
La sera del 17 marzo il personale del Commissariato di Sesto Fiorentino ha arrestato un 38enne italiano resosi responsabile dei reati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e lesioni personali.
L’uomo, già noto alle Forze di Polizia e agli arresti domiciliari presso l’abitazione della madre, in via della Pace, è stato trovato dagli agenti della Polizia di Stato e da personale dell’Arma dei Carabinieri intervenuto, ancora all’interno del condominio, in forte stato di agitazione e con evidenti tracce ematiche sul corpo e sugli indumenti.
Secondo quanto ricostruito dagli operatori del Commissariato di Sesto Fiorentino, il 38 enne avrebbe avuto una lite per futili motivi con la madre 56enne e con il compagno della donna 61enne, al culmine della quale, avrebbe danneggiato vari mobili dell’appartamento, ridotto in frantumi un tavolo in vetro e aggredito violentemente con calci e pugni la madre ed il suo compagno.
A chiedere aiuto al 112 la donna che trovava rifugio presso l’abitazione di una vicina di casa.
Inoltre, durante gli accertamenti, gli operatori intervenuti hanno rinvenuto all’interno dell’appartamento della sostanza stupefacente che, dai successivi accertamenti eseguiti dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, è risultata essere marijuana per un peso complessivo di oltre 880 gr., un bilancino elettronico e numerosi sacchetti in plastica utili verosimilmente al confezionamento della predetta sostanza.
Dal racconto delle vittime, questo non sarebbe il primo episodio di violenza, tutti riconducibili allo stato di alterazione dell’uomo in occasione dell’ assunzione di sostanze stupefacenti.
Le vittime, trasportate presso il pronto soccorso dell’Ospedale Careggi per le cure necessarie, hanno riportato lesioni personali giudicate guaribili in giorni 7, la donna, e in giorni 21, l’uomo.
L’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, dovrà comparire questa mattina davanti al Giudice per la convalida della misura precautelare.
Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.