1 APR 2025
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Roma. Disegno di legge “salvaciclisti” in nome e nel ricordo di Tommy

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Roma. Disegno di legge “salvaciclisti”  in nome e nel ricordo di Tommy Roma. Disegno di legge “salvaciclisti” in nome e nel ricordo di Tommy © n.c.
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Una grande notizia, dopo tante battaglie, iniziate il giorno dopo della tragica scomparsa (giovedi 26 agosto 2010) del giovane ciclista Tommaso “ Tommy ” Cavorso, il quale, come si ricorderà, durante un allenamento verso Rufina con la sua squadra ciclistica dell’Aquila Ganzaroli, fu investito in pieno da un automezzo in fase di uno sciagurato sorpasso, perdendo tragicamente la vita a soli 13 anni; una tragedia per il babbo, la mamma, i fratellini, i congiunti, gli amici e i tanti borghigiani che si strinsero alla famiglia prendendo parte al dolore per questa giovane vita spezzata, che riposa al cimitero della Misericordia di Borgo San Lorenzo. Ebbene veniamo a conoscenza che giovedi scoroso 16 marzo 2017, ha avuto luogo una importante conferenza stampa di presentazione del Disegno di Legge del senatore Michelino Davico, denominato "Salvaciclisti" sulla distanza minima di 1,5 metri da rispettare sorpassando un ciclista, conferenza che si è tenuta a Roma alla Camera dei Deputati. Com’è noto la campagna di sensibilizzazione per giungere a questo risultato, iniziò nel febbraio 2016 con il pellegrinaggio da Trento a Roma da un gruppetto composto dai “Pellegrini a Pedali” tra gli altri, oltre che dalla famiglia di Tommy, anche da Paola Gianotti, Maurizio Fondriest, Paolo Alberati, Martina Dogana e Don Maurizio Tagliaferri. Ed ora va in parlamento! Un grande successo ottenuto in nome e nel ricordo di Tommy. A Roma erano presenti, unitamente al babbo Marco, alla mamma ed ai fratelli e al Senatore Michelino Davico, anche Gianni Bugno Alessandro Ballan, Alessandra Cappellotto, Luca Paolini, Edita Pucinskaite, tutti grandi campioni del ciclismo internazionale. Durante la conferenza stampa, la sorella di Tommy, la giovanissima Rebecca (13 anni) ha letto il comunicato in mezzo a tanta emozione e commozione il comunicato, redatto dai “Pellegrini a Pedali” in appoggio al d.d.l. alla Camera dei Deputati. Non credo che sia capitato a molti ragazzini mugellani di 13 anni, come Rebecca, di far parte attivamente di un progetto così importante a carattere nazionale. Ecco perché siamo orgogliosi nel pubblicare tutto il testo letto dalla cara Rebecca: “ “ - Buongiorno, sono Rebecca, sorella di Tommaso Cavorso e a nome del gruppo dei Pellegrini a Pedali formato da:

  • Maurizio Fondriest, campione del mondo 1988 di ciclismo; • Paola Gianotti, GuinnessWorldRecord del giro del Mondo in Bici; • Martina Dogana, campionessa italiana di triathlon, vincitrice dell'Ironman a Nizza; • Paolo Alberati, ex ciclista professionista, scrittore e giornalista, autore del libro "TOMMY SAPEVA CORRERE"; • Andrea Ferrigato, ex ciclista professionista membro dell'ACCPI e suo figlio Lorenzo; • Paolo Aste, ultracycler pluriprimatista mondiale; • Marco, nostro padre; • Renato, Mirco, Don Maurizio, Plinio, Max, Cristian, Ignazio, Lucia, Plinio, Giancarlo e tanti altri …
A nome dei Pellegrini a Pedali sono qui per appoggiare ufficialmente il disegno di legge S.2658 di modifica dell'art. 148 del codice della strada sul sorpasso ai ciclisti con distanza minima da 1,5 metri. In qualità di figli, genitori, usufruitori delle strade come ciclisti, e automobilisti crediamo sia necessario introdurre, nel codice della strada, una norma di legge che è già presente in molti paesi europei. Il numero di ciclisti su strada è sempre maggiore per questo consideriamo doveroso che la loro vita sia tutelata maggiormente. Il percorso di sensibilizzazione della sicurezza stradale viene da noi portato avanti da tempo con incontri nelle scuole e nelle associazioni e con l'appoggio della pubblica amministrazione e delle forze dell'ordine. Nel febbraio del 2016 il gruppo Pellegrini a Pedali ha pedalato da Trento a Roma in nome di Tommy, ciclista tredicenne ucciso nell'agosto del 2010 da un autista pirata della strada. Con noi un libro e un simbolo. Il libro era la testimonianza della vita di un figlio portata via dall'egoismo di noi adulti al volante mentre si divertiva sulla sua bicicletta: "Tommy sapeva correre”. Il simbolo era quello disegnato dall'A.C.C.P.I. il "sindacato" dei ciclisti professionisti italiani. Un simbolo che chiede il rispetto dello spazio vitale di chi va in bici a lavorare, a scuola o semplicemente a pedalare, un rombo stampato sulle nostre maglie. Il pellegrinaggio si è concluso a Roma dove è stato donato il libro "Tommy sapeva correre" a Papa Francesco che ha accolto la testimonianza della famiglia di Tommy e dei Pellegrini a Pedali in Vaticano. Il ciclista rappresenta, insieme al pedone, l'utente debole della strada che deve quindi essere maggiormente tutelato dalla legge italiana. Una modifica del codice della strada, con l'introduzione della corretta segnaletica per il sorpasso rappresenta un importantissimo segnale di rispetto del cittadino e di tutela della vita. I continui decessi sulle strade non sono più accettabili in una società dove la bicicletta rappresenta una risorsa fondamentale per una mobilità sostenibile. Appoggiamo quindi ufficialmente il disegno di legge che prevede la modifica del codice stradale impegnandoci a continuare il nostro percorso di sensibilizzazione della sicurezza stradale e augurandoci nel vedere attuata la legge che possa tutelare ogni giorno la vita dei diversi utenti delle strade - ". Nel nostro piccolo, fin dalla tragica scomparsa di Tommy, abbiamo sempre seguito - e scritto con tutti i nostri limiti letterari - in tutte le sue sfaccettature quella che è stata la sacrosanta battaglia della famiglia dell’amico Marco Cavorso, affinchè una legge ben precisa, possa salvaguardare migliaia e migliaia di ciclisti, sia coloro che gareggiano nel settore agonistico o semplicemente amatoriale. Un grande passo è stato fatto, si spera che non resti lettera morta e che il Parlamento dia il segno della sua lungimiranza. Ma un passo, dopo tanto lottare, è stato fatto. Foto 2. Tommaso Cavorso, quando nelle categorie giovanissimi (10 anni), vestiva la maglia biancorossa del Club Ciclo Appenninico 1907 di Borgo San Lorenzo (Foto A. Giovannini) Foto 3. Un momento della Conferenza stampa a Roma per presentare il decreto legge a Roma alla Camera dei Deputati; a sinistra Rebecca Cavorso mentre legge il testo dei “Pellegrini a Pedale”.

 

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