1 APR 2025
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Barberino-Tavarnelle. Anniversario speciale per il Pranzo dei Bifolchi festeggiato da duecento persone nelle antiche cucine di Pietracupa - FOTO

L’antico rituale gastronomico è andato in scena nel refettorio del Santuario di Pietracupa, nei pressi del borgo medievale di San Donato in Poggio.

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Un momento del pranzo dei Bifolchi Un momento del pranzo dei Bifolchi © Unione dei comuni del Chianti
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Anche il sindaco David Baroncelli, in veste di cuoco e volontario, si è unito alla preparazione del pranzo dei Bifolchi e ai festeggiamenti che ieri hanno celebrato l’anniversario dei 500 anni di questo antico rituale nelle cucine di Pietracupa.
Il primo cittadino ha fatto parte della schiera dei soli uomini, tutti volontari e residenti nel borgo di San Donato in Poggio, che, sin dalle prime ore del giorno, ha cominciato a cucinare le prelibate pietanze del menù, nei locali del complesso religioso di origine rinascimentale. Come si faceva una volta, battendo la ciccia al coltello, usando solo stoviglie e pentolami dell’epoca.

L’iniziativa, che si svolge puntualmente due volte l’anno, è tornata ad animare il Santuario Santa Maria delle Grazie di Pietracupa. “E’ stata un’esperienza gastronomica di altissimo livello con la partecipazione di circa duecento persone, cittadini e visitatori provenienti da tutta Italia – ha dichiarato il sindaco David Baroncelli - un’occasione speciale per stare insieme e valorizzare una tradizione che è entrata a far parte del nostro patrimonio di saperi e sapori rurali, voglio rivolgere uno speciale ringraziamento ai volontari, giovani e adulti, che da anni si occupano del pranzo, nel ruolo di cuochi e volontari”.

Il menù ha proposto penne al ragù ricavato dal macinato battuto a coltello e stracotto con contorno di piselli e fagioli. I segreti dello stracotto, come lo cucinavano nel Rinascimento, sono riemersi grazie a questo appuntamento conviviale. “I bifolchi” hanno indossato il grembiule alle 5,30 del mattino dando inizio al rito della preparazione dei piatti. Lo stracotto è stato preparato ni’ canto di foco' in tegami di rame per 6 ore circa ed è stato degustato a pranzo da circa duecento persone nell'oratorio e nelle antiche cantine del santuario aperte nel corso di questa occasione.

La tradizione affonda le sue radici nel sedicesimo secolo quando si celebrava la Festa dei “Bifolchi”. Questi ultimi erano soliti offrire una cestiera di grano alla Madonna di Pietracupa. In cambio ricevevano un lauto pranzo a base di carne. Sulla tavola sfilavano minestra in brodo, bollito di manzo, piatto di carne condito col sugo, quarti di pollo, pane e vino.

L’evento conviviale, al quale ha preso parte anche l’assessore alle Tradizioni locali e popolari Paolo Giuntini, è stato organizzato dalla Fabbriceria del Santuario di Santa Maria delle Grazie di Pietracupa, l’ente che gestisce il santuario, presieduto dall’architetto Marco Iodice.
Uno speciale ringraziamento è rivolto a Gianni Biagini, Gianni Cini, Germano Semplici, Paolo Melani, Emiliano e Danilo Parti, Giancarlo Lazzeri, Fabrizio Martinelli, Francesco Matteuzzi, Giuseppe Lenzi, Lorenzo Stefanelli, Filippo Sarri.

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