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25 Aprile, Liberazione... e 28 anni dalla morte di Balducci. A Pontassieve una scuola ha il suo nome

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Ernesto Balducci Ernesto Balducci © Ok!Valdisieve
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La data del 25 aprile, oltre ad indicare la data felice della liberazione d'Italia nel nazifascismo nel 1945, è anche purtroppo l'anniversario della morte de padre intellettuale ed editore toscano Ernesto Balducci avvenuta nel 1992. A quest' uomo è stato reso omaggio a Pontassieve con la designazione della Scuola Superiore locale proprio a suo nome: ISS Ernesto Balducci di Pontassieve.

Oggi (25 aprile 2020) sono 28 anni dalla morte di Padre Ernesto Balducci e dalla redazione di Ok!Valdisieve abbiamo creduto fosse importante un approfondimento al riguardo della sua vita.

Chi era Padre Ernesto Balducci?

Oltre che infaticabile attivista per la pace e i diritti, e' stato un pensatore di grande vigore ed originalita', le cui riflessioni ed analisi sono decisive per un'etica della mondialita' all'altezza dei drammatici problemi dell'ora presente.

Nato in provincia di Grosseto nel 1922. La famiglia viveva «ai margini tra la miseria e la povertà»; da quell'ambiente, che egli ricordava come caratterizzato da grandi sacrifici e dedizione al lavoro e da una fede intessuta di laicità, aveva tratto molti motivi ispiratori della sua religiosità. Egli sentiva come necessità di «dare voce» alle lotte e alle istanze di giustizia dei più poveri, dai minatori dell'Amiata agli emarginati della città come del terzo mondo. Entrato da adolescente nel collegio degli Scolopi ha successivamente deciso di prendere i voti e di assumere il sacerdozio nel 1945.

Giunto nell’agosto 1944 a Firenze, che era stata appena liberata, Balducci iniziò l'insegnamento alle Scuole Pie Fiorentine e frequentò la Facoltà di Lettere e Filosofia dove si laureò nel 1950. Nel 1958 fonda la rivista «Testimonianze» con un gruppo di amici e giovani legati al Cenacolo con l'ntento di dare voce a un cattolicesimo che si fondasse sul valore della «testimonianza». L'ostilità della Curia diocesana, riflesso delle censure verso i fermenti innovatori nella Chiesa cattolica che caratterizzarono l'ultima fase del pontificato di papa Pio XII, gli valse l'allontanamento da Firenze e l'esilio a Roma.

Grazie ad un intervento di Paolo VI, Balducci, nel febbraio 1965, ritornò a Firenze, pur dovendo risiedere a Fiesole, cioè fuori dalla diocesi fiorentina. Nei suoi scritti di quegli anni Balducci modificò progressivamente il suo atteggiamento verso le speranze di riforma della Chiesa esprimendo la sua delusione al riguardo. Dal 1986 con la fondazione della casa editrice Edizioni Cultura della Pace (ECP) offre un contributo originale e di grande respiro ai movimenti pacifisti italiani, il suo impegno più significativo degli ultimi anni; negli scritti collegati la riflessione di Balducci e la sua predicazione si incentrano sempre più nettamente su una matrice biblico-evangelica, intesa come prospettiva profetica; in essa si collocano la lettura del Vangelo come annuncio di pace e di una società non violenta.

Il 25 aprile 1992, Balducci muore in seguito alle conseguenze di un incidente stradale avvenuto, due giorni prima, al ritorno da alcuni impegni pubblici.


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