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Pompieri e mezzi 'vetusti'. Il sindacato replica al comandante provinciale

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Pompieri e mezzi 'vetusti'. Il sindacato replica al comandante provinciale Pompieri e mezzi 'vetusti'. Il sindacato replica al comandante provinciale © n.c.
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Una questione che a prima vista può apparire tecnica, ma che riguarda la sicurezza di tutti noi. Ecco quanto riceviamo quindi dal Conapo, il sindacato dei Vigili del Fuoco:

In riferimento a quanto dichiarato agli organi di stampa dal Comandante dei Vigili del Fuoco di Firenze ing. Claudio chiavacci, il sindacato autonomo CONAPO tiene a precisare che al momento è stato solo pubblicato un bando di fornitura da circa 18 milioni di euro, visionabile sul sito Istituzionale vigilfuoco.it per l'acquisto di n. 60 APS ovvero Auto Pompa Serbatoio (30 di piccole dimensioni e 30 di medie dimensioni) e n. 10 mezzi aeroportuali con termine per la ricezione delle offerte 29/09/2017. Come si può notare nessuna spesa è prevista per i mezzi AIB (Anti Incendio Boschivo) di cui il Comando di Firenze o è sprovvisto oppure è palesemente vicino alla messa fuori uso. Facciamo presente inoltre che questi investimenti oltre ad essere gravemente tardivi sono largamente insufficienti visto che sul territorio nazionale , senza contare i 12 nuclei elicotteri e le 23 sedi portuali, ci sono circa 730 sedi vigili del fuoco e francamente uno stanziamento per 60 APS per più di 700 sedi non ci sembra che possa far dormire sonni tranquilli ai cittadini. Riguardo all'eccezionalità dell'accaduto (il grave ritardo dei vvf a causa del guasto occorso a ciascuno dei due mezzi inviati) nel caso dell'intervento di Gamogna nel comune di Marradi, questa è smentita dal fatto che il giorno successivo si è fermato un altro mezzo al distaccamento di Borgo San Lorenzo e il giorno dopo se ne è bloccato un altro al distaccamento di Petrazzi. Insomma, mentre l'Amministrazione centrale con i suoi dirigenti (per altro con le mani piuttosto legate) ci rassicurano, i vigili del fuoco e di riflesso i cittadini vivono una realtà ben diversa. Inoltre, se vogliamo dirla tutta, le carenze non si fermano ai soli mezzi, ma riguardano anche alcune dotazioni personali quali le radio portatili. Ebbene si, è da non credere, ma siamo tornati ai tempi delle grida o urla, come preferite, e questo, specialmente negli incendi, può essere molto pericoloso per gli operatori vvf. Al riguardo qualcuno ci dice che possiamo utilizzare i cellulari, come se nella situazione in cui siamo, ovvero senza radio, non lo facessimo già. Certo bisogna che ci sia segnale ed oltretutto lo facciamo con i nostri cellulari personali, quindi a spese nostre. Questo è solo un esempio delle dotazioni che, giustamente, ogni associazione di volontariato possiede.....e noi no. Una piccola replica è rivolta anche all'Assessore all'Ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni la quale, in una intervista, riferendosi alla vicenda di Ragusa, dove parrebbe che dei Vigili del fuoco Volontari si siano procurati il lavoro appiccando delinquentemente e poi spengendo gli stessi incendi per intascarsi le 10 euro orarie, ha dichiarato in poche parole che il rischio nella nostra regione non esiste. Purtroppo forse si riferiva al volontariato regionale che di fatto non è stipendiato, ma possiamo invece noi dichiarare che potenzialmente ciò che è accaduto a Ragusa può accadere anche in toscana in quanto anche da noi il volontariato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco viene pagato ad ore. Niente interventi niente euro. Sulla vicenda di Ragusa siamo contenti del fatto che la segnalazione alle forze dell'ordine sia stata fatta dallo stesso Comando Provinciale, che si era accorto di alcune anomalie, e se le responsabilità fossero accertate proponiamo una pena doppia rispetto a quella di un normale cittadino. Come sindacato da sempre siamo per un volontariato puramente gratuito. Teniamo pure a ribadire che gli operatori vigili del fuoco in divisa, ovvero gli operativi, quelli che i cittadini chiamano più semplicemente i pompieri, hanno stipendi di media più bassi di 300 euro rispetto agli altri Corpi dello Stato, pur essendo sottoposti a molti fattori di rischio.

 

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