1 APR 2025
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Toscana a confronto con le emergenze alluvionali. Interventi e critiche politiche

Il Partito Democratico ha espresso un voto favorevole, con la consigliera Fiammetta Capirossi che ha evidenziato la preoccupazione non...

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Consiglio regionale - Toscana - immagine di repertorio Consiglio regionale - Toscana - immagine di repertorio © Toscana Notizie - Ufficio Stampa
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Firenze – La recente seduta del Consiglio regionale della Toscana ha visto l’approvazione all’unanimità di due ordini del giorno proposti da Fratelli d’Italia, legati alle emergenze ambientali e infrastrutturali causate dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio regionale.

Il primo atto riguarda la cosiddetta “discarica ‘fantasma’ di Palazzuolo sul Senio”, un accumulo di rifiuti risalenti a oltre cinquant’anni fa, che il torrente Rovigo ha portato nelle acque e sulle rive del proprio letto, creando una seria emergenza ambientale. L'ordine del giorno, illustrato in Aula dalla consigliera Elisa Tozzi, sottolinea come l’inquinamento abbia colpito un territorio che ha già subito pesanti danni a causa delle alluvioni. L’atto impegna la Giunta regionale a fornire informazioni complete riguardo alla situazione e ad attivarsi per interventi risolutivi.

Il Partito Democratico ha espresso un voto favorevole, con la consigliera Fiammetta Capirossi che ha evidenziato la preoccupazione non solo per i residenti di Palazzuolo sul Senio, ma anche per quelli di Firenzuola, poiché i rifiuti trasportati dal Rovigo finiscono nel fiume Santerno e, infine, nel Reno. Capirossi ha anche riferito della prontezza con cui gli amministratori locali e la popolazione si sono attivati per affrontare la situazione, ma ha sottolineato la difficoltà dell’area, che presenta un percorso impervio e raggiungibile solo da personale qualificato.

In un contesto simile, è stato approvato anche un secondo ordine del giorno riguardante la strada provinciale 9, che collega le province di Firenze e Pistoia. Questo tratto, noto per il passo del San Baronto, è stato gravemente danneggiato da cinque frane che hanno provocato cedimenti strutturali, creando dislivelli tra le corsie e costringendo alla chiusura totale della strada. L’atto, presentato dal consigliere Alessandro Capecchi, impegna la Regione a valutare la situazione e a collaborare con gli enti locali per il ripristino della viabilità, oltre a chiedere al Governo di dichiarare lo stato di emergenza nazionale e di stanziar risorse per gli interventi urgenti.

L’atto ha visto l’accoglimento di emendamenti presentati dal Partito Democratico, illustrati dalla consigliera Federica Fratoni, che ha definito la situazione una delle più gravi degli ultimi anni. Capecchi ha sottolineato che il passo del San Baronto svolge un ruolo cruciale di connessione tra un vasto territorio, evidenziando l’urgenza di un intervento tempestivo.

Nel corso della stessa seduta, sono stati respinti due altri atti. Il primo, un ordine del giorno di Fratelli d’Italia riguardante lo stanziamento di fondi per i piani urbani integrati per i Comuni colpiti dalle alluvioni del 14 marzo 2025, con specifico riferimento alla ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze. Le consigliere regionali di Fratelli d’Italia, Elisa Tozzi e Sandra Bianchini, hanno commentato il voto contrario del Partito Democratico, accusandolo di preferire tenere “fermi in un cassetto” i 55 milioni del PNRR originariamente destinati ai lavori di ristrutturazione dello stadio, invece di destinarli alla rigenerazione delle aree colpite dall’alluvione. “Le risorse pubbliche, soprattutto in questo momento, devono essere destinate ad altro, come il sostegno ai territori alluvionati,” hanno dichiarato le due esponenti di Fratelli d’Italia, sottolineando come il PD non abbia fatto nulla per trasferire questi fondi urgenti a chi ha bisogno.

Il secondo atto, proposto dalla Lega, chiedeva la costituzione di una ‘task force’ per sostenere le famiglie e le imprese danneggiate dagli eventi alluvionali, ma anche questa proposta è stata respinta. Tozzi e Bianchini hanno poi criticato l’informativa del presidente Giani, definendola insufficiente.

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