, Loris Mannori nonno di Emanuele Barletti, è in predicato di essere riconosciuto ”Giusto fra le Nazioni” - ndr), dicevamo con il coordinamento di Emanuele Barletti, curatore e “deux machina” di tutta la complessa organizzazione, la cerimonia commemorativa è iniziata (spaccato il minuto d’inizio delle 16,30: un record!), con l’intervento di Giampiero Maracchi, presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Carlo Della Pepa, sindaco di Ivrea, Cristina Acidini, soprintendente  Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Giampaolo Costamagna, segretario generale della Fondazione “Croff-Guelpa” della città di Ivrea e ovviamente il commosso intervento di saluto e di ringraziamento a tutti i presenti  della Signora Rossella Segreto vedova del grande maestro, (presente anche la figlia Ricciarda), i citati relatori ognuno nel loro specifico settore hanno portato a conoscenza  tutte le motivazioni di questa mostra e quello che sarà il futuro della stessa quando sarà ospitata nel Palazzo Ducale di Ivrea (ecco il motivo della presenza del sindaco e del segretario generale, di Ivrea alla fondazione “ Croff-Guelpa”), dove sono custodite pitture e disegni del maestro Pietro Annigoni. L’ultimo intervento rigorosamente in inglese, è stato il commovente ricordo della Signora Patricia Rawilings, membro del Parlamento Inglese, il cui ritratto eseguito dal Maestro Pietro Annigoni nel 1954, è esposto in questa grande mostra postuma, quindi “dulcis in fundo” i ringraziamenti da parte di Emanuele Barletti per tutti coloro che hanno attivamente collaborato, la manifestazione si è poi spostata come sopra scritto nei saloni di Palazzo Pucci dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in via Bufalini. La mostra perfettamente allestita in tutti i particolari, porta una visione completa ad ampio respiro, nel senso che i dipinti, i disegni, le iconografie, i documenti e quant’altro sono godibili e il visitatore (la mostra, ad ingresso libero, potrà essere visitata con il normale orario dell’Istituto Ente CRF), con parsimonia di tempo si renderà conto, a parte la preziosità della mostra, la storia incredibile e straordinaria di Pietro Annigoni. In questa occasione l’Editrice Polistampa dell’amico Mauro Pagliai, ha dato alle stampe una esauriente  monografia “ Pietro Annigoni - presenza di un artista” (pagg. 240 – 7 capitoli - centinaia di illustrazioni - € 16), a cura di Emanuele Barletti con la collaborazione di Arabella Cifani e Franco Monetti, testi di Sabrina Baldanza, Paolo Caleri, Giuseppe Cardillo, Thyge Christian Fons, Michela Morelli, Modestino Romagnolo, Lorenza Santa, Pekka Tarkka, Emanuela Torriani. La prefazione è del sindaco di Firenze Matteo Renzi e la presentazione del Prof. Giampiero Maracchi. Un invito particolare a tutti gli artisti e i pittori  del Mugello, Alto Mugello e Val di Sieve di visitare questa significativa mostra di un artista che ha onorato la nostra terra; la terra di Giotto, del Beato Angelico, di Andrea del Castagno, di Francesco Furini e per ultimo, fra i tanti, di Galileo Chini. 

 Presenza di Pietro Annigoni nel Mugello

 Pietro Annigoni era molto innamorato del Mugello; ospite sovente volte della nobildonna Margherita Venerosi Pesciolini nella Villa di Lama fra Borgo San Lorenzo e Vicchio (attualmente di proprieta Cavini-Rook),che ha dipinto diverse volte ne respirava l’aria salubre, il paesaggio, il panorama che spaziava in dolci declivi circondato da colline verdeggianti con la visione di castelli, pievi, ville e casali, soprattutto l’alta torre medievale di San Martino a Vespignano dove la storia ci  ricorda, che ivi, fu battezzato il sommo Giotto. Era l’epoca dove ancora la secolare civiltà contadina era ben salda  nelle terre mugellane, prima di scomparire del tutto, e il maestro con la sua monumentale bicicletta si dilettava a pitturare quello che la natura mugellana gli offriva;e le sue mete erano tante. Si innamorò di Castagno d’Andrea dipingendo negli anni ’50 quel meraviglioso Cristo Crocifisso all’interno della chiesetta di San Martino; faceva tappa alla trattoria di Cencio di Lorini in piazza del Mercato a Borgo San Lorenzo per assaporare la famosa “lonza” in umido o i tortelli e i maccheroni all’anatra e la cacciagione (era un appassionato di caccia), dalla mitica Teresa di Barubiani a La Gracchia sotto Lama; prendeva un buon caffè con gli amici borghigiani al Bar Valecchi nel Corso ricordato come il “ Bar della Scienza!!”; andava a far visita a Dicomano all’amico pittore Paolo Galli (ricordato come il “pittore pazzo”, ma non lo era; era solamente un eufemismo che gli appioppò nostro padre Amilcare in un articolo su la Nazione), ed agli altri amici pittori Muti, Mattioli e Bini a Vicchio; fu eletto presidente della giuria del Primo grande “Premio Mugello”, che si svolse a Borgo San Lorenzo nel 1960 e dove giunsero ben 600 pittori da tutta Italia; dipinse in affresco una splendida ragazza che abitava nella Villa Martini Bernardi a Rabatta (ricordiamo che aveva una lunga treccia di capelli che gli cadevano dolcemente sulle spalle; era bellissima!!); la galleria d’arte “ La Medicea” di cui ne era direttore nostro fratello Renzo Giovannini, (in quel periodo a San Piero a Sieve), gli dedicò nel 1973, una bella mostra intitolata “ Pietro Annigoni e i pittori dell’area mugellana” (che successo!!), la stessa galleria “Medicea” allestì nell’anno 1985 addirittura tre mostre di Annigoni. La prima (23 febbraio/ 13 marzo 1985), alla Galleria dell’Antiquariato a Vigevano; la seconda (dal 12 al 24 marzo 1985), al Centro d’Arte Santa Barnaba a Milano: quindi la terza (27 aprile/ 12 maggio 1985), nel Palazzo Anselmi a Viterbo. La mostra di Viterbo, con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Viterbo, fu curata dal signor Alcide Palumbo, grande appassionato di pittura e fine intenditore,  molto amico del direttore della galleria “ La Medicea”, ed ebbe un grande successo. Il ricordo quindi di Pietro Annigoni a 25 anni dalla scomparsa, nonostante alcune discrepanze avvenute a Villa Pecori Giraldi dove erano esposti molti disegni del maestro, è ancora vivo nel Mugello e non può esser diversamente. Un grande resta grande; il tempo non cancella, al contrario, cementa per sempre. (Aldo Giovannini)

Foto 0 (qui sopra): Il Maestro Pietro Annigoni  con il parroco di Castagno d’Andrea don Dino Poggi e il pittore Paolo Galli  

Foto 1 (qui sopra e in alto): Il Maestro Pietro Annigoni al Cavalletto ( dal libro “Pietro Annigoni – Presenza di un artista”- Edizioni Polistampa)

Foto 2 (qui sopra): Il tavolo della presidenza nel salone del Palazzo Portinari; da sinistra Emanuele Barletti, funzionario dell’Ente CRF di Firenze curatore della mostra, Giampaolo Costamagna, segretario  generale del Museo “Croff-Guelpa” di Ivrea,  Giampiero Marracchi ( presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze), Carlo Della Pepa (sindaco di Ivrea), Cristina Acidini soprintendente della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze), Rossella Segreto Annigoni.

 

Foto 3 (qui sopra): Particolare del pubblico presente nel Salone di Palazzo Portinari 

Foto 4 (qui sopra): Particolare del pubblico presente nei saloni di Palazzo Pucci dell’ Ente CRF dove è allestita la mostra postuma di Annigoni

Foto 5 (qui sopra): La grande tela raffigurante la Baronessa Stefania Von Kories. 

Foto 6 (qui sopra): Il curatore Emanuele Barletti, a destra, con il dott. Lodovico Gierut, presidente del Comitato Archivio Artistico Documentario di Lucca.    

 

Foto 7 (qui sopra): A sinistra l’editore Mauro Pagliai mentre parla a destra con lo scrittore  Cosimo Ceccuti

Foto 8 (qui sopra): Pietro Annigoni, seduto al tavolo della Giuria durante il Premio Mugello del 1960. A sinistra in piedi il sindaco di Borgo San Lorenzo Giuseppe Graziani, il giornalista e scrittore Amilcare Giovannini, segretario di giuria, il pittore Mario Lapi  con il figlio  Stefano e il critico d’Arte Prof. Francesco Piredda.

Foto 9 (qui sopra): Maggio 1985. Palazzo Anselmi a Viterbo. La mostra di Pietro Annigoni organizzata dalla galleria d’Arte “La Medicea”.

Foto 10: Il Museo di Ivrea dove sono custodite tante opere inedite di Pietro Annigoni, che facevano parte della collezione Croff.

 (Foto cronaca  e archivio di Aldo Giovannini – Foto Barletti Borgo San Lorenzo – Foto Valli Dicomano)

 

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Commenti 2
  • gilberto

    gentile redazione, leggere che la recensione su Annigoni da parte del signor Giovannini in tutti i link della Toscana ed oltre, fa veramente piacere. cos almeno tanti sapranno della presenza del Maestro nel Mugello.

    rispondi a gilberto
    mer 23 ottobre 2013 01:08
  • CARLO

    Pongo una semplice domanda, ma se il signor Giovannini non ci faceva conoscere ultimamente la storia della presenza di Giosu Carducci e successivamente di Pietro Annigoni nel Mugello, chi lo faceva! Grazie da un fiorentino tornato d'abitazione a San Piero nel Mugello.

    rispondi a CARLO
    sab 19 ottobre 2013 05:21