
Circa 200 infermieri a tempo indeterminato, 50 con contratto a tempo determinato e un numero inferiore di personale socio-sanitario e ostetriche: sono questi i numeri del piano assunzionale dell’Azienda sanitaria Toscana Centro per il 2017, presentati lo scorso 25 gennaio alle sigle sindacali. Numeri altamente contestati dal sindacato autonomo Nursind. “Il piano è appena sufficiente a coprire il turn over per pensionamenti e mobilità – attacca Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale Nursind – e non incide minimamente sul riequilibrio delle dotazioni organiche da anni in sofferenza”. Detto in altre parole, “mancano ancora 200 infermieri per riportare la situazione negli standard di sicurezza e di qualità del servizio sanitario”, chiarisce il coordinatore regionale Nursind. Ad oggi, infatti, “il rapporto tra infermieri e pazienti varia da 1 su 11 a 1 su 14 per le degenze mediche e chirurgiche, contro un rapporto considerato ottimale di un infermiere ogni 6 pazienti”. “Abbiamo chiesto che il fabbisogno di personale venisse stimato secondo altri criteri, oltre al semplice turn over – aggiunge Giannoni – come l’indice delle assenze per malattia e infortuni, le ore di permesso, le ore di formazione obbligatoria prevista per legge, i necessari turni di riposo, anch’essi sanciti per legge ma costantemente stressati da una gestione al limite”. “Per i Pronto Soccorso deve essere previsto inoltre un calcolo più complesso delle dotazioni organiche – sottolinea – che tenga conto degli accessi annui, del tempo medio di impegno sulle prestazioni, dei percorsi, onde evitare di ritrovarsi in situazioni di estrema emergenza come quelle che abbiamo vissuto tra fine 2016 e le prime settimane dell’anno. Ma soprattutto è necessario che si apra finalmente alle competenze infermieristiche avanzate come la gestione dei codici bianchi e il See and Treat, in cui sono stati fatti ingenti investimenti pubblici”. “Il territorio è in forte sofferenza – continua Giannoni – e in parte privo di ambulanze infermieristiche, nonostante le normative regionali le prevedano e incentivino”. “A differenza di altre sigle sindacali che hanno avuto il coraggio di dichiararsi soddisfatte dal piano di assunzioni – attacca Giannoni - Nursind chiede all’Azienda di rivedere il piano, mettendo in atto quanto richiesto per il calcolo del fabbisogno di personale, limitando il precariato e iniziando una vera analisi organizzativa che preveda da subito la sospensione delle pronte disponibilità non previste dal contratto, oggi unico strumento di gestione delle assenze. Richieste che auspichiamo di veder accolte nel prossimo incontro con l’Azienda sanitaria Toscana Centro, fissato per l’8 febbraio”.