
Da Silvano Salimbeni, già capo gruppo degli Alpini di Borgo San Lorenzo, l’altro giorno ci è giunta la triste notizia della scomparsa dell’alpino Mauro Vannoni, abitante a Bivigliano, che faceva parte da tanti anni del Gruppo di Borgo San Lorenzo, dove era molto benvoluto e stimato. Lo abbiamo conosciuto, ed eravamo felici della sua amicizia nei nostri confronti, nei tanti ritrovi, raduni, cerimonie e manifestazioni che negli ultimi anni gli alpini borghigiani hanno organizzato ed allestito sul territorio. Era sempre presente immancabilmente con il suo glorioso cappello con la penna nera, felice di aver appartenuto al Corpo degli Alpini, dove la fedeltà, il rispetto, l’amor di Patria, e le sue salde radici cristiane, senza se e senza ma, erano i suoi orizzonti, senza vergognarsene, tutt’altro, ma a testa alta e con orgoglio d’alpino e di italiano. Mauro espletò il suo dovere di alpino di leva nell'ex Battaglione "Tirano" (Malles Venosta), ai giorni nostri costituito in "Associazione Battaglione Alpini Tirano" (ABAT) di cui era socio sostenitore e anche se disciolto i fiori da Malles del suo vecchio battaglione adornava il suo feretro. Lunedi scorso 7 dicembre 2015, eravamo orgogliosamente presenti all’interno della Pieve di San Romolo a Bivigliano, insieme agli amici del Gruppo Alpini di Borgo San Lorenzo e di altri centri, e a tante persone che hanno seguito la commovente cerimonia. Si davvero il buon Mauro ha avuto davvero una grande manifestazione d’affetto. Lascia un bel ricordo. Alla famiglia le nostre sentite condoglianze unitamente alle condoglianze di tutte le penne nere del Mugello. Come ci fu chiesto alla Festa dei Vigili del Fuoco a Borgo San Lorenzo di pubblicare la preghiera di Santa Barnaba, patrona dei pompieri, anche a Bivigliano altri amici, non alpini, dopo aver ascoltato con commozione la “Preghiera dell’Alpino” all’interno della Pieve di Bivigliano, in onore di Mauro Vannoni, ci hanno chiesto il testo; eccolo:
LA PREGHIERA DELL’ALPINO
Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai,
su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade,
noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto,
eleviamo l’animo a Te o Signore, che proteggi le nostre mamme, le nostre spose,
i nostri figli e fratelli lontani, e ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi, salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta, dall’impeto della valanga, fa che il nostro piede posi sicuro su le creste vertiginose; su le diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi, rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria Civiltà Cristiana.
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve, Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza e ogni sacrificio di tutti gli Alpini caduti, Tu che conosci e raccogli ogni anelito e ogni speranza di tutti gli Alpini vivi ed in armi, Tu benedici e sorridi ai nostri Battaglioni.
Così sia.
Alfredo
Meno male che c' qualcuno che ricorda questa gente brava,semplice e umile. Grazie Giovannini a nome di tanti alpini del Mugello.